Tu sei qui: PoliticaPraiano: Comune rinuncia ad acquisto Parco Cercole, insorge la minoranza
Inserito da (redazionelda), lunedì 17 agosto 2020 17:20:31
PRAIANO - I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Praiano, Fiorella Fusco, Diego Cuccurullo e Arturo Terminiello si sono espressi in merito alla rinuncia da parte del Comune di Praiano al diritto di prelazione sull'acquisto di una porzione di Parco Cercole, attualmente parco pubblico cittadino in località Vettica Maggiore:
«Parco Cercole è da più di vent'anni uno spazio pubblico e polmone verde urbano, con ulivi secolari, in mezzo all'area più trafficata e calda di Praiano, Vettica Maggiore.
Di proprietà dell'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, viene "affittato" dal Comune di Praiano dal 1998, quando il parco fu realizzato con fondi pubblici.
Soprattutto negli ultimi anni, quello che doveva essere un gioiellino del paese a disposizione dei suoi abitanti e visitatori, è spesso stato scenario di inciviltà e degrado, presentandosi in stato di abbandono e mai valorizzato come spazio pubblico, se non per qualche rara iniziativa, spesso non dell'Amministrazione comunale, come ad esempio l'illuminazione natalizia a cura del Forum dei Giovani per le festività di diversi anni fa».
I consiglieri pentastellati puntano il dito contro l'Amministrazione rea, a loro dire, di volersi disfare del parco perché economicamente non redditizio:
«In passato in consiglio comunale chiedemmo di valutare tutti i modi possibili per acquisire definitivamente l'area a patrimonio comunale e lasciare così ai cittadini di Praiano una preziosa oasi di verde pubblico, per poi migliorarla e dotarla di accesso per disabili e bagni pubblici.
Tuttavia, mentre per noi Parco Cercole è uno spazio verde pubblico da recuperare e valorizzare a favore della collettività, per la Giunta comunale rappresenta piuttosto un palla al piede, dato che in ogni occasione ha provveduto a sottolineare che è causa di "gestione antieconomica dell'Ente" (e non conseguenza della pessima gestione da parte del Comune).
Nel 2018, in tutta risposta, l'Amministrazione ha rinnovato il contratto di locazione con l'Arcidiocesi, per inserire con nuove clausole la possibilità di dare in gestione il parco a privati e svolgervi attività commerciali.
Dopo anni di inerzia, succede che quest'estate un privato fa un'offerta di acquisto per una porzione di parco di circa 125 metri quadrati, che l'Arcidiocesi prontamente accetta. Siccome sulla proprietà il Comune ha il diritto di prelazione, il 3 agosto 2020 l'Arcidiocesi informa formalmente il Comune dell'avvenuta offerta.
Il 6 agosto 2020, in una seduta di giunta comunale a quattrocchi e senza coinvolgere il consiglio comunale, si prende la decisione di rinunciare al diritto di prelazione per l'acquisto del pezzo di parco in oggetto, 3 giorni dopo la comunicazione da parte dell'Arcidiocesi dell'offerta di acquisto privata.
Il Comune ha cioè rinunciato al diritto che gli permetteva di avere la priorità nell'acquisto della porzione di parco Cercole.
Le motivazioni della rinuncia sono "la ridotta suscettibilità di utilizzo dell'area oggetto di compravendita e per la consistenza del corrispettivo di acquisto".
Insomma, meglio smembrare il Parco che valutare altre possibilità, in linea con quanto deciso dall'Arcidiocesi.
Inoltre, nella delibera di Giunta si afferma che l'Amministrazione Comunale ha intenzione di procedere ad un intervento di riqualificazione del Parco Cercole (annunciato da anni), che ci auguriamo non si riveli una "privatizzazione" o " commercializzazione". O che adddirittura non arrivi il buon privato a comprare altri pezzi del Parco dopo i lavori».
I Cinque stelle di Praiano chiosano con una riflessione sull'attuale composizione della Giunta, ad oggi formata dal sindaco facente funzione Annamaria Caso (dopo l'indagine che ha riguardato il sindaco Di Martino) e dall'assessore Raffaele Cuccurullo:
«Riteniamo ancor più grave che certe decisioni così importanti, dopo una gestione disastrosa, si prendano con una Giunta di sole due persone, di cui una è il Vicesindaco facente funzioni, non eletta dai cittadini.
La legge può anche consentire una situazione simile, ma agli occhi dei cittadini la democrazia e la trasparenza escono a testa bassa».
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