Tu sei qui: PoliticaA Ravello pioggia di accertamenti Tasi e Imu 2014: le indicazioni di Nicola Amato
Inserito da (redazionelda), lunedì 11 novembre 2019 08:58:17
In questi giorni diverse centinaia di contribuenti di Ravello si sono visti recapitare e notificare, per il tramite del servizio postale, avvisi di accertamento per omesso o parziale versamento di tributi comunali.
Gli avvisi riguardano, principalmente, il mancato o insufficiente pagamento della TASI (Tassa sui servizi indivisibili) relativa all'anno 2014, nonchè l'IMU, sempre del 2014.
L'Ufficio tributi del Comune di Ravello, dal confronto automatico delle proprie banche dati, sia catastali che anagrafiche, e dei flussi telematici di pagamento degli F24, ha verificato delle incongruenze nei versamenti, per cui ha richiesto il versamento o l'integrazione delle somme all'epoca dovute, con applicazione della sanzione del 30% e degli interessi moratori, come meglio specificati nel dettaglio dell'accertamento.
Sul caso è intervenuto il consigliere comunale di "Ravello Nel Cuore" Nicola Amato, esperto in materia in virtù della sua lunga esperienza alla guida dell'Ufficio Tributi del Comune di Ravello.
«E' da premettere - spiega Amato - che per l'anno 2014, primo anno di applicazione della TASI, il versamento in acconto era fissato al 16 giugno, ovvero al 16 ottobre, esclusivamente per i contribuenti il cui immobile, oggetto di imposta della tassa sui servizi indivisibili (TASI), si trovava nei nei Comuni che avessero già deliberato le aliquote della TASI e le cui deliberazioni fossero state pubblicate sul portale del federalismo fiscale, rispettivamente entro il 31 maggio o 18 settembre 2014.
Il Comune di Ravello deliberò l'applicazione del tributo, senza esclusione dell'abitazione principale, solo il 30 settembre 2014 (atti di C.C. nr. 17 e 19), nella misura massima dell'uno per mille, per cui, in base alla normativa introdotta con la Legge Finanziaria per il 2014, la tassa doveva essere versata, con soluzione unica (acconto/saldo insieme), entro il 16 dicembre 2014.
Con una apposita nota l'Ufficio tributi informava i contribuenti delle scadenza di fine anno dei tributi comunali (IMU e TASI 16 dicembre 2014. TARI 31 gennaio 2015) inviando agli stessi i relativi conteggi e gli F24 per il pagamento.
Ad oggi chi non ha versato quanto dovuto dovrà provvedervi, con l'aggiunzione di sanzioni ed interessi, entro 60 giorni dalla notifica postale dell'atto di accertamento.
Nel merito pervengono allo scrivente molte richieste di chiarimenti sul contenuto degli avvisi ricevuti e consigli sul da farsi obiettando (il più delle volte) l'avvenuto pagamento, lo smarrimento delle ricevute, etc.
Parimenti qualcuno, sottovoce, scarica responsabilità o errori su chi (lo scrivente) non gestisce più l'ufficio tributi dal maggio 2016».
Considerato che non è possibile verificare tutti gli accertamenti emessi dal Comune di Ravello, anche in considerazione dell'adozione di un nuovo programma gestionale dei tributi e del trasferimento dei vecchi dati, al fine di poter chiarire o consigliare sul da farsi (restando comunque a disposizione per ricevere i contribuenti negli uffici comunali qualora il Comune ne avanzasse richiesta) ci si permette di dare alcune indicazioni, in base alle casistiche degli accertamenti:
1. Pagamento già effettuato nel 2014
Il contribuente deve chiedere all'ufficio di provvedere inautotutela all'annullamentodell'avviso di accertamento qualora la somma pagata corrisponda a quella già versata, ovvero alla rettifica dell'avviso qualora vi siano ulteriori differenze da versare.
