Ultimo aggiornamento 19 minuti fa S. Giovanni apostolo

Date rapide

Oggi: 27 dicembre

Ieri: 26 dicembre

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Casa Angelina a Praiano augura a tutti i lettori de Il Vescovado buone feste. La bellezza del Natale inizia dalle persone: unisciti al team di Casa Angelina candidandoti oggi stesso

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

La Pasticceria Gambardella augura a tutti i lettori de il Vescovado buon Natale e ricorda che i suoi panettoni artigianali sono acquistabili direttamente sul sito www.gambardella.itIl Caseificio La Tramontina augura a tutti i lettori de Il Vescovado Buon NataleConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickSal De Riso annuncia l'apertura delle prenotazioni del suo panettone artigianale, le consegne inizieranno dal 15 novembre. Gli ordini saranno evasi in ordine cronologioMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiGusta la favola natalizia firmata dalla Pasticceria Pansa: scarta la magia di un natale al cioccolatoHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad AmalfiHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: MondoSigi‘“E ritte antiche d’ ‘a custiera” raccolti da Sigismondo Nastri

La Pasticceria Pansa di Amalfi augura a tutti i nostri lettori un felice Natale e vi invita a gustare la loro favola natalizia scartando la magia di un Natale al cioccolatoI Buoni Regali di NataleFrai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indoloreVilla Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyCasa Angelina, Ospitalità di lusso e Boutique Hotel in Costiera AmalfitanaPietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaEdil Bove Marrazzo, lavori pubblici, edilizia privata, interventi tecnici, Ristrutturazioni, Consolidamenti, Costiera Amalfitana, TramontiPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoRistorante Masaniello a Maiori, Cucina Tipica e raffinata in Corso ReginnaPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Boats Costiera Amalfitana, Charter, Noleggio imbarcazioni, Luxury Boats, Positano, Li Galli, Capri, EscursioniAmalfi Charter, prenota la tua escursione via mare in Costiera AmalfitanaAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

Borgo Sant'Andrea Amalfi - Hotel 5 Stelle Lusso in Costiera Amalfitana con spiaggia privata

MondoSigi

Costiera Amalfitana, detti, tradizioni, modi di dire, proverbi, filastrocche, folklore

‘“E ritte antiche d’ ‘a custiera” raccolti da Sigismondo Nastri

Vecchi detti, con i quali si sfruculiavano tra loro, in un passato neppure troppo lontano, gli abitanti della Costiera.

Inserito da (Admin), domenica 27 agosto 2023 08:44:57

di Sigismondo Nastri -

Vorrei consegnare alla memoria storica questi vecchi detti, che ho raccolto nel corso del tempo.
Vecchi detti, con i quali si sfruculiavano tra loro, in un passato neppure troppo lontano, gli abitanti della Costiera.

- 'A legge 'e Majure tre juorne dura: adda essere ben fatta pe' durà juorne quatto. Adda essere perfetta pe' ne durà sette.
[Detto ancora attuale tra i Maioresi: testimonia la difficoltà di far rispettare una qualsiasi norma deliberata in sede locale].

- Amarfe è nu bello presepio, ma 'e pasture so' malamente.
[Bello il posto - ci mancherebbe! - Non altrettanto gli abitanti. Non si conoscono le motivazioni di chi ha generato il detto].

- Amarfe, llà 'nce rieste!"
[Non ho capito se è un incoraggiamento o un avvertimento].

- 'A Maronna 'e Pasetano d' 'a staggione è 'o passamano.
[Il 15 agosto, giorno in cui si celebra a Positano la Madonna Assunta, è tradizionalmente associato alla cosiddetta "rottura del tempo", il primo temporale anticipatore dell'autunno].

- 'A scalinata 'e Amarfe (quella spettacolare del duomo: 62 gradini), 'a mitra 'e Scala (nella ex cattedrale, prezioso dono di Carlo d'Angiò, del 1270), 'o pùrpeto 'e Raviello (nel duomo: splendido monumento del 1272), 'o cuncierto 'e Menure (dove c'è una cultura musicale che si trasmette di generazione in generazione), 'o scuncierto 'e Majure (inteso, mi spiega un amico, come "sommarietà disorganizzata").
Un'altra versione è questa:
- Mitra e Scala, pùrpeto (oppure museca) 'e Raviello, apparato 'e Menure, scurcierto 'e Majure.
[Il significato non cambia].

