Tu sei qui: PoliticaFondazione Ravello: Di Martino feroce contro Sindaco e consiglieri Mansi
Inserito da (ilvescovado), mercoledì 27 aprile 2016 20:23:36
Toccategli tutto ma non la Fondazione Ravello. E' senza dubbio questo l'argomento capace di mandare su tutte le furie Salvatore Di Martino (e di conseguenza anche Ulisse Di Palma) da quando la gestione dell'ente che organizza il Ravello Festival vede il Comune di Ravello "protagonista" (non è dato sapersi se in bene o in male) della governance.
Ad ogni modo, dopo la sfuriata di ieri in Consiglio Comunale, davanti a poco meno di dieci persone, Di Martino sceglie Il Vescovado per far comprendere le sue ragioni e per colpire di sciabola il Sindaco Paolo Vuilleumier, la consigliera Paola Mansi e per replicare al consigliere Luigi Mansi (clicca qui per leggere il suo intervento).
Ricordando che per tutta la campagna elettorale, in vista delle elezioni del 5 giugno prossimo, Il Vescovado garantirà spazi di intervento e discussione a tutti gli schieramenti politici in campo (qualora questi ne facessero esplicita richiesta) come previsto dalle vigenti norme che regolano la stampa, si pubblica, di seguito, testo integrale a firma dei consiglieri Di Martino e Di Palma di Rinascita Ravellese.
Egregio Direttore,
in allegato, replica al Consigliere Luigi Mansi.
Con preghiera di pubblicazione.
"Niente vidi, niente sacciu e niente sentii"
Durante il Consiglio Comunale svoltosi martedì 26 aprile presso Palazzo Tolla, ancora una volta è stata mortificata la democrazia, la trasparenza e il diritto dei cittadini a conoscere la verità sulle modalità di nomine, motivazioni di dimissioni e procedure, all'interno della Fondazione Ravello.
Respinta dalla maggioranza la richiesta di una commissione consiliare di indagine sull'operato della Fondazione invocata già da tempo dai consiglieri di minoranza Di Martino e Di Palma. Non ci è dato sapere se a votare contro fossero il Sindaco Vuilleumier e la Consigliera Mansi in spregio al regolamento da loro stessi voluto e votato nel 2013, o se fossero gli Amministratori della Fondazione Vuilleumier e Mansi per coprire magagne della Fondazione; non lo sappiamo anche perché le belle statuine presenti, vestite da Consiglieri Comunali, nulla hanno dichiarato se non battute da avanspettacolo fuori verbale. Evviva la trasparenza ed il conflitto di interesse!
Nulla è dato sapere ai cittadini ravellesi, come se la Fondazione fosse un'azienda privata e non un ente che gestisce fondi per la stragrande maggioranza pubblici. Nulla è dato sapere sul perché da cinque mesi non si pagano gli stipendi ai lavoratori, nulla è dato sapere su nuovi corposi contratti, nulla è dato sapere su programmi e progetti.
Messa all'angolo la tanto scimmiottata centralità del Comune, sbandierata in questi ultimi tempi da Vuilleumier, a favore di un "cerchio magico" familistico e domestico finalizzato a garantire privilegi a parenti ed amici in vista delle prossime elezioni amministrative.
La paura è proprio quella di fare uscire fuori verità impopolari, ed evitare che la collettività possa prendere atto di quanto realmente sta accadendo all'interno del cerchio magico tra incarichi e nomine!
La maggioranza capeggiata da Vuilleumier, tra l'altro, esprime all'interno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione una propria figura politica, la dott.ssa Paola Mansi, che dovrebbe essere la portavoce nonché il collegamento tra la Fondazione Ravello ed il Comune ma, in barba alla democrazia, la doppia consigliera svolge in maniera assolutistica il difficile ruolo, per lei, di rappresentante del popolo con un atteggiamento personalistico che ricorda la singolare espressione del "Niente vidi, niente sacciu e niente sentii". Vergognoso il silenzio dei due alle bordate del Mansi contro la Fondazione!
La "fuga" dal Consiglio di Luigi Mansi, consigliere comunale (ancora per poco) di "Ravello nel cuore", dopo la sua lettera precompilata e piena di inesattezze, non gli ha consentito di ascoltare la replica di Di Martino alle sue pretestuose invettive. Ha preferito scappare teatralmente per evitare un confronto nel corso del quale sarebbero state messe a nudo verità nascoste anche sul suo conto.
Per rassicurare gli animi e soprattutto i "cuori" nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma e Rinascita Ravellese è la chiara sintesi tra esperienza, partecipazione e responsabilità politica quale seria e rinnovata alternativa a questo confuso, improvvisato scenario di politici e politicanti dell'ultima ora che auspicano scenari allucinati, senza progetti e valide alternative per un paese che non deve stare solo nel cuore ma anche nella testa e nelle mani di persone competenti e piene di buona volontà per riportare alla normalità il percorso virtuoso , ahinoi, interrotto da tempo!
Al populismo del Consigliere Mansi rispondiamo preoccupati da un lato, ma rasserenati da un altro. Preoccupati perché se il nuovo ed il futuro sono incarnati da un Consigliere (ancora per poco) che: liquida la Fondazione come se fosse un orpello inutile per il paese; non si preoccupa del rispetto delle leggi e dei regolamenti a prescindere dalla materia del contendere; non si preoccupa di decine e decine di lavoratori e delle loro famiglie che dalla Fondazione vengono occupati e retribuiti (crediamo che alcuni di questi beneficiati dalla Fondazione siano di sua intima conoscenza); non si preoccupa della funzione di volano per il turismo ravellese che la "Fondazione" svolge ; si preoccupa solo di fare teatro in Consiglio Comunale e scappare dalla realtà e dalle responsabilità; orbene, se questo è il nuovo ed il futuro siamo preoccupati perché vuol dire che nel 2016, a Ravello, c'è ancora chi pensa che i cittadini possano essere trattati da sciocchi creduloni. Siamo rasserenati perché le parole del Consigliere (ancora per poco) Luigi Mansi suoneranno come vero e proprio allarme alle orecchie di qualche migliaio di Ravellesi che vive di turismo e cultura, di qualche centinaio di lavoratori che con la Fondazione e con i progetti da essa messi in campo per milioni di euro hanno lavorato e guadagnato da vivere, di decine di imprenditori che dalla Fondazione ricavano promozione e indotto per le loro attività alberghiere, di ristorazione e commerciali.
Sicuramente il Consigliere (ancora per poco) Luigi Mansi avrà il supporto di quanti, non Ravellesi, non vedono l'ora di rimettere le mani su Villa Rufolo, non chiedono di meglio per contrastare l'arrivo a Ravello di tanti progetti e finanziamenti.
Bravo Mansi, tu e il tuo dotto dottore capolista siete veramente il nuovo ed il futuro: il nuovo nulla e il futuro fallimento.
Avv. Salvatore Di Martino Dr. Ulisse Di Palma
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