Tu sei qui: PoliticaFondazione Ravello, sotto la lente d'ingrandimento il bilancio previsionale di Villa Rufolo
Inserito da (redazionelda), lunedì 2 luglio 2018 11:10:37
Se sul palco di Villa Rufolo la prima del Ravello Festival 2018 ha celebrato il connubio indissolubile della tradizione wagneriana e la magia dell'ambientazione, dietro le quinte l'atmosfera non è certo d'idillio. Non è un mistero, infatti, che in casa Fondazione Ravello gli equilibri rimangano precari. In realtà qui la musica è sempre la stessa, come gli interessi, sempre più forti.
Sabato scorso, a poche ore dall'esibizione della Philharmonia Orchestra di Londra, si è riunito il Consiglio Generale d'Indirizzo per l'approvazione del bilancio consuntivo 2017 e del preventivo per l'anno in corso. Una riunione fiume, cominciata alle 11 e 30 e conclusasi intorno alle 16. Ad accompagnare gli schemi economici, allineati nella presentazione tecnica secondo le vigenti direttive europee, la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti. A pesare maggiormente sui tre ambiti di attività della Fondazione (istituzionale, Festival e Villa Rufolo), al netto delle spese artistiche, i costi di personale e consulenze esterne per 640mila euro, 200mila in più rispetto al 2016.
Rimostranze sono giunte da alcuni consiglieri che hanno evidenziato l'assenza, negli schemi, dei dati specifici relativi ai costi e ai ricavi.
Ma a destare le maggiori perplessità i bilanci di previsione di Villa Rufolo. Un foglio in allegato agli altri due schemi (istituzionale e festival, entrambi redatti dall'ufficio amministrativo), mostrava in sintesi la previsione immaginata dal direttore del complesso monumentale Secondo Amalfitano: un milione e mezzo di euro in entrata e stessa somma relativa alle spese. Se per gli incassi il dato è verosimile sulla scorta dei numeri registrati l'anno precedente, sono le uscite previste a insospettire. Già, perché lo scorso anno, in sede previsionale, i costi erano stati immaginati per un milione, con gli incassi a un milione e mezzo.
Anche in questo caso non sono state motivate le spese e ne è scaturita una discussione durata circa tre ore. Ad assumere posizioni forti i consiglieri Lelio Della Pietra e Gianpaolo Schiavo che hanno sottolineato come lo statuto non preveda autonomia finanziaria per Villa Rufolo, specie alla luce degli ultimi accadimenti con il già noto passaggio forzato di 500mila euro dai conti della villa a quelli della Fondazione per la copertura di costi sospesi. A sostenere la prassi ordinaria e oramai consolidata circa l'autonomia di Villa Rufolo, il sindaco Salvatore Di Martino. Ne è seguita un'accesa discussione che ha portato il consigliere Schiavo ad annunciare le proprie dimissioni. Secondo il direttore del Conservatorio di Bari, che ha palesato la sua insoddisfazione relativa all'attuale momento di gestione dell'ente, troppo spesso le proposte avanzate dal CdI non vengono recepite dal CdA e convertite in azione. Ancora non si è ben compreso infatti, se la Villa Rufolo goda, di fatto, di un'autonomia gestionale e finanziaria. Di Martino, con l'intero consesso, con senso di responsabilità istituzionale, ha chiesto più volte a Schiavo (che, lo ricordiamo, rappresenta il Comune in seno alla Fondazione) di rivedere la propria posizione. Scaramucce sulla restituzione della sala Frau al Comune di Ravello tra il sindaco Di Martino e il presidente Sebastiano Maffettone che memore dell'aggressione verbale subita il 2 giugno scorso, ha abbandonato l'aula per diverso tempo.
Alla fine i bilanci hanno goduto dell'approvazione a maggiornaza (con voto contrario di Schiavo), anche a salvaguardia del regolare svolgimento del Festival.
Approvazione sì, ma con riserva: il Consiglio Generale d'Indirizzo si riaggiornerà il prossimo 20 luglio per l'analisi analitica del bilancio di previsione di Villa Rufolo, con il suo direttore chiamato, nel rispetto della trasparenza, a redigere con puntualità le voci di spesa previste per un milione e mezzo di euro.
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