Tu sei qui: PoliticaMercato immobiliare: in Campania segnali di ripresa
Inserito da (redazionelda), martedì 29 novembre 2016 07:55:26
Con 16mila compravendite nel territorio regionale, di cui più della metà a Napoli e provincia, il mercato immobiliare campano registra nel primo semestre 2016 un aumento del 18% delle transazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
L'incremento è riscontrabile in tutte le province, ad eccezione di quella avellinese, in lieve contrazione. Questi dati sono contenuti nello studio pubblicato dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate.
*Focus su Napoli e provincia - Nella provincia partenopea, con 8.566 trasferimenti di unità immobiliari, le compravendite di abitazioni sono aumentate del 22,5% rispetto al primo semestre del 2015. In tutte le macroaree si rileva un netto e chiaro segnale di ripresa, particolarmente evidente nel Giuglianese (+32,6%), dove nei semestri precedenti era stata più marcata la contrazione. Per quanto riguarda le quotazioni immobiliari, rispetto al secondo semestre 2015 si riscontra una leggera riduzione in tutti gli ambiti provinciali, in media -1,4%, che appare più accentuata proprio nella macroarea del Giuglianese e in quella Vesuviana Costiera e della Penisola Sorrentina, in calo di quasi 2 punti percentuali.
Nel comune di Napoli, al quarto posto fra i principali capoluoghi italiani, si è registrato un incremento delle compravendite del 24%. L'aumento è stato notevole in tutte le macroaree urbane, tra cui emergono la Periferia Nord con un +60% e la Zona Pregiata con +53%, dato particolarmente rilevante se si considera l'ingente valore delle unità immobiliari trasferite nella zona, interessata dalle quotazioni più alte. Nella zona del semicentro storico e in quella collinare si sono concentrate il 38% delle compravendite del mercato napoletano (1.305 scambi sul totale di 3.436). Di contro nella periferia Nord, si sono rilevate appena 65 transazioni.
*Focus su Salerno e provincia - Anche la provincia di Salerno con 3.327 scambi di unità immobiliari, di cui 525 nella città di Salerno, è stata caratterizzata nel primo semestre 2016 da un incremento apprezzabile delle compravendite rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+16,8%). Gli aumenti percentuali più significativi di compravendite si registrano nelle macroaree costiere, nel Calore Salernitano e nella Piana del Sele. Di contro le transazioni hanno avuto una flessione nelle macroaree più interne della provincia.
Nella provincia salernitana le quotazioni immobiliari restano pressoché stazionarie anche nei primi sei mesi del 2016, riportando una variazione media appena dello 0,2% rispetto al secondo semestre 2015. Peculiare l'andamento del mercato immobiliare della città di Salerno che complessivamente mostra un incremento delle transazioni, pari al 4,9%, cui corrispondono tuttavia variazioni eterogenee tra le diverse macroaree urbane.
Fenomeno imputabile certamente al processo di trasformazione urbana che sta interessando la città per cui il centro storico, la zona orientale e semicentrale, che costituiscono il centro amministrativo-economico-turistico, hanno registrato variazioni positive molto significative. La zona periferica e collinare evidenziano viceversa una netta contrazione delle compravendite rispetto al primo semestre 2015 superiore al 50%.
*Le altre province - Dopo la provincia di Napoli, quella casertana segna l'incremento più consistente delle compravendite, pari al 19,2%, grazie soprattutto all'apporto del capoluogo. Le province interne contribuiscono invece in maniera minore al dato regionale, con valori divergenti tra capoluogo e provincia: infatti Avellino città vede crescere il volume degli scambi immobiliari del 18%, a fronte del saldo negativo degli altri comuni irpini. Discorso opposto per Benevento, dove il dato negativo del capoluogo (circa -19%) è affiancato dalla performance positiva del resto della provincia che segna un incremento del 13,4%.
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