Tu sei qui: PoliticaMaiori, opposizioni unite contro Capone: «In Consiglio comunale sindaco evita confronto serio»
Inserito da (ilvescovado), mercoledì 11 maggio 2016 21:14:31
In riferimento al consiglio comunale di Maiori del 2 maggio scorso, i quattro consiglieri di opposizione Califano, Fiorillo, Laudano e Mammato hanno firmato due pregiudiziali, una alla discussione generale e una al bilancio, sostenendo l'impossibilità a dibattere seriamente. Ad essere contestati «il sovraccarico strumentale di punti posti all'ordine del giorno (ben 19)» e «l'assenza di relazione in Consiglio sulle attività svolte dall'Assessore alle Politiche dei fondi strutturali e di investimento europei, dr.ssa Vincenzina De Chiara». Al sindaco Antonio Capone, quindi, chiedono «di sospendere i punti all'ordine del giorno, presiedere una riunione con i capigruppo e la Segretaria Comunale per trovare una soluzione condivisa per discutere in più sessioni omogenee degli argomenti da trattare».
Si pubblicano integralmente, per completezza di informazione, i documenti trasmessi alla nostra Redazione dai gruppi di opposizione:
QUESTIONE PREGIUDIZIALE AL PUNTO 15 ODG - BILANCI
Signor Sindaco,
Prima di avviare la discussione generale sul Bilancio preventivo, dobbiamo porle un problema che fin qui abbiamo evitato di toccare per dare all'Amministrazione il tempo necessario a produrre un risultato. Nella lettura del bilancio non abbiamo trovato alcun riferimento a iniziative, anche di pianificazione preliminare, collegabili all'utilizzo di fondi europei o regionali. Se si trattasse solo della Fondazione FIRST cui avete voluto dare un obolo nel dicembre scorso, non ne saremmo stupiti.
Invece il problema vero riguarda il Decreto n. 9 del 25 giugno 2015 con cui Ella ha nominato Assessore alle Politiche dei fondi strutturali e di investimento europei la dr.ssa Vincenzina De Chiara. La nomina, ovviamente Le compete, ed è discrezionale, ma la discrezionalità non si estende alla assenza di valutazione del risultato, che afferisce anche la sfera dei poteri di controllo del Consiglio. Non si tratta naturalmente di un fatto personale, tanto più che la dr.ssa De Chiara, appare essere persona garbata e disponibile. Si tratta invece di valutare l'operato dell'Assessore in funzione degli interessi della città.
Al momento non ci risulta che esistano atti, anche endoprocedimentali, ipotesi di piano, interventi di Giunta ascrivibili all'Assessore De Chiara e attinenti la Sua delega. È spiacevole non averla fin qui mai vista in precedenza Consiglio Comunale, come probabilmente sarebbe stato apprezzato in termini di cortesia istituzionale e di rapporto politico con il massimo organo di governo della città; è però incredibile che in sede di bilancio non senta l'obbligo di relazionare al Consiglio sul proprio operato, mettendoci in condizione di valutare la natura e la qualità dell'attività svolta a vantaggio della città. E di questo pertanto La prego di rendersi responsabile.
Consideri che questo nostro primo rilievo viene dopo ormai dieci mesi che l'Assessore è in carico ai cittadini di Maiori in funzione del ruolo che Lei ha inteso assegnarLe, e sembra ragionevole che ai rappresentanti di questi cittadini conceda almeno il diritto di informazione sul proprio operato. Tanto più che se dovessimo giudicare solo dal bilancio, che pure pianifica le previsioni fino al 2018, la valutazione non potrebbe che essere di insufficienza.
Se poi la nomina rispondesse a valutazioni di interesse che prescindono dalla competenza specifica dell'Assessore in fondi strutturali e di investimento europei, quali essi siano e quale ne sia l'utilità per i cittadini di Maiori sarebbe bene che ce lo spiegasse Lei.