- Atrane, fuje priesto!
[Non riesco a capirne il senso: la piazzetta di Atrani è forse il luogo più accogliente della Costiera. Gli atranesi hanno una cultura atavica dell'ospitalità].

- Atranese e Cetarese, uno pe' paese. E, si nun ce ne fosse, meglio fosse.
[Credo che gli Atranesi e i Cetaresi c'entrino per caso; è un detto, di stampo campanilistico, che può essere applicato agli abitanti di qualunque altro comune].

- Atranese, sanghe nuosto.
[Testimonia il forte legame esistente, anche per ragioni storiche, tra i Maioresi e gli Atranesi].

- Cesarano, nè alluorgio nè campane".
Oppure: - Cesarano, senza alluorgio e senza campane.
[Scrive Lorenzo Imperato: "Lo diceva sempre mia nonna, ravellese doc, ma postina per anni a Tramonti, terra a cui era molto legata". Credo che il proverbio voglia segnalare he Cesarano, frazione di Tramonti situata nella parte più alta del comune, è un luogo decisamente tranquillo, dove ci si può riposare. Se questa mia interpretazione è corretta, si tratta di un bel messaggio].
Volevo poi chiederLe: perché ci sono così tanti proverbi anti amalfitani? C'è qualche popolazione in particolare che li diffondeva o queste considerazioni sul capoluogo e i suoi abitanti sono diffuse in tutti gli altri comuni costieri?

- Chi è zuoppo o senza père va a Atrane e trova mugliera".
[I vecchi detti, riferiti ai paesi e agli abitanti della Costiera, contengono abitualmente espressioni sfottenti, di disprezzo, oppure offensive, dettate dalla rivalità che esisteva (e meno male che non c'è più) tra una località e l'altra.
Quello che pubblico qui prende di mira non le donne (alle quali vanno la mia solidarietà e le mie scuse), ma una certa tendenza alla riservatezza, al farsi i fatti propri, che caratterizzava, secondo quello che ci hanno tramandato gli antenati, la popolazione atranese (emblematico, il caso Picchirillo: un delitto commesso - mi pare di ricordare - prima della guerra. Sembra che tutti conoscessero il colpevole, ma nessuno ha mai aperto bocca].

- Chiove e jesce viento, maie nisciuno ha ditto niente; è arrivato o ré d' 'o ca..o, leva 'o cavallo r'annanze 'o palazzo!
[Proverbio maiorese, segnalatomi, che prende di mira qualche esponente della aristocrazia locale].

- Quanno austo s'è vestuto, 'o malanno è già venuto!
[Col primo fresco d'agosto si annunciano già i ricorrenti abituali malanni autunnali].

- Chi vo' bontiempo, a Vetteca 'a matina e 'a Praiano 'a sera campa.
[L'ho trovato così in un libro].
Io lo conoscevo in italiano:
- Se vuoi vivere sano, la mane a Vettica e la sera a Praiano.
[Il significato è presto spiegato: il sole batte la mattina sull'abitato di Praiano (cuore amministrativo della cittadina), che è rivolto a est; e il pomeriggio sulla frazione Vettica, esposta a ponente. Da qui, ve lo garantisco, si gode un tramonto che non ammette confronti. Mi sorprendeva che il detto - trasmesso a noi di generazione in generazione - fosse in italiano e non in napoletano. Poi m'è capitato di trovarne un altro tra vecchie carte, scritto su un foglio di quaderno ingiallito:
- Si vuò' campà allero e sano, 'a matina staje a Vètteca e 'a sera a Praiano.
[Lo preferisco. Suona meglio, è di più facile comprensione. Anche più efficace].

- Chi vo' patì 'e pene 'e vierno, 'a matina a Nuvella e 'a sera a Patierno.
[Chi vuole patire le pene dell'inverno, la mattina a Novella e la sera a Paterno. (Grazie a Federico Ferrara per avermelo segnalato)].

- Cu 'e ddoje Maronne (quelle di Maiori e di Positano, che si festeggiano nello stesso giorno) se ne va l'està.
[È tradizione che segua a breve, dopo il caldo afoso che ci ha accompagnati nella prima metà del mese, la cosiddetta... "rottura 'e tiempo"].

