Tu sei qui: PoliticaConsorzio turistico Ravello Sense chiede revisione importi TARI dovuti dalle utenze commerciali
Inserito da (redazionelda), domenica 8 novembre 2020 20:10:07
Il presidente del Consorzio di promozione turistica "Ravello Sense", Pasquale Palumbo, sollecita il Comune di Ravello a revisionare gli importi TARI dovuti dalle utenze commerciali in considerazione della riduzione dei flussi turistici causati dalla pandemia Covid-19.
Pubblichiamo di seguito testo integrale della nota a firma del presidente Palumbo indirizzata al sindaco Salvatore Di Martino.
Egregio Sig. Sindaco
Con PEC del 26 Ottobre ho sollecitato il consigliere delegato all'ambiente Sig. Ivan Calce unitamente al responsabile del Servizio Finanziario a dare riscontro alla nota del 19 Giugno 2020 a loro indirizzata con la quale questo consorzio chiedeva la revisione degli importi TARI dovuti dalle utenze commerciali in considerazione della riduzione dei flussi turistici causati dalla pandemia Covid-19 e che qui riporto come promemoria.
"Le aziende aderenti a questo consorzio stanno riprendendo la loro attività nonostante la grande incertezza sulla sostenibilità economica della stessa (vista l'assenza di evidenti segni di ripresa dei tradizionali - per qualità e quantità - flussi turistici verso al nostra Città) e, conseguentemente, per rendere fattibile un riavvio sia pur ridimensionato, stanno rivedendo i propri business plan, dove anche la voce tributi diventa determinante in considerazione del calo di fatturato.
A tal fine sarebbero utili rassicurazioni da parte vostra sulla possibilità di considerare nel prossimo "Piano economico finanziario per la gestione dei rifiuti" il ridimensionamento del carico sul sistema derivante dalle utenze commerciali, con conseguente ricalcolo dell'importo TARI dovuto dalle stesse, da quantificarsi proporzionalmente sia al periodo della chiusura delle attività imposta per legge/ordinanza, sia al periodo in cui il servizio di raccolta riservata esclusivamente alle attività commerciali non è stato effettuato, sia al minor quantitativo delle frazioni umida/non riciclabile smaltito in discarica."
Il settore turistico resta chiaramente in difficoltà. Molte imprese hanno ripreso l'attività solo per mantenere alta l'immagine dell'azienda (e con essa quella della nostra Città) e per garantire un minimo di occupazione anche se consce di non poter coprire i costi di esercizio.
Non sarà di certo la riduzione della TARI a risolvere la crisi del comparto turistico ma essa contribuirebbe, insieme ad altri interventi adottati in sede locale e nazionale, a dare respiro ad imprese che resteranno per lungo tempo in affanno.
Quello che - dopo i fuochi fatui della stagione estiva - ai più sembrava essere solo un momento di dura crisi ma comunque ben circoscrivibile, si sta invece rilevando come l'inizio di una riscrittura epocale di tutti i parametri socio-economici ai quali eravamo abituati che impone anche una revisione dei meccanismi di calcolo dei tributi.
Mancando ad oggi segnali confortanti per la prossima stagione turistica ed in considerazione della costante possibilità di nuove chiusure "ex-lege" delle attività commerciali, mi permetto sollecitarLa direttamente per un indispensabile riscontro alla richiesta del 19 Giugno affinché gli operatori economici possano adottare business-plan coerenti per il 2021.
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