Tu sei qui: PoliticaAmalfi, nuova proposta di concessione Palazzetto Sport. Torre: «Autentica svendita del patrimonio immobiliare»
Inserito da (redazionelda), venerdì 10 luglio 2020 19:07:28
Il Consiglio comunale di Amalfi del 7 luglio scorso ha approvato, a maggioranza, la ridefinizione della proposta di concessione di realizzazione e gestione dell'area dell'ex Fondo Fusco di Vettica, dove sorge Palazzetto dello Sport, in seguito all'ultima gara andata deserta.
«Abbiamo assistito all'ennesima "follia" dell'amministrazione Milano - commenta il consigliere di minoranza Giovanni Torre - approvata con i soli voti della maggioranza. Già avevamo espresso le criticità della prima proposta sia per lo strumento utilizzato, la concessione di realizzazione e gestione (che è un istituto che privilegia il perseguimento della finalità di lucro da parte del privato che deve recuperare l'investimento e non certo la tutela del diritto allo sport e la possibilità di avere una struttura sportiva moderna ed efficiente) sia per il merito della stessa (vendita della scuola di Pastena con cambio di destinazione d'uso per 740 mila euro come ulteriore fonte di finanziamento dell'intervento, la realizzazione di strutture con finalità, nei ruderi dimessi dell'area, che nulla hanno a che fare con l'attività sportiva), contraddizioni che la rendevano e la rendono tutt'ora assolutamente scellerata».
Per Torre si tratta di «una vera e propria speculazione elettorale» a poco più di 80 giorni dalle elezioni amministrative.
«Sono intervenuti sulla proposta originaria per renderla "più appetibile" - ha spiegato -, riformulandola in relazione al periodo di concessione che è passato da 20 a 29 anni ed al termine iniziale di pagamento del canone concessorio che decorrerà a partire dall'undicesimo anno (rispetto al settimo della prima)».
Torre parla di «autentica svendita del patrimonio immobiliare comunale»
«Un'operazione complessiva di 24 milioni di euro di introiti per il privato in cui il Comune ricaverà una somma ridicola pari ad 8 mila euro all'anno!
E pensare che il costo stimato dell'intervento di riqualificazione ammonta a circa 2 milioni di euro, facilmente finanziabile con la semplice accensione di un mutuo da parte dell'amministrazione comunale!
Ed invece preferiscono mettere in atto un'autentica svendita del patrimonio comunale» ha chiosato.
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