Tu sei qui: NecrologiAddio a Roberto De Simone, Magister di Civiltà Amalfitana nel 2015
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 7 aprile 2025 12:31:07
Si è spento nella serata di ieri, all'età di 91 anni, il maestro Roberto De Simone, figura cardine della cultura italiana e profondo conoscitore dell'anima popolare del Sud. Compositore, regista, musicologo, autore teatrale e raffinato studioso delle tradizioni orali, De Simone è morto nella sua casa di Napoli poco dopo le 21, a distanza di poche settimane dalle dimissioni dall'ospedale 'Vecchio Pellegrini', dove era stato ricoverato per problemi respiratori a seguito di un'influenza.
Nato nel cuore di Napoli, in via Pignasecca, il 25 agosto 1933, De Simone ha consacrato la sua vita allo studio e alla salvaguardia di un patrimonio culturale che rischiava di scomparire. Fondatore nel 1967 della Nuova Compagnia di Canto Popolare, è stato uno dei principali artefici del recupero della musica popolare meridionale. La sua opera più nota, La gatta Cenerentola, presentata al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1976, resta una delle più alte espressioni di teatro musicale ispirato alla tradizione.
Nei primi anni '70, il Maestro visitò Maiori per raccogliere direttamente dalla voce dei portatori della tradizione orale — tra cui Domenico Taiani, Carmine di Martino, Salvatore Bellezza, Gerardo Sarno, Antonio Ferrara, Vincenzo di Martino, Salvatore Santelia e Giuseppe di Martino — canti e storie popolari che sarebbero poi entrati nella storia della musica etnica italiana.
Il suo legame con la Costiera Amalfitana è stato suggellato nel 2015, quando fu scelto come Magister di Civiltà Amalfitana durante la XV edizione del Capodanno Bizantino, in una cerimonia intensa e partecipata tenutasi ad Atrani, in Piazza Umberto I. Una scelta che sottolineava la coerenza e la profondità del progetto culturale avviato dalle amministrazioni di Amalfi e Atrani, insieme al Centro di Cultura e Storia Amalfitana, volto alla riscoperta delle radici identitarie del territorio.
«In questi mesi abbiamo lavorato ad un percorso di valorizzazione della nostra storia, presentando il Capodanno Bizantino come un momento di presa di coscienza di quella che siamo stati - dichiarò allora l'assessore alla Cultura Enza Cobalto - Il Maestro De Simone è il miglior emblema di cultura e tradizione. La sua nomina a Magister segna un passaggio significativo nell'ulteriore evoluzione del recupero della nostra identità amalfitana».
De Simone ha ricoperto ruoli di grande prestigio: direttore artistico del Teatro San Carlo (1981-1987), direttore del Conservatorio San Pietro a Majella, Accademico di Santa Cecilia. È stato autore di una vasta e importante opera saggistica, pubblicata principalmente da Einaudi, attraverso la quale ha trasmesso il valore antropologico e musicale delle tradizioni partenopee.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Roberto Sanseverino nel 2003, il Premio Nonino Risit d'Aur nel 2015 e l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2019.
Il vuoto lasciato da Roberto De Simone è immenso, ma lo è anche l'eredità che ci consegna: un mondo di suoni, riti, parole e memoria, restituito con rigore filologico e passione artistica. Un lascito che continuerà a far vibrare le corde più profonde dell'identità meridionale e mediterranea.
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