Tu sei qui: PoliticaDimissioni De Masi, parla Maffettone: «Regione cercherà altro al suo posto. Qui tutti utili, nessuno indispensabile»
Inserito da (redazionelda), domenica 22 novembre 2015 07:46:24
«Ci siamo abbracciati e stretti la mano appena qualche giorno fa. Eravamo d'accordo su tutto. Poi, dall'oggi al domani, De Masi se ne va. Una decisione che ha del misterioso. E che mi lascia amareggiato, perché De Masi è, anche, un mio amico personale. Un'uscita del genere non me la sarei mai aspettata. Ancor meno tra galantuomini».
Sebastiano Maffettone, consigliere per la cultura del presidente De Luca, è al centro delle polemiche che investono il settore cultura. A darne notizia il quotidiano La Repubblica in articolo a firma di Bianca De Fazio secondo cui a lui sono indirizzate le lamentele di tanti enti per i ritardi, ad esempio, nell'erogazione dei finanziamenti, a lui si chiede conto di nomine, come quella recente di Patrizia Boldoni alla presidenza di Scabec, e di dimissioni, quali, appunto, quelle di De Masi. Che se ne va dalla fondazione Ravello stanco «della scarsa lungimiranza della Regione e del fatto che Santa Lucia vuole dire la sua su tutte le nomine». Accuse che Maffettone ribalta. «Ero convinto - dice il filosofo - che De Masi fosse persona autorevole, in grado di fare un buon lavoro. Aveva il più ampio consenso della Regione, un sostegno robusto. Appena sabato abbiamo discusso per tre ore dei programmi della Fondazione Ravello ed eravamo in pieno accordo su tutto. Cosa devo pensare? Forse De Masi è stanco, ha troppi impegni, troppi incarichi. Devo credere che gli sia venuta la febbre. E non può certo essere un problema mio».
E le nomine? «Le nomine? Ma se io non so neppure chi ci lavora a Ravello! E comunque la Regione fa bene a interessarsene, ci mancherebbe. Quelli per Ravello sono soldi nostri. La Regione è tenuta a occuparsene. Sbaglia chi pensa il contrario. Io me ne sono occupato poco per mancanza di tempo (lavoro 12 ore al giorno) e per fiducia verso De Masi. Ma lui non può indignarsi se qualcuno vuol sapere cosa fanno in quel di Ravello. Se qualcuno si è mostrato preoccupato perché il progetto tardava a partire».
E quel "qualcuno" di cui parla Maffettone non è Maffettone stesso, a sentir lui. Il filosofo lo ribadisce: «Sono dispiaciuto, anche personalmente, in virtù dell'amicizia che ci lega. Ma intendiamoci: se De Masi se ne è andato, la Regione cercherà un altro al suo posto. Qui siamo tutti utili, ma nessuno è indispensabile».
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