Tu sei qui: PoliticaMaiori, consigliere Cipresso annuncia uscita di scena: stoccate al veleno a politica di ieri e di oggi
Inserito da (redazionelda), venerdì 12 giugno 2020 10:55:54
MAIORI - Ha scelto la formula del manifesto pubblico il consigliere comunale Raffaele Cipresso per annunciare l'uscita dalla politica attiva a poco più di tre mesi dal termine dell'esperienza amministrativa prolungata dall'emergenza Covid-19
Assessore sia nella giunta di Antonio Della Pietra dal 2010 al 2015, sia in quella Capone (entrambe le esperienze si sono concluse anzitempo con le dimissioni), dal 2018 Cipresso, con Marco Cestaro, ha lasciato il gruppo di maggioranza Obiettivo Maiori occupando i banchi della minoranza sotto il nome di Idea Comune. Col manifesto affisso stamani alle bacheche pubbliche della Città, Cipresso ripercorre l'ultimo decennio della sua esperienza amministrativa, motiva le proprie scelte precisandone diversi aspetti nel dettaglio e indirettamente. Uno scritto nel quale si legge, tra le righe, il commiato politico, con l'invito ai reali protagonisti della scena politico-amministrativa di Maiori - che secondo Cipresso restano puntualmente dietro le quinte - a scendere in campo.
Segue testo integrale del manifesto a beneficio della completezza d'informazione.
«Un noto filosofo del passato sosteneva che, a causa di una particolare debolezza della natura umana, si attribuisce troppa importanza all'opinione degli altri, dimenticando che ciò non è rilevante per la nostra felicità; purtroppo per me, non sono un filosofo, ma un semplice e soprattutto libero cittadino (anche se spesso in politica essere uomini liberi può diventare un limite) che ha cercato, in questi ultimi 10 anni di politica attiva, di dare un piccolo contributo alla comunità in cui vive, pertanto, per amore della verità che per me è essenziale in ogni azione del mio quotidiano, chiarirò alcuni aspetti della mia "burrascosa" esperienza amministrativa, così da rispondere pubblicamente a quanti, in modo strumentale, cercano di infangare con menzogne la mia persona. In realtà ci avevano già provato nel 2010, quando fui accusato di aver abbandonato prematuramente la maggioranza con cui ero stato eletto per non aver ricoperto il ruolo di assessore; purtroppo, per i cittadini maioresi, in quella occasione ho avuto ragione se si considera che i risultati della gestione di un sindaco, di cui noi tutti non ricordiamo nemmeno più l'aspetto fisico o il colore dei capelli, sono stati a dir poco disastrosi. Questa volta, invece, ho avuto l'onore, perché di questo si tratta, di ricoprire questo ruolo in Giunta, cercando di adoperarmi al meglio per il bene comune e a questo proposito invito quanti fossero interessati a visionare gli atti pubblici per verificare che cosa ho realizzato per la collettività con l'indennità che mi spettava per ricoprire questo ruolo».
VICENDA CONVENTO SAN DOMENICO-RESORT
«Ora, invece, passiamo ad un fatto più recente che mi vede al centro dell'ennesimo chiacchiericcio di pochi politicanti o aspiranti tali: la trasformazione del Convento S. Domenico in resort. Come in molti sanno, parte dell'opera doveva essere realizzata sulla proprietà appartenente alla mia famiglia, in particolare era prevista la realizzazione di box interrati a servizio della struttura ricettiva; ovviamente, non ho mai pensato che fosse stata individuata quell'area perché all'epoca ero il maggiore oppositore dell'amministrazione CIVITAS. Dagli atti, delibere di Giunta e determinazioni facilmente consultabili sull'Albo Pretorio del Comune di Maiori, tra il 2014 e il 2017, si evince chiaramente che l'area sottoposta ad esproprio per la realizzazione dei box ricadeva in area a rischio molto elevato di frana (R4) e in area a rischio molto elevato da colata (R4) dove non è assolutamente possibile realizzare dette opere, tant'è che gli stessi proponenti, in fase di progettazione, non ne garantivano la costruzione perché l'area ricadeva appunto in zona rossa. A sancire tutto ciò, oltre al parere dell'Autorità di Bacino, si è espresso in primis il Tar di Salerno e definitivamente il Consiglio di Stato nel 2017 che ha addirittura condannato i ricorrenti al pagamento di 5.000 euro a favore del Comune di Maiori per le spese processuali (Sentenza Consiglio di Stato - Sezione Quinta N. 06002/2017 REG.PROV.COLL. - N. 02902/2017 REG.RIC - pubblicata il 21/12/2017). Questo mio ennesimo chiarimento non vuole assolutamente essere una giustificazione per le mie scelte politiche di questi anni, spesso condizionate dalla mia naturale propensione a ragionare con la mia testa, ma solo un riepilogo documentato dei fatti per smentire coloro che meschinamente dicono altro: è come se io parlassi dell'occupazione abusiva di suolo pubblico da parte del gestore di un bar senza aver prima verificato le autorizzazioni; sicuramente, il mio sarebbe un comportamento scorretto».
I RINGRAZIAMENTI
«Prima di concludere volevo comunque ringraziare coloro, che seppur in parte delusi da alcune mie scelte, mi hanno dato, in questi anni, la loro fiducia, sapendo però nel contempo che sono state scelte dettate da sani principi e non da interessi personali. Un ringraziamento particolare, infine, voglio rivolgerlo ad una delle poche persone coerenti che ho incontrato in questa mia esperienza amministrativa: il caro Marco Cestaro il quale, a differenza di altri consiglieri di maggioranza che assistevano inermi alla gestione antidemocratica della macchina amministrativa, ha avuto il coraggio e la fermezza di rifiutare un assessorato e, indirettamente, il relativo "potere" perché proposto da un sindaco che da tempo ha delegato la gestione della cosa pubblica ad altri».
L'INVITO A METTERCI LA FACCIA
«E a voi, cari "imprenditori", "professionisti" e soprattutto a te "Caro tecnico" che disinteressatamente ci avete sostenuto, questa è la vostra occasione: non costringete il vostro sindaco uscente ad elemosinare candidature per la prossima tornata elettorale! QUESTA VOLTA METTETECI VOI LA FACCIA.
Voglio concludere con un appello ai tanti giovani che spero si proporranno per la prima volta alle prossime elezioni: "Guagliù stateme a sentì: questo è il bene.. e questo è il male. Il bene è il dubbio, quando voi incontrate una persona che ha dei dubbi state tranquilli, vuol dire che è una brava persona, vuol dire che è democratico, che è tollerante, quando invece incontrate questi qui, quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile, e allora stateve accorte, vi dovete mettere paura, perché ricordatevi quello che vi dico: la fede è violenza, la fede in qualsiasi cosa è sempre violenza. - Così parlò Bellavista - Luciano De Crescenzo».
Lello Cipresso
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