2. Omesso versamento della TASI o IMU del 2014
a. Il contribuente se sa di non aver versato il tributo dovrà provvedere al pagamento di quanto richiesto dopo aver verificato il numero degli immobili e le rendite catastali relative;
b. Il contribuente ritiene di aver pagato ma di non trovare le ricevute? In caso di smarrimento degli F24 è possibile recarsi all'Agenzia delle Entrate (Maiori per i residenti in costa d'Amalfi) e richiedere copia degli F24 abbinati al proprio codice fiscale;
3. Insufficiente versamento
a. Una delle ipotesi è di aver versato solo una rata per cui va pagato il saldo come richiesto nell'avviso;
b. Può anche succedere che la differenza richiesta tenga conto di un aggiornamento della rendita catastale (si veda il punto 4).
c. In caso di smarrimento delle ricevute procedere come descritto al punto 2 lett. b;
4. Aggiornamento della rendita catastale:
a. In alcuni avvisi viene riportata una rendita catastale aggiornata:
1a - se la rendita catastale nuova non risulta notificata al contribuente dall'Agenzia del Territorio (ex UTE o Catasto), il contribuente deve chiedere, in autotutela, la rettifica dell'accertamento, ovvero l'annullamento dello stesso, in quanto la rendita rettificata dall'agenzia produce effetti solo se notificata.
2a - Se l'avviso di accertamento ha tenuto conto della rendita proposta col docfa, il contribuente che ha sbagliato a pagare deve pagare la differenza con sanzioni e interessi, ciò perché egli era a conoscenza della rendita in quanto da lui proposta.
5. Difficoltà al pagamento rateizzazione.
I contribuenti possono trovarsi in effettive e momentanee difficoltà economiche per poter provvedere al pagamento dell'accertamento, anche in considerazione dell'ammontare della somma richiesta. In tali casi è possibile chiedere una rateizzazione all'Ufficio Tributi comunale, che potrà concedere una dilazione nei pagamenti nel rispetto del Regolamento generale delle entrate (per i primi sei mesi non vengono applicati gli interessi).
6. Procedure di riscossione
Le somme non pagate a seguito dell'avviso dell'accertamento sono iscritte a ruolo, ovvero diventano titolo esecutivo per la riscossione coattiva, con aggravio di spese e utilizzo dei mezzi di tutela dell'ente impositore (fermo amministrativo veicoli, ipoteche, etc).
7. Accertamenti 2015 - 2019 IMU - TASI - TARI. Proposta ravvedimento operoso.
Si consiglia all'Amministrazione comunale di Ravello, come già segnalato in uno degli utlimi C.C., l'adozione del ravvedimento operoso lungo nel pagamento dei tributi comunali, con contestuale modifica del regolamento generale delle entrate o approvazione di apposito regolamento.
In tal modo la sanzione massima anche dopo anni, ma prima dell'accertamento, si attesterebbe sul 5 max 6 per cento, rispetto al 30% attuale e il Comune potrebbe subito fare cassa ('Na botta 'o chirchio e 'n auta 'o tompagno).
Ipotesi questa praticabile soprattutto per chi ha difficoltà economiche momentanee.
Lo scrivente si farà carico di proporre all'Amministrazione Comunale la bozza di norma regolamentare da adottare.
Resta inteso che in caso di inerzia degli uffici, per quanto prospettato ai punti da 1 a 6, il contribuente potrà agire in giudizio per il riconoscimento dei propri diritti.
Quanto innanzi non senza consigliare agli uffici, per il futuro, di inviare una lettera di cortesia ai contribuenti i cui versamenti non coincidano con quanto dovuto, così come sempre fatto per il passato, anche al fine di risparmiare i costi delle raccomandate e rendere un servizio all'utenza.
«Come sempre lo scrivente si dichiara disponibile ad aiutare i contribuenti, restando comunque a disposizione dell'Amministrazione Comunale e degli uffici per ricevere i contribuenti negli uffici comunali qualora il Comune ne avanzasse richiesta» chiosa Nicola Amato.
N.B. In allegato il modello di autotutela (editabile per tributi comunali) da compilare e consegnare all'ufficio protocollo del Comune di Ravello.
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