Tu sei qui: PoliticaInapplicabilità imposta di soggiorno, Atrani: Sindaco scrive a Renzi
Inserito da Maria Abate (ilvescovado), venerdì 19 febbraio 2016 15:47:28
«Niente imposta di soggiorno per il borgo più piccolo d'Italia, pesantemente penalizzato dai mancati introiti da reinvestire per l'accoglienza e il potenziamento turistico rispetto agli altri comuni del comprensorio. Ma c'è di più: i costi relativi al software StayTour per la gestione telematica dell'imposta e l'interazione tra Ente e strutture ricettive, oltre a quelli per la formazione e l'informazione degli operatori, resteranno a carico dell'Ente». Lo comunica alla Redazione del Vescovado l'Amministrazione comunale di Atrani, sottolineando il fatto che la mancata applicazione dell'imposta arrecherebbe il rischio concreto che a pagare siano i cittadini di Atrani, sotto forma di depotenziamento dei servizi erogati.
«A causa della legge di stabilità approvata il 28 dicembre scorso, al fine di contenere il livello complessivo della pressione tributaria, il governo azzera tutte le deliberazioni che prevedono per l'anno 2016 l'istituzione o l'aumento dei tributi, in via estensiva - si legge nella comunicazione - e quindi anche la tassa di soggiorno, che non va colpire i residenti del Comune ma soltanto coloro che alloggiano nelle strutture ricettive».
Per questo il sindaco di Atrani Luciano de Rosa Laderchi ha scritto al Premier Renzi, proponendo di istituire l'imposta di soggiorno ma rendendola esente ai cittadini Italiani e quindi poter introitare l'imposta a carico del cittadino "straniero". «Il venir meno di un'entrata destinata esclusivamente al miglioramento dei servizi turistici, e quindi alla valorizzazione del territorio, creerebbe non pochi disagi. La sospensione dell'imposta potrebbe produrre un'evidente sperequazione rispetto ai comuni limitrofi, che applicando già l'imposta di soggiorno e continuando ad applicarla hanno potuto migliorare e continueranno a migliorare la propria offerta in campo turistico» scrive il primo cittadino.
L'Amministrazione comunale di Atrani lancia perciò una proposta al Governo: stanziare dei finanziamenti per il turismo ai comuni "colpiti" dalla cosiddetta "moratoria" sulla tassa di soggiorno; balzello che, considerato il vincolo di destinazione, può essere qualificato come tributo di scopo. «Il comune più piccolo di Italia - conclude il Sindaco - ha retto, seppur con notevoli difficoltà, ai continui tagli imposti dallo Stato centrale agli enti locali negli ultimi cinque anni, segnalandosi per impegno e determinazione. Ciò anche a dispetto di una endemica "lentezza" che caratterizza l'approccio dello Stato rispetto alla valorizzazione del patrimonio e che, in alcuni casi, sembra voglia anche "addormentare" i processi di sviluppo messi in moto dalle amministrazioni locali, nonostante mille ostacoli. La riflessione che Atrani vuole stimolare, lungi dal somigliare a mero esercizio di ragioneria, va in direzione di un impegno comune che, se ben indirizzato, potrà portare a gestire meglio le tante risorse senza mortificare l'entusiasmo e gli sforzi di chi lavora quotidianamente per valorizzare il territorio e garantire un'accoglienza all'altezza della fama internazionale che esso vanta».
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