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QUESTIONE PREGIUDIZIALE
Signor Sindaco,
abbiamo partecipato fin qui al dibattito per dovere di cortesia politica e per rispetto istituzionale nei confronti degli argomenti posti dal collega Fiorillo, che hanno seguito percorsi regolamentari lunghi cui ci è parso doveroso portare riguardo, prima di illustrare questa pregiudiziale sulla prosecuzione dei lavori. Consideriamo questo atto un test finale per valutare quanto sia credibile la ripetuta asserzione Sua, della Sua Amministrazione e della maggioranza in genere di essere disponibile - nella ovvia distinzione dei ruoli - al confronto e alla condivisione in nome dell'interesse generale del paese.
Non vogliamo qui ricordare che dopo quasi un anno siamo ancora qui ad attendere un confronto, ormai indispensabile, sulla complessiva gestione del demanio marittimo; né, come Le abbiamo già ricordato, che Ella - in contrasto con le Sue precedenti convinzioni - ha proceduto in splendida solitudine ad avviare una procedura per la gestione del Porto la cui validità vedremo dai risultati; né vogliamo - anche perché se ne parlerà in questo stesso Consiglio a tempo e a luogo - commentare la pietosa figura dell'istruttoria sull'adesione all'Ente Idrico Campano.
Ella sa bene che il confronto politico è cosa ben diversa dalla amichevole informalità che regola i rapporti sociali tra persone che non hanno problemi interpersonali. Se vi è disponibilità effettiva al dialogo, anche settoriale, essa ha sedi proprie, metodi condivisi, procedure intermedie definite. Che è proprio quello che non ci pare che questa maggioranza voglia fare, o forse non abbia al proprio interno le risorse per fare. La cosa è in sé legittima, purché nel contempo non si rivendichi invece a parole la propria disponibilità.
Ciò premesso, abbiamo da farLe una domanda: lei pensa davvero che la convocazione di questo Consiglio, con i suoi 19 punti all'ordine del giorno, due bilanci, una modifica non evidenziata in lettura parallela agli atti del regolamento IUC per la TARI, quattro regolamenti di interesse centrale per l'economia dell'accoglienza, un nuovo regolamento di contabilità consegnato venerdì scorso in tarda mattinata, sia una cosa civile, costruttiva, aperta al dialogo e utile per il Consiglio e per il paese?
Come imparano anche i ragazzi al primo anno di educazione civica alle scuole medie, dal Consiglio Comunale del piccolo paese fino al Parlamento, quando si parla di soldi si fa quella che si definisce una sessione di bilancio; ossia, soprattutto quando non ci sono commissioni bipartisan di istruttoria, si parla solo di quello.
Ci consenta quindi di credere alla Sua intelligenza e quindi di contestarLe che Ella sa bene di avere operato una scelta che tende a impedire il dibattito vero su ogni argomento. Se così non fosse, La preghiamo qui ed ora di sospendere i punti all'ordine del giorno, presiedere una riunione con i capigruppo e la Segretaria Comunale per trovare una soluzione condivisa per discutere in più sessioni omogenee degli argomenti di oggi.
Lo farà? Gliene riconosceremo il merito, addebitando la tipologia di convocazione al sovraccarico di adempimenti e al desiderio meritorio di accelerare le procedure, come peraltro ravvisabile nella positiva calendarizzazione del bilancio di previsione.
Non lo farà? Noi daremo a Lei la risposta data da un Consigliere Comunale di questo paese il 14 maggio 2011 all'allora Sindaco Antonio Della Pietra in analoga situazione: «Lei, Sindaco, non ha dato un bello spettacolo! Ha compresso il Consiglio Comunale all'inverosimile... Comprimendo questi spazi Lei non umilia noi, ma i maioresi... Le suggeriamo un regolamento che abroghi il consiglio comunale! Se la canti e se la suoni da solo, tanto comunque vi incartate... Per questi motivi, egregio sindaco, insegno di protesta, abbandoniamo l'aula!».
Il Consigliere in parola si chiamava - e si chiama - Antonio Capone. E noi sottoscriviamo tutto. Tranne naturalmente, l'abbandono dell'aula. Quello, anche se vi piacerebbe, non lo facciamo.
Firmato: Califano - Fiorillo - Laudano - Mammato
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