Tu sei qui: PoliticaCaso Fondazione Ravello, Sindaco sotto accusa: «Se c’è stato un corto circuito non è dipeso da me»
Inserito da (redazionelda), venerdì 30 aprile 2021 13:29:20
Scintille ieri al Consiglio comunale di Ravello. E' bastato toccare il tasto Fondazione per riacutizzare le tensioni tra sindaco e minoranza.
Il capogruppo di Insieme per Ravello Paolo Vuilleumier ha chiesto lumi relativamente al caso dell'annunciata nomina del nuovo presidente (mai ufficializzata dal governatore Vincenzo De Luca) capace di trarre in inganno persino il primo cittadino, il quale aveva dichiarato di aver condiviso la designazione col governatore, come da statuto.
Sull'argomento Salvatore Di Martino è apparso visibilmente nervoso e in merito sull'intesa con De Luca sul nome di Francesco Maria Perrotta, parlando in terza persona, ha dichiarato: «Il sindaco non sapeva assolutamente nulla». «Abbiamo fatto un incontro (in videoconferenza ndr) io, la dottoressa Bove e Perrotta per capire un po' la situazione - ha aggiunto -. Abbiamo fatto solamente questo incontro. Dopodichè non ho saputo più niente». «Il sindaco deve essere investito da De Luca (nella scelta del presidente ndr). De Luca deve dire al sindaco Di Martino chi è il nome che può...» le sue testuali parole. E rivolgendosi ai consiglieri Vuilleumier e Mansi: «La vostra perplessità fatela presente a De Luca e non a me perché io non c'entro assolutamente nulla».
Il sindaco ha perfettamente ragione: decide De Luca e basta. Al massimo, dopo aver scelto il presidente lo fa sapere al sindaco, per conoscenza. Niente di nuovo sotto il cielo: questo è il metodo De Luca.
Interviene Gianluca Mansi facendo presente come il sindaco avesse dichiarato alla stampa locale (il riferimento era al Vescovado) di aver condiviso la scelta di Perrotta col presidente.
«Non dire bugie» ha replicato a voce alta il sindaco (VIDEO IN BASSO). «Se c'è stato un corto circuito non è dipeso dal sindaco di Ravello. Il sindaco di Ravello sta aspettando il nome di De Luca (il nominativo proposta da De Luca ndr) per esprimere il consenso così come prevede la norma statutaria. Questo è quello che deve fare il sindaco. Io non ho avuto nessun nome né ho espresso alcun parere. Questa è la situazione».
E riguardo al giornale: «ho parlato col direttore, ho fatto la smentita che mi pare ha pubblicato pure».
Ma non è andata proprio così: in realtà, dopo la nostra indiscrezione dell'11 aprile scorso secondo cui De Luca aveva designato Perrotta alla guida della Fondazione Ravello (notizia successivamente confermata dallo stesso ente per poi essere smentita) Di Martino ci aveva invitato a precisare che «De Luca non ha scelto...ma ha condiviso con il sottoscritto il nome del nuovo presidente!». Questo a difesa della tanto sbandierata centralità del Comune.
A confermarlo il messaggio di Whats app trasmesso dal sindaco al Vescovado il 12 aprile (screen shot di seguito).
Come richiesto, e nel rispetto delle leggi che regolano la stampa, la precisazione è stata pubblicata il giorno seguente e mai contestata (articolo di seguito).
I fatti si commentano da soli. Dispiace soltanto che il consigliere Gianluca Mansi, dopo aver fatto riferimento ad articoli di stampa corrispondenti al vero, sia stato persino redarguito dal sindaco che ha richiesto un richiamo ufficiale, invitandolo persino ad allontanarsi per cinque minuti per evitare di «disturbare l'andamento del consiglio comunale».
Di Martino, da sempre allergico alle critiche, è apparso in confusione, in difficoltà, tentando di mistificare la realtà dei fatti (almeno per quanto riguarda il riferimento alla stampa). L'unica verità, dopo questo episodio grottesco (per usare un eufemismo) è la conferma - qualora ve ne fosse la necessità - che il Comune di Ravello continua a non aver alcun peso nelle scelte decisive della Fondazione.
Intanto è attesa per le prossime ore la determinazione della Regione Campania: si va verso un ennesimo prolungamento della gestione commissariale.
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