Tu sei qui: Politica100 milioni per mobilità in Costiera, Ferraioli voce fuori dal coro: «Su funivia Amalfi-Agerola viaggeranno frittate di maccheroni»
Inserito da (redazionelda), lunedì 7 agosto 2017 16:05:37
«Predicare nel deserto è piuttosto faticoso e scoraggiante. Nel nostro villaggio globale a capacità d'indignarsi è del tutto scomparsa, sostituita dalla diplomazia, dall'ipocrisia e dall'opportunismo più becero.
Quello che è accaduto in queste scorse settimane in Costa d'Amalfi, in ordine al riassetto del sistema di mobilità ne è un'inconfutabile, ennesima testimonianza». Sono le parole del sindaco di Furore Raffaele Ferraioli a cinque giorni dalla ratifica del protocollo d'intesa tra la Regione Campania e i Comuni della Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina interessati dal grande progetto di mobilità sostenibile in Costiera da 100 milioni di euro. Una voce fuori dal coro quella del sindaco più longevo della Divina che nonostante la sua firma al documento, dissente il resto dei suoi omologhi.
«Basta considerare l'assordante silenzio dei sindaci di fronte al "cartello", peraltro largamente minoritario, dei loro colleghi beneficiari di una spartizione selvaggia di risorse regionali destinate a realizzare quattro opere, con una sfacciataggine degna di miglior causa, definite "prioritarie", ma nei fatti assolutamente ininfluenti per risolvere il problema più grande di questo territorio: l'inadeguatezza della struttura stradale, causa di enormi disagi, sia per i turisti che per i residenti» tuona Ferraioli - volutamente nascosto nella foto di gruppo il 2 agosto scorso in Regione - al quale chiediamo i motivi che lo hanno spinto a firmare ugualmente nonostante il suo sentimento.
«Per amore di verità e di coerenza intendo preliminarmente chiarire che ho firmato anch'io il Protocollo d'Intesa in questione. Sono stato costretto a farlo per non sottrarre a Furore la possibilità di accedere in prospettiva al finanziamento di un'opera, quella dell'ascensore inclinato fra il centro abitato e il Fiordo - ci dice - fondamentale per "saldare" due realtà sorelle ma "lontane" e separate in casa. Ho però espresso il mio pensiero - quello che sto enunciando in questo articolo - alla Giunta Comunale, che lo ha fatto proprio, e l'ha notificato alla Regione Campania. Solo a queste condizioni ho sottoscritto il documento che, fra l'altro, assegna al nostro Comune un finanziamento di trecentomila euro (la classica "caramella" per tacitare il ribelle!) per la progettazione esecutiva dell'ascensore per il Fiordo».
E mentre esplode il problema del traffico sulla borbonica carrozzabile costiera con blocchi che durano ore, c'è chi propone funivie e trafori utili o meno. Ma cosa ne pensa Ferraioli, politico di razza, dei grandi progetti finanziati?
«Mappatella beach incombe su Amalfi - risponde il primo cittadino - La funivia che la dovrebbe collegare ad Agerola è pensata soprattutto per dare sfogo ai gitanti balneari dell'entroterra napoletano che premono per avere una corsia privilegiata che consenta alle loro frittate di maccheroni e parmigiane di melanzane di conquistare più agevolmente le spiagge amalfitane. Il "buco" nel Vallone Cieco è destinato a contribuire all'ulteriore congestionamento del già saturo ventre molle di Amalfi (altro che bypass!). La funivia per Minori arricchirà coi suoi piloni e le sue cabine volanti la scenografia dei concerti di Villa Rufolo a Ravello. Il buco sotto il Castello Mezzacapo di Minori consentirà l'eliminazione della postazione semaforica con la destinazione del tratto di strada dismesso a "promenade" fra le due Reghinne. Che grandi conquiste!
Ma non finisce qui. Probità ed equità impongono che la politica dei due forni, cara a Giulio Andreotti e malamente praticata da qualche collega, badi pure al versante sorrentino, quale orticello elettorale da coltivare in vista di possibili candidature romane o napoletane. Ed ecco che un pò di risorse vengono destinate a quell'area per due altre opere, anch'esse "strategiche": un ascensore a Seiano ed un altro a Sorrento. A questo punto mi sovviene la famosa locuzione del grande Cicerone: "Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?"».
«Lo sanno tutti che le quattro opere, localizzate in costa d'Amalfi e definite con grande impudenza "prioritarie" (rispetto a che cosa non è dato di sapere!), non ci "azzeccano" un bel niente con la soluzione del problema, esploso quest'anno in tutta la sua gravità, ma che ci assilla da sempre: l'adeguamento della statale amalfitana.
In compenso il redivivo Catilina, ispiratore di queste scelte a dir poco scellerate, e i suoi fidi scudieri potrebbero essere gli inconsapevoli responsabili di una vera e propria rivoluzione politica in Costa d'Amalfi, destinata a cambiare gli equilibri fin qui consolidati del nostro comprensorio. La teoria delle controfinalità pericolose di proustiana memoria induce a pensarlo. Ma ho l'impressione che né i Sindaci, né lo stesso Governatore della Regione Campania, preso dal suo frenetico impegno, ne abbiano coscienza. Chi vivrà vedrà» chiosa Ferraioli.
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