Tu sei qui: PoliticaAutonomia, ecco la proposta di modifica. De Luca: «Evitiamo il referendum, uniamo e modernizziamo il Paese»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 16 ottobre 2024 06:53:17
Ieri, 15 ottobre, nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha illustrato in conferenza stampa la proposta di modifica della Legge Calderoli sull'autonomia differenziata. L'iniziativa mira a coniugare le esigenze di modernizzazione del Paese con la necessità di evitare divisioni territoriali, avanzando una visione unitaria per l'intera nazione.
La proposta della Campania si basa su alcuni principi chiave. Innanzitutto, il riparto del fondo sanitario dovrà garantire risorse equivalenti per ogni cittadino, senza disparità tra Nord e Sud. Inoltre, la dotazione di personale nei servizi pubblici, come sanità e istruzione, dovrà essere omogenea su tutto il territorio nazionale. Tra i punti principali, si prevede il divieto di stipulare contratti regionali per i lavoratori della sanità e della scuola, garantendo così standard comuni in tutto il Paese. L'attribuzione di nuove funzioni alle regioni, inoltre, sarà vincolata al raggiungimento e finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), senza che questi siano differenziati per criteri legati al costo della vita o alle condizioni economiche locali.
Parallelamente, De Luca ha ribadito l'importanza di snellire le procedure burocratiche: "burocrazia zero" è il motto che guida questa proposta, volta a semplificare i processi amministrativi e a trasferire competenze alle regioni in aree strategiche come la pianificazione paesaggistica, l'urbanistica, la gestione portuale e le Zone Economiche Speciali (ZES).
«Portereremo questo testo al Consiglio regionale per l'approvazione - ha spiegato De Luca - e lo invieremo ai Presidenti delle Camere per gli atti conseguenti. Lo manderemo inoltre a tutti i gruppi parlamentari affinché promuovano iniziative coerenti con le nostre proposte».
Il Presidente chiarisce che l'accoglimento di questi emendamenti alla legge Calderoli consentirebbe di scongiurare «gli effetti divisivi del referendum. Noi offriamo l'ultima possibilità al mondo politico di collocare la discussione sull'autonomia su un piano di ragionevolezza, di dialogo e di non lacerazione del Paese. Se si modifica la legge Calderoli si può superare l'esigenza del referendum».
Resterebbe in piedi, invece, il ricorso alla Corte costituzionale promosso da cinque regioni (Campania, Puglia, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna). «Siamo stati promotori della raccolta di firme per il referendum - ricorda De Luca - ma abbiamo chiarito da sempre che intendevamo muoverci con spirito unitario, che non eravamo interessati a battaglie ideologiche e che eravamo impegnati su un doppio fronte, il rifiuto dell'autonomia differenziata, ma anche la battaglia per la modernizzazione dell'Italia».
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