Tu sei qui: PoliticaMaiori, Ruggiero lascia gruppo Capone: «Ai cittadini io non ho mai mentito»
Inserito da (redazionelda), mercoledì 21 aprile 2021 08:26:56
Era inevitabile che dopo la revoca del ruolo di assessore, Mario Ruggiero lasciasse il gruppo consiliare che fa capo al sindaco Antonio Capone. Lo fa attraverso una nota trasmessa al Sindaco, ai Consiglieri e al Segretario comunale. Una scelta politica obbligata dopo la sua presa di posizione contraria alla realizzazione del depuratore consortile Maiori-Minori a cui seguì la "scomunica" dll'attuale capogruppo di maggioranza Cristiano Cremone. Un progetto difeso soltanto dall'amministrazione comunale, col gruppo di maggioranza che perde uno dei suoi pilastri, da oggi nuovo controllore dell'azione amministrativa.
Vicesindaco e assessore nella prima giunta Capone, alle elezioni dello scorso settembre Ruggiero era stato confermato a pieni voti collezionando ben 248 preferenze. Non ha avuto paura Mario, non ha vacillato, non ha temuto di perdere il "posto" di assessore: ha risposto alla propria coscienza e ha avuto il coraggio di dire no, motivando la propia scelta, in maniera responsabile, per non mentire alla propria gente.
L'azione dell'ex assessore ha ricevuto l'apprezzamento e la stima di tanta gente a Maiori, la stessa che con straordinaria civiltà e senso di responsabilità è scesa in piazza. Ruggiero continuerà a sedere in Consiglio comunale collaborando con le minoranze unite, per il bene di Maiori, ne siamo certi.
e.a.
Segue testo integrale della nota di dimissioni, indirizzata al gruppo di maggioranza.
È difficile aggiungere altro a quanto già scritto e detto sul depuratore consortile. A modo mio vi ho offerto spunti di riflessione ed ho chiesto di fermarvi a riflettere, responsabilmente, ma inutilmente. Potrei parlarvi del famoso tavolo tecnico con esperti di parte e senza contraddittorio. Ma onestamente, dubito che servirebbe. Vedete, al di là delle tante inesattezze che sento e leggo c'è un dato indiscutibile, a Maiori non c'è essere pensante che non voglia la costruzione di un depuratore, o almeno, io non ne ho trovati. Ce ne sono tanti che hanno rappresentato perplessità sul sistema consortile e sulla procedura adottata, e tra questi ci sono anche io. Voi invece avete anche tentato di far passare il messaggio contrario con le uscite sui cattivoni irresponsabili che non vogliono tutelare la "risorsa mare". In sintesi l'esito del tavolo tecnico è uno: o mangiate questa minestra o vi buttate dalla finestra. A me questa minestra non piace, non mi piacciono le imposizioni in genere e a giudicare dalla partecipazione alla manifestazione organizzata dal comitato "Tuteliamo la costiera amalfitana", pare che la minestra non sia di gradimento a tanti altri cittadini che sono scesi in piazza per protestare. Sono stati moltissimi e tanti sono stati gli interventi, alcuni notevoli di ex amministratori, che vi hanno rivolto accorati appelli al buon senso. Appelli che naturalmente vi siete guardati bene dal prendere in considerazione. Avreste dovuto invece, e se mi consentite un consiglio più unico che raro, dall'alto del ruolo che l'amico Tonino Capone auspicava per me dopo la revoca delle deleghe. Il "tutor". Dovreste iniziare a guardare meno alla forma e più alla sostanza, specialmente se si tratta di provvedimenti di rilievo, e magari valutare anche la fonte. Piuttosto che soffermarvi sulla formalità e sulla opportunità della mia lettera ad esempio, avreste dovuto soffermarvi e riflettere sul contenuto della stessa. Sulla veridicità di quanto scritto, e in coscienza, agire di conseguenza. Piuttosto che soffermarvi sull'imbarazzo che ho provocato votando con la minoranza, avreste potuto e dovuto soffermarvi sulla legittimità della proposta di riportare la discussione in consiglio comunale alla luce delle tante perplessità emerse. E magari, domandarvi per quale motivo questa legittima, semplice richiesta, non poteva essere accolta. La verità è che a voi tutti, colleghi di maggioranza, sembra che la cosa vada bene, la minestra vi piace insomma. Io purtroppo, anche se non si vede, seguo una dieta da qualche anno, non posso buttarmi dalla finestra per ovvie ragioni, ma imbocco l'uscita e