Tu sei qui: PoliticaComune Scala vicino a lavoratori stagionali chiede intervento del Governo
Inserito da (redazionelda), giovedì 29 ottobre 2015 12:13:52
Il Consiglio Comunale di Scala ha approvato, questa mattina, un documento a favore delle categorie dei lavoratori stagionali.
L'introduzione della Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASPI) ha creato disagi gravissimi per la realtà lavorativa del territorio costiero con economia prevalentemente turistica. Notoriamente i lavoratori del turismo della Costa d'Amalfi hanno possibilità occupazionali che in quasi nessun caso eccedono i sei mesi, dovendo ricorrere per i restanti sei alle indennità integrative previste per la disoccupazione involontaria.
Il Consiglio Comunale di Scala sostiene a pieno titolo la lotta dei lavoratori stagionali del settore turistico in difesa degli strumenti di sostegno al reddito e formula voti a che il Governo, il Parlamento e le diverse forze politiche, nonché gli enti e le amministrazioni competenti, intervengano con gli opportuni provvedimenti per restituire dignità e sicurezza ai lavoratori del turismo e all'intero comparto turistico. Si impegna, inoltre, a sensibilizzare e a coinvolgere le altre amministrazioni locali del territorio per sollecitarne l'impegno a far giungere forte ed unitaria la voce della Costa d'Amalfi su tali importanti tematiche.
Dalle pagine di questo giornale è stata già ribadita la difficoltà del momento che ingenera incertezza e preoccupazione in tanti nuclei familiari.
Il nuovo sussidio introdotto dal Governo si applicherà per un periodo corrispondente alla metà del periodo di lavoro: in termini pratici, sei mesi di lavoro daranno diritto a tre mesi di disoccupazione. Sulla questione, sollevata con forza dalle associazioni dei lavoratori interessati, è intervenuto l'INPS con una circolare che ha introdotto correttivi parziali ma unicamente per l'anno 2015, senza risolvere il problema in termini strutturali. Ad oggi, in buona sostanza, una parte soltanto dei lavoratori stagionali riuscirà ad integrare pienamente il reddito annuale, mentre per nessuno di essi questa possibilità sarà data per gli anni a venire.
La delicatezza del tema non sta solo nelle gravi difficoltà economiche che esso ingenera per i moltissimi operatori del settore turistico e per le rispettive famiglie, ma anche nel conseguente inevitabile impoverimento del comparto turistico e dell'intero assetto sociale della Costiera, che vede compromessi equilibri occupazionali consolidati nel tempo e tali da garantire l'ottimale utilizzazione delle risorse umane e professionali ed il conseguente notorio elevato livello della nostra accoglienza turistica.
«E' un valore che riguarda tutto l'assetto economico e sociale - spiega il sindaco di Scala Luigi Mansi - e che va perciò tutelato in sé, al di là delle contingenze di bilancio. E' indispensabile che venga colta la specificità dei lavoratori del comparto turistico, i quali, almeno nelle aree che hanno storicamente una preminente vocazione in tal senso, non sono equiparabili ai normali lavoratori a tempo determinato ma hanno bensì una particolare connotazione che li distingue dall'ordinario "precariato", costituendo invece componente strutturale di un sistema che per sua natura non si sviluppa per tutti i dodici mesi dell'anno ma non per questo è meno essenziale all'organizzazione produttiva. Non si può rischiare, con la riduzione degli ammortizzatori, di privare questo delicato settore delle esperienze specifiche di cui tradizionalmente necessita e dispone».
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