Tu sei qui: PoliticaLa verità è più facile a dirla che a conoscerla
Inserito da (redazionelda), venerdì 11 settembre 2020 16:43:50
di Antonio Schiavo
"La verità" diceva Ennio Flaiano "è più facile a dirla che a conoscerla".
Proprio per cercare di comprendere questo aforisma, nella speranza di una smentita, ho seguito, rigorosamente dopo i pasti, le 21 pillole che il dottor Secondo Amalfitano, ci ha prescritto nei giorni scorsi al fin di curare la nostra ignoranza (per carità, nel senso etimologico del termine) su quanto successo negli ultimi anni della Fondazione Ravello.
I lettori mi scuseranno se, contrariamente al solito, queste mie considerazioni saranno un po' lunghe ma, capirete, un intero blister di pillole richiede qualche momento di riflessione più approfondito.
Innanzitutto la cura poteva essere intitolata "Alla ricercadella Fondazione perduta" non necessariamente riferendosi ad un possibile retropensiero di un dipendente a suo dire illegittimamente licenziato, ma perché, secondo quest'ultimo, la Fondazione Ravello non ha più nulla delle meravigliose caratteristiche primigenie.
Proprio per essere coerente con quanto ho appena scritto vi dico subito che mi reputo, come diceva Celentano, "il re degli ignoranti" perché da esterno ho potuto farmi solo un'idea (probabilmente errata) di tutto quanto è accaduto in quell'Ente (di diritto privato) ma, per le strane - manco tanto - congiunzioni astrali italiane, assoggettata a quello pubblico.
Cominciamo col dire che le cose affermate durante il ciclo terapeutico appaiono di estrema, inaudita gravità e che fanno il paio con quanto riportato dall'Avvocato Della Pietra nel suo libro nero. Con una piccola, insignificante differenza: l'ex Consigliere di Indirizzo faceva una disamina a 360 gradi del "verminaio" (mi si consenta l'iperbole) interno alla Fondazione, quella dell'ex Segretario Generale, ex Direttore di Villa Rufolo, ex Sindaco, ex tutto, può sembrare più argomentata "Cicero pro domo sua" ma tant'è: le affermazioni fatte meritano attenzione e valutazione. Prima (e qui per una volta sono d'accordo con Amalfitano) da parte dei ravellesi e poi degli organi competenti richiamati e sollecitati fino allo sfinimento.
Avevo preso altri appunti, ma il rischio di tediare i lettori è grande per cui mi fermo qui in attesa della siringa che, con messaggio trasversale, è stata promessa.
Certo ai ravellesi sta mancando l'appuntamento quotidiano delle 15 ma li posso tranquillizzare: su RAI 1 è ricominciato, più o meno alla stessa ora "Il Paradiso delle Signore".
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