passo avanti. La imbocco con un rammarico che sarebbe inutile nascondere, ma consapevole di fare la scelta giusta. Deluso, perché conscio di non meritare affatto il trattamento che mi avete riservato. Amareggiato, perché in tutta questa vicenda è mancata la politica, quella con la "P" maiuscola, quella del confronto, della discussione. Su questo delicato argomento in particolare è mancato il confronto tra di noi della maggioranza, certamente nel primo mandato, e altrettanto è stato insufficiente in questo primo periodo del secondo. Ma cosa ben più grave, manca il dovuto passaggio in consiglio comunale. Per questo motivo ho espresso il mio voto convinto alla proposta della minoranza nell'ultimo consiglio. E lo rifarei di nuovo. Ma ormai è fatta, meglio metterci un punto, alla fine ognuno di noi risponde alla propria coscienza. C'è un dato però che emerge in tutta questa situazione che più di tutto mi amareggia e sul quale non posso tacere perché è alla base di questa mia scelta. È l'amarezza di chi si sente tradito nella fiducia che ho concesso in maniera incondizionata. Vedete, in tutta sincerità e alla luce degli sviluppi recenti, mi risulta difficile credere che nessuno fosse a conoscenza che si stesse lavorando da ormai due anni ad un progetto per un impianto ampliato anche ad altri paesi oltre a Maiori e Minori. Da una lettura delle carte, il dato era evidente anche il 22 giugno 2020 (data del famoso consiglio comunale richiesto dalla minoranza consiliare sul depuratore consortile). Mi risulta difficile crederlo e certo non posso provarlo, ma l'evidenza per deduzione logica, quella c'è, a meno che non si vogliano chiudere gli occhi. Due le ipotesi. Nella prima, che vede tutti noi all'oscuro di questa situazione, ci sarebbe da fare una cosa semplicissima; alzarsi, chiedere scusa ai cittadini di Maiori, dimettersi per incapacità manifesta e tornare mestamente ognuno al proprio lavoro. Incapacità manifesta perché una intera classe dirigente chiamata a governare una città, non riesce invece nemmeno a controllare ciò che avviene in danno del futuro nel proprio territorio. Dimettersi mi sembrerebbe veramente il minimo. La seconda è la peggiore, ma è la più probabile. È quella che ipotizza che qualcuno fosse a conoscenza dei fatti e che volutamente abbia taciuto per evitare il peggio in una situazione di equilibrio precario tra i due schieramenti (7 a 6 per la maggioranza, per la precisione). Se avessi saputo che si stava lavorando ad una ipotesi di ampliamento ai comuni di Ravello, Scala e Atrani non avrei esitato un solo istante ed avrei votato per l'ordine del giorno presentato dalla minoranza. E il film differente che ne sarebbe derivato è ben chiaro a tutti voi. Anche qui, a maggior ragione, dovremmo dimetterci, se non altro perché nel programma che i cittadini di Maiori hanno approvato eleggendoci (e di cui io avrei dovuto verificare l'attuazione) il depuratore per mezza costiera a Maiori non c'era da nessuna parte. E quindi sarebbe bene che i maioresi lo rivotassero in piena consapevolezza. La situazione è inquietante e purtroppo non ho prove che indichino i singoli fatti e i relativi responsabili, anche se una disamina delle riunioni tenute in questi anni in provincia potrebbe aiutare. Ma il dubbio razionale c'è e la certezza politica pure. Qualcuno sapeva, e non informandoci mi ha esposto ad una situazione che definire sgradevole è eufemistico. Lo sapete anche voi, ma tu per primo Sindaco, e voi tutti avete preferito allontanare me. Ne prendo atto e, credetemi, non porto rancore a nessuno. Sono certo comprenderete però che diventa complicato per me continuare con voi il percorso politico - amministrativo facendo finta di niente. Al di là della questione depuratore sarebbe imbarazzante e non sarebbe neanche giusto. Continuerò questa mia esperienza, diventando a norma di regolamento capogruppo di me stesso, riservandomi di volta in volta di valutare gli argomenti e decidere in coscienza per il bene della mia città nell'interesse dei cittadini di Maiori che mi hanno scelto. Quei cittadini ai quali io di certo non ho mai consapevolmente mentito.
Mario Ruggiero
Foto: Agostino Criscuolo
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