- Diceva 'o boja 'e Salierno: "Populo 'e Salierno, chi male se guverna priesto more!".
[Vale anche per noi. Devastando il territorio (e il pensiero va all'abusivismo, alle frane, agli incendi boschivi che arrivano a ogni estate, a certi progetti scellerati di opere "pubbliche", ma anche alla massificazione del turismo, il cosiddetto over tourism), ci rendiamo complici della distruzione - che va avanti impunemente - delle peculiarità che hanno reso celebre il nostro territorio nel mondo. Altro che patrimonio dell'umanità!].

- 'E Vetrajuole teneno 'a casa a ddoje porte.
[Una maldicenza inaccettabile, messa in giro non si sa quando e da chi: il doppio ingresso potrebbe essere immaginato come un incentivo a tradimenti amorosi].

- Ha mangiato ('o marchese) Mezacapo, ha mangiato tutta Majure.
[Il marchese Mezzacapo era un ricco proprietario di fondi agricoli: dava lavoro a contadini e trasportatrici di limoni; da lui dipendeva buona parte dell'economia di Maiori].

- Hê sagliuto 'e grare sante, hê truvato 'o fesso ca te campa.
[È rivolto, lo si capisce, alle donne che tradizionalmente raggiungono la Collegiata di S. Maria a Mare, a Maiori, attraverso la Scala santa, per il rito nuziale].

- Lone tene nu cannone ca spara a uno e coglie a doje.
[È come quell'altro detto:
- Co na sola cartuccia spare a doje fucétole].

- Majure, siente 'a messa e fuje!
[Non è così: ci sto da 52 anni e ci vivo bene].

- Marfitane, larghe 'e vocca e stritte 'e mane.
[Da amalfitano, quindi di parte, non posso che smentire. Ma non dimentico quello che disse una volta Enzo Tortora in tv: In fatto di tirchieria è noto che per superare un Genovese ci vogliono tre Ebrei; ma per superare un Amalfitano ci vogliono tre Ebrei genovesi.
(Chiedo scusa agli ebrei. Non è colpa mia se la vecchia aneddotica ce li ha presentati come campioni di avarizia e maestri nel condurre gli affari)].

- Meglio no muorto dint' 'a casa ca nu Marfitano annanz' â porta.
[Questo è cattivissimo, inaccettabile].

- Meglio nu cane 'e presa ca na femmena majurese.
[Mi è stato suggerito da un maiorese. Non mi sembra elegante e neppure condivisibile: da oltre mezzo secolo vivo a Maiori e non vi ho mai trovato riscontro].

- Mitra 'e Scala, pùrpeto 'e Raviello, apparate 'e Menùre, scuncierto 'e Majure.
[Una variante di quello riportato a inizio elenco: detto squisitamente antimaiorese, teso a evidenziarne disorganizzazione e superficialità rispetto alle caratteristiche positive degli altri paesi. Forse era così una volta, ora ci si sta impegnando a fare le cose al meglio: ved. Carnevale, Maiori festival].

- Menùre, 'nce può stà n'ora![Non è vero: a parte certe rivalità, che vanno oltre la dialettica politica, a Minori si sta ottimamente].

- Ô Tramuntano 'nce 'a dà nu puorco pe' n'avé nu cane.
[Non è vero che sia così. E neppure come sentenzia un altro, che riporto qui sotto, di segno opposto].

- 'O Tramuntano scenne c' 'o lenzulo e saglie c' 'o maccaturo. [Inequivocabilmente, antimaiorese].

- Pare 'a museca 'e Cetara.
[Lo traggo da un libro, con questa definizione: "Per indicare una disordinata riunione di gente, in cui ognuno agisce di propria iniziativa"].

- Pasta e cucuzzielle, chesta è 'a museca 'e Raviello.
[Pasta e zucchine, quella che oggi gli chef hanno "nobilitato" col nome di pasta alla Nerano, è una pietanza tipica della festa patronale a Ravello].

- Pe' san Pantalione a Ravello se magna patane e cucuzzielle.
[De gustibus non est
disputandum]

- Ràlle, ràlle, ca è atranese!
[Non so dire perché, è un incitamento alla violenza nei confronti degli atranesi. A meno che non abbia un altro significato che non riesco ad afferrare].

