Tu sei qui: PoliticaMaiori, minoranze polemiche contro Amministrazione su decoro urbano e destagionalizzazione
Inserito da (redazionelda), mercoledì 18 maggio 2016 13:19:57
Riceviamo e pubblichiamo, per completezza d'informazione, nota dei gruppi di minoranza uniti del Comune di Maiori, "Città Nuova" formato da Enrico Califano e Maria Teresa Laudano e "Insieme per Maiori" con Lucia Mammato su decoro urbano, regolamentazione dei dehors, e destagionalizzazione, argomenti cari all'amministrazione comunale guidata da sindaco Antonio Capone. Di seguito testo integrale.
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Del Sindaco di Maiori va apprezzata appieno la galoppante fantasia: i regolamenti per decoro urbano, dehors e "destagionalizzazione" (sic!) appena approvati sarebbero " fondamentali, oltre che necessari, per il rilancio turistico di Maiori" . Nientepopòdimeno... !
Certo, in Consiglio ci hanno portato dei regolamenti perfetti: proprio per questo nessuno degli emendamenti delle opposizioni è stato preso in considerazione, nemmeno quello che "correggeva un indice sbagliato". Si sa, quando una cosa è perfetta, l'imperfezione serve a descrivere la perfezione, un po' come lo strabismo di Venere.
Tralasciamo sicurezza e decoro urbano: snellite e aggiornate, sono norme del 2006. Siccome noi non ragioniamo per partito preso l'abbiamo approvato. Perché ha senso tentare di dare una complessiva identità visiva armonica al territorio. Naturalmente le norme, inapplicate da dieci anni, tali resteranno senza incentivazioni adeguate e verifiche puntuali, che sembrano al di là delle possibilità di questa Amministrazione.
Un velo pietoso lo stendiamo sulla cosiddetta "destagionalizzazione": sfidiamo a cercare una persona normale che trovi in quei quattro o cinque articoletti confusi e contraddittori anche solo un accenno utile ad allungare la stagione turistica. Peraltro chi vuole fare l'esperimento può leggerli integralmente nei file del gruppo, indice perfetto compreso J
Peccato che da queste parti destagionalizzazione significhi la vita quotidiana di 350 famiglie, che quest'anno staranno per 2 o 3 mesi senza reddito da lavoro o da disoccupazione, perché è un dato ormai certo che a Maiori meno del 20% degli stagionali raggiungeranno gli otto mesi di lavoro che garantiscono la copertura reddituale per tutto l'anno. Argomento che per pudore bisognerebbe evitare di affrontare con una paginetta priva di senso amministrativo compiuto e di applicabilità, o con i tentativi in corso di inventarsi associazioni di categoria che rischiano di contare come il due di briscola. Continuiamo a sperare in un sussulto di serietà e di responsabilità che suggerisca al più presto un confronto sociale aperto e senza ipocrisie per mettere mano alla questione.
Il massimo si raggiunge nei due regolamenti sui dehors. Avevamo chiesto che:
Normale buon senso, ove nulla rileva essere maggioranza o opposizione.
Normale senso di responsabilità, nel comune interesse.
Normale opportunità per provare a pensare insieme, perché tutti vogliamo che commercio e turismo vadano bene, tanto più che - norme elettorali a parte - la minoranza rappresenta i due terzi del paese.
Ma non avevamo previsto che in Consiglio, dopo ben dieci mesi di riflessione, arrivassero regolamenti perfetti.
PER CUI ADESSO A MAIORI:
Alla faccia della libertà d'impresa e di concorrenza, della trasparenza, legalità e qualità amministrativa: una sorta di "facimme ammuina" di stampo borbonico con un occhio di riguardo agli interessi tribali.
Niente a che vedere con il concetto di Amministrazione.
E certamente nulla a che spartire con l'immaginaria rivoluzione copernicana del Sindaco.
Dopo il Porto, un'altra occasione perduta. Purtroppo per tutti.
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