Tu sei qui: PoliticaMiramare service, Mormile chiede dimissioni «e subito» dell’amministratore
Inserito da (redazionelda), sabato 14 luglio 2018 12:33:21
La notizia del rinvio a giudizio dell’amministratore della società Miramare srl, Gabriele Di Pietro, con l'accusa di bancarotta preferenziale nel crack della SOGESA, società pubblica abruzzese di cui era presidente, rigetta ombre sulle scelte politiche in capo alla società in house del Comune di Maiori alla quale hanno già dato garanzia di adesione diversi comuni della Costiera Tra questi quello di Minori nella gestione del ciclo dei rifiuti (approfondimenti in basso).
Fulvio Mormile, capogruppo di minoranza di "Progetto per Minori", fu il primo, nell’aprile scorso, ad avanzare perplessità circa la figura di Di Pietro. E dopo le ultime notizie provenienti dall’Abruzzo, Mormile chiede le dimissioni del manager.
«Non può essere un caso - spiega Mormile - sempre più spesso la nostra amministrazione si trova al centro di vicende giudiziarie, nonostante il nostro ruolo di vigilanza sia stato riconosciuto, in maniera univoca, in termini di serietà ed affidabilità, ribadire ancora una volta "lo avevamo detto" serve davvero a poco. Pagine e pagine di relazioni, informative, interrogazioni, interpellanze e quant’altro non sono bastate per fare tornare indietro i reali artefici di questo pastrocchio».
«La nuova creatura tanto cara al sindaco Reale e al suo vice – aggiunge - , al punto da far accelerare tutte le procedure commettendo ancora svariati errori . Questo continuo sfoggio di superiorità, che prevarica tutto e tutti, arrivando al delirio di onnipotenza, dove tutte le regole anche le più elementari, quelle morali, vengono calpestate, forse alterate nella lucidità».
Mormile chiede «dimissioni, e subito. In primis dell’ amministratore come anticipammo in consiglio comunale. Ma dimissioni per il "Sistema", come lo chiamammo il giorno successivo al nostro insediamento, dimissioni per chi l’ immondizia non la paga nonostante decida le aliquote per tutti, dimissioni per chi grazie a questo sistema inventa un lavoro da manager per chi fino a ieri aveva problemi a sbarcare il lunario, dimissioni per chi, come questa maggioranza, ha più che raddoppiato i costi del servizio, dimissioni per chi continua a portare malaffare in questo paese, per chi non tiene conto della salute delle persone facendo proliferare antenne e quant’altro e per quelle persone che pur di guadagnare, non badano nemmeno alla salute dei propri figli, per quelle persone che sono divenuti i padroni incontrastati di casa nostra, ai quali prima o poi dovremo chiedere il permesso di uscire di casa oltre che di consentirci un tuffo a mare, a quelli che alle spalle continueranno ad accoltellare il cittadino che lavora, a quelli che acquisteranno casa nostra al prezzo di stoch, a quelli a cui tutto è consentito».
Maiori, amministratore Miramare Service rinviato a giudizio in Abruzzo per bancarotta
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