Tu sei qui: PoliticaLite pendente contro il Comune di Furore, Domenico Umberto Ferraioli non è più consigliere comunale
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 3 agosto 2023 11:32:26
Domenico Umberto Ferraioli, figlio del compianto sindaco Raffaele, non è più consigliere comunale. A prenderne atto il consiglio comunale di Furore nella seduta di lunedì 31 luglio. La capogruppo di minoranza Antonella Marchese, allora, ha abbandonato l'aula per protesta.
All'ormai ex consigliere comunale è stata contestata una causa di incompatibilità sopravvenuta ai sensi del primo comma dell'art.69 del D.L.gs. n. 267/2000 (TUEL) e ne è stata dichiarata la decadenza ai sensi del comma 5 del medesimo articolo 69.
Alla capogruppo di minoranza che ha attribuito l'accadimento alla «conclamata incapacità di Milo sia di gestire le relazioni sia di risolvere i problemi», il sindaco Giovanni Milo ha replicato che «la dichiarazione di decadenza è soltanto l'ultimo atto di un percorso lungo e tempestato di garanzie per il consigliere previste dalla Legge vigente in materia».
I fatti hanno inizio il 2 febbraio scorso, quando il legale del Comune di Furore ha comunicato che, con riferimento alla causa pendente presso il Tribunale di Salerno tra il compianto Sindaco Raffaele Ferraioli e l'Ente comunale, gli eredi dello stesso si erano costituiti in giudizio in data 08/11/2022. Tra questi, per l'appunto, il figlio Domenico Umberto, consigliere comunale.
La lite pendente contro il Comune ha ad oggetto la richiesta di pagamento dell'indennità di funzione, rivendicata dall'ex Sindaco (e ora dagli eredi), per il periodo compreso dal 7 giugno 2009 al mese di maggio del 2019.
Pertanto, lo scorso 3 aprile, si è formalmente discusso in Consiglio Comunale, della condizione di incompatibilità a ricoprire la carica di consigliere comunale di Domenico Umberto Ferraioli, come previsto dall'art. 63 comma 1, n.4, del D.Lgs. n.267/2000.
Al Consigliere è stato concesso il termine di legge di 10 giorni dalla notifica della delibera di consiglio per la produzione di osservazioni o per eliminare la causa di incompatibilità. Cosa che non è stata fatta dall'interessato.
Pertanto, con successiva delibera di Consiglio Comunale del 29 maggio 2023 n. 11 è stata definitivamente contestata al Consigliere interessato la condizione di incompatibilità alla carica: se non avesse provveduto a rimuovere la causa di incompatibilità entro i successivi 10 giorni, il Consiglio lo avrebbe dichiarato decaduto con successiva deliberazione.
Ma siccome ciò non è stato fatto, il Consiglio comunale di lunedì 31 luglio ha sancito definitivamente la sua decadenza.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 103216104
"Il 'teatro di Eduardo' del carcere minorile di Nisida potrà tornare alla luce: la manovra, grazie a una norma che ho voluto personalmente promuovere, stanzia 1.045.000 euro per il recupero conservativo del teatro, un intervento atteso da tempo che consentirà di restituire ai giovani detenuti un luogo...
"Ringrazio il Governo Meloni e in particolare il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci per la sensibilità mostrata in merito alla proposta di escludere gli Enti del Terzo Settore dall'applicazione dell'articolo 112 contenuto nella nuova Legge di Bilancio". Lo dichiara,...
Il quadro tendenziale di cui al DEF (Documento di Economia e Finanza) di aprile 2024 riportava questi valori presentati dal governo del nostro Paese: deficit 2023, 7,4%; tendenziale preconsuntivo 2024, 3,7%%, previsione 2025, 3,3%, nel 2026, 2,8% e nel 2027, 2,6%. A dicembre 2023, quindi, il deficit...
"La Sezione Giurisdizionale Campania della Corte dei Conti ha condannato il governatore Vincenzo De Luca a risarcire alla Regione Campania 609mila euro in relazione alla produzione delle smart card regionali ritenute un inutile duplicato del green pass nazionale. Siamo di fronte all'ennesimo spreco di...
"Prosegue il nostro impegno per lo sviluppo infrastrutturale del Paese: con la manovra stanziamo le risorse, anche attraverso lo strumento del Fondo di Sviluppo e Coesione, per la realizzazione di opere strategiche per la crescita dei territori, in particolare al Sud. Incrementiamo anzitutto di 2 miliardi...