Tu sei qui: PoliticaProgetto per Minori attacca Reale: «Fermate la macchina del fango!»
Inserito da (redazionelda), martedì 28 luglio 2015 11:30:55
«Ancora una volta siamo costretti a ripetere che, a nostro avviso, la politica dovrebbe restare fuori dalle aule di tribunale». A scriverlo, in una nota, è il gruppo consiliare Progetto per Minori di cui fanno parte i consiglieri Mormile e Proto.
«Che il sindaco avesse scelto la strada dello scontro con la leva giudiziaria - si legge - è stato evidente fin da subito, all' indomani dell'insediamento del 2014, quando abbiamo ricevuto addirittura ben tre querele per un nostro manifesto, quello, per intenderci, in cui si parlava di infiltrazioni mafiose in una società di servizi e dei rapporti tra Toto Riina ed un'altra impresa che dovrebbe realizzare lavori a Minori.
Ebbene - sottolineano Mormile e Proto - i magistrati hanno ritenuto che i nostri scritti riportavano la verità e non avessero nulla di infamante per chicchessia, quindi i procedimenti sono stati archiviati».
Il comunicato prosegue facendo il punto su altre vicende giudiziarie: «Per il caso di calunnia ai danni di Marini ed altri (i quali hanno deciso di continuare comunque nella loro azione, ndr) siamo sicuri che anche la fantozziana vicenda dei volantini finirà con un'archiviazione. Ad oggi la nostra difesa nulla è costata alla collettività, a differenza delle maxi parcelle pagate dal comune».
E' proprio il sindaco Andrea Reale il principale bersaglio dell'opposizione dura di Progetto per Minori: «La tecnica intimidatoria di coprirci con una valanga di procedimenti ed il costante stillicidio retto sulla calunnia quotidiana, fatta ad arte dalla schiera degli adepti, consegna un'immagine della classe dirigente sorretta dalla voglia di sopraffare a tutti i costi. Chi non è in linea con il pensiero unico è un mostro che tutti hanno il dovere di demonizzare, come nel caso della Spa, dove non si è voluta ascoltare la nostra proposta di delocalizzazione, arrivando addirittura alla censura delle dichiarazioni in consiglio».
La lunga nota prosegue affermando che l'amministrazione comunale «per ben cinque anni ha potuto esercitare il potere senza alcun contraddittorio e oggi mal sopporta (e i consigli comunali ne sono la prova evidente) che noi espletiamo il mandato assegnatoci democraticamente, determinati a contribuire, con i nostri modesti numeri, a migliorare lo stato delle cose».
Mormile e Proto non si limitano all'attacco ma porgono le loro pubbliche scuse alla collettività per aver turbato, involontariamente, la quiete del paese, con i minoresi che stanno assistendo ad una pessima pagina della politica cittadina. «Permetteteci comunque di reagire al ruolo di sfascisti che ci sentiamo attribuire in continuazione - aggiungono - è un' offesa all'essenza della democrazia, alle nostre storie personali e familiari. Gridiamo con fermezza: basta, fermate questa macchina del fango!
Il nostro gruppo - si legge - si è dato un codice etico che abbiamo anche tentato di estendere alla maggioranza, ma tale proposta giace in consiglio da oltre nove mesi».
Il codice etico del gruppo è molto chiaro: «Se gli eventi ci vedranno colpevoli di reati ci dimetteremo il giorno stesso».
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