- Se vuoi vivere sano, la mane a Vettica, la sera a Praiano".
[Il significato è presto spiegato: il sole batte la mattina sull'abitato di Praiano (cuore amministrativo della cittadina), che è rivolto a est; e il pomeriggio sulla frazione Vettica, esposta a ponente. Da qui, ve lo garantisco, si gode un tramonto che non ammette confronti. Mi sorprendeva che il detto - trasmesso a noi di generazione in generazione - fosse in italiano e non in napoletano. Poi m'è capitato di trovarne un altro tra vecchie carte, scritto su un foglio di quaderno ingiallito: "Si vuò' campà allero e sano, 'a matina staje a Vètteca e 'a sera a Praiano". Lo preferisco.
Suona meglio, è di più facile comprensione. Anche più efficace].

- Si si' zuoppo o senza père, va' a Atrane e truove mugliera.
[Si diceva che l'omertà fosse un tratto distintivo del popolo atranese. Da questa convinzione è scaturito il proverbio. Si racconta di un omicidio, vittima un tal Picchirillo. Pare che tutti sapessero chi era l'assassino, nessuno ne rivelò il nome. Personalmente ho, nei confronti degli Atranesi, un forte debito di gratitudine].

- So' pastare 'e minurese, jetta càntere 'e 'tranise, attizza lite 'e 'marfitane, piscatori li cunchise, sega corne 'e furorise; bellu lino fa Praiano, canavaccio Pasetano. [Cattivissimo, e ingeneroso, questo detto, nei confronti di amalfitani e atranesi; mentre di altri paesi vengono evidenziate qualità positive, come il richiamo ad antiche pratiche artigianali, ora del tutto scomparse].

- Tanno nu Marfiitano dice 'a verità quanno 'o gallo d' 'o campanaro cantarrà. [Storicamente, qui un fondo di verità forse c'è].

- Tramuntano, se sente 'o fieto 'a luntano. [Inaccettabile: prendeva di mira l'applicazione della gente di Tramonti nell'agricoltura e nella pastorizia. Ma una virtù non può mai generare un'offesa].

- Vietri, Majure e Maratea, uno viento mena. [Modo di dire dei vecchi pescatori, abituati a decifrare la direzione del vento a ogni uscita per mare].

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

Sigismondo Nastri<br />&copy; Massimiliano D’Uva Sigismondo Nastri © Massimiliano D’Uva
Sigismondo Nastri<br />&copy; Massimiliano D’Uva Sigismondo Nastri © Massimiliano D’Uva

rank: 1004171106

MondoSigi

Un pensiero per Lina Conforti De Stefano

Di Sigismondo Nastri La notizia della morte di Lina Conforti, vedova di Gigino de Stefano, fraterno amico e collega nell'attività giornalistica, è stata postata su facebook dal figlio Gaetano, giornalista del quotidiano La Città. Quando l'ho letta, mi ha commosso e, insieme, rattristato. Ora trovo su...

Un pensiero per Ciccio

Di Sigismondo Nastri Leggere del gravissimo incidente accaduto oggi a Maiori, nel quale ha perso la vita Francesco Pappalardo, è stato per me come prendere un violento cazzotto. Peggio quando ho capito, dalle iniziali e da qualche altro elemento inserito nella notizia, che ne era rimasto vittima lui:...

Tramonti e la Madonna delle Galline in una ricerca di Gennaro Pesacane

Di Sigismondo Nastri Leggo su "Il Vescovado" di un convegno a Tramonti, il 15 settembre, sulle origini del culto della Madonna delle Galline. Giusto per dare a Cesare quello che è di Cesare, mi piace ricordare che se ne occupò già, anni fa, l'amico Gennaro Pesacane. Riproduco qui la sua ricerca da un...

Amalfi, un pensiero per il dottor Enzo Naddeo

Da un post del figlio Corrado, che ne ha seguito il percorso professionale, ho letto la notizia della morte del dottor Vincenzo Naddeo, cardiologo e infettivologo, già primario all'Ospedale Ruggi di Salerno. Una notizia che mi riporta alla mente "antichi" ricordi e che suscita in me un dolore profondo....

A Ferragosto melanzane al cioccolato: il dolce della tradizione di Maiori

di Sigismondo Nastri* La "Melanzana col cioccolato" è una specialità di Maiori, in Costiera amalfitana, e viene preparata, solitamente, il 15 agosto, nella ricorrenza della festa dell'Assunta, venerata qui col nome di Santa Maria a Mare. Anche se non è una "invenzione" maiorese, essa è profondamente...