Tu sei qui: PoliticaDe Luca insulta la Meloni, centrodestra inveisce: «Dimissioni doverose»
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 16 febbraio 2024 18:17:17
Dopo la manifestazione a Roma contro l'Autonomia differenziata e «per difendere la dignità del Sud», Vincenzo De Luca è stato filmato da "La 7" mentre commenta le parole del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che suggeriva: «Se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più».
Nel video si sente il governatore campano dire: «Ma è tollerabile questo atteggiamento così? Centinaia di sindaci che stanno qua perché non hanno i soldi per l'ordinaria amministrazione... Lavora, tu... stronza!».
Il centrodestra - e in particolare Fratelli d'Italia - sta chiedendo in massa le dimissioni di De Luca per vilipendio delle Istituzioni.
"Da tempo De Luca ha superato il segno ma giungere a dare epiteti al Presidente del Consiglio è inaccettabile. Deve essere interdetto dalle Istituzioni per indegnità; questa modalità del cafone permanente non è tollerabile. La Schlein prenda definitivamente le distanze. Ecco sindaci e Anci a cosa hanno partecipato: una giornata che fa disonore anche a loro che sono andati a fargli da fiancheggiatori". Lo dichiara il Senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d'Italia in Campania.
"Con il turpiloquio di oggi De Luca ha davvero toccato il fondo. Bava alla bocca e insulti: è questo il vero volto della sinistra italiana?". Lo dichiara, in una nota, la deputata Imma Vietri commentando le dichiarazioni del governatore della Campania contro il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Al Premier Meloni va la mia totale solidarietà. Auspico ora che tutte le forze politiche, a partire dal Pd e dalla segretaria Schlein, ma anche l'Anci Campania che oggi era in piazza con lui a Roma, prendano immediatamente le distanze da De Luca che, non avendo argomentazioni per rispondere nel merito, è passato in modo vergognoso alle offese personali. Ormai è totalmente fuori controllo e non è più degno di rappresentare la Regione Campania", conclude Vietri.
"Il presidente Vincenzo De Luca è un'istituzione pubblica, che amministra oltre cinque milioni di cittadini, pertanto non può permettersi di rivolgersi, come invece ha fatto oggi, al presidente del Consiglio con un volgare insulto. I cittadini campani meritano rispetto, le istituzioni non vanno vilipese da chi dovrebbe rappresentarle con disciplina e onore. Ritengo dunque doverose le dimissioni di De Luca e la condanna ferma da parte dei vertici del suo partito, il Pd". Lo dichiara in una nota la senatrice campana di Fratelli d'Italia Giovanna Petrenga.
"Il presidente della Campania De Luca, pur di racimolare consensi, è arrivato al barbaro insulto alle Istituzioni e in questo caso al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, solo per far parlare di sé. Questo approccio non è più tollerabile, a maggior ragione se poi si organizzano manifestazioni politiche camuffandole con i loghi istituzionali di Regione e Anci Campania. Una vergogna assoluta a cui adesso si sommano gli insulti. La Campania non è De Luca, che non rappresenta la Campania laboriosa e non rappresenta gli amministratori seri". Così in una nota il senatore campano di Fratelli d'Italia Domenico Matera.
"Inaccettabile insolenza da parte di De Luca nei confronti del Presidente Meloni che certamente non meritava insulti così pesanti. Giorgia Meloni ha sempre dimostrato di tenere al nostro territorio e non ha fatto mai mancare la sua presenza e quella dei suoi ministri. De Luca è ormai alla frutta e cerca di trovare nuovi espedienti per distrarre i cittadini dai suoi fallimenti. Ma i campani lo sanno bene e anche per questo oggi giorno cresce sempre di più l'affetto e la stima per Giorgia Meloni". Lo ha dichiarato il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Giuseppe Fabbricatore.
"Da donna e da cittadina campana resto interdetta di fronte allo scempio istituzionale e al turpiloquio compiuti stamattina dal presidente Vincenzo De Luca. Dopo aver utilizzato indebitamente e in modo pretestuoso i loghi di Anci e Regione Campania e dopo essersi recato a palazzo Chigi sapendo benissimo che non sarebbe stato accolto da esponenti governativi impegnati altrove, si è permesso di insultare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Mi chiedo: dove sono le femministe? Dove sono le donne del Pd? Dove sono tutte coloro così solerti a denunciare un immaginario patriarcato? Ora che un esponente di spicco della sinistra esprime violenza verbale verso il presidente Meloni si sono nascoste. Vergogna". Lo dichiara in una nota la senatrice campana di Fratelli d'Italia Giulia Cosenza.
L'Assessore alle pari opportunità Paky Memoli e la Presidente della commissione Politiche Sociali Barbara Figliolia esprimano parole di biasimo e di ferma condanna rispetto alla violenza verbale ed alla volgarità con cui il Governatore si è rivolto ad una DONNA, nonchè Presidente del Consiglio. La difesa delle donne avverso la violenza, anche verbale, va praticata in ogni occasione e senza ambiguità. Se non lo fanno, se manca il coraggio, non possono con credibilità inaugurare panchine rosse o indossano scarpe rosse dietro una telecamera. Chi non ha coraggio di difendere una donna avverso atti di cafoneria, a prescindere dalla diversità delle opinioni, rassegni le dimissioni e rimetta l'incarico per cui si sarebbe chiamati a difendere le pari opportunità!
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