Tu sei qui: MondoSigi4 maggio 1949, il ricordo indelebile del grande Torino nel racconto di Sigismondo Nastri
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 4 maggio 2023 10:58:51
Maledetto quel 4 maggio del 1949. Avevo compiuto da poco quattordici anni. Seguivo il calcio alla radio: una Magnadyne comprata da papà prima della guerra, che era servita, nelle fasi cruciali del conflitto, a tenerci informati. Non tanto dal nostro giornale radio, voce del regime, propagandistica, perciò inaffidabile, ma ascoltando nel chiuso di una stanza, con un volume appena percettibile e con le imposte serrate, i comunicati di Radio Londra. Mio padre mi consentiva di stare con lui a patto che non ne facessi parola con chicchessia. C'era il rischio di andare in galera.
A guerra finita cominciai ad appassionarmi al calcio. Simpatizzavo per il Palermo, la squadra più meridionale d'Italia, ma mi esaltavo alle imprese del grande Torino. Frequentavo il ginnasio, leggevo regolarmente Il Calcio Illustrato, ricostruivo le azioni - descritte al microfono da Niccolò Carosio - attraverso la "disegnata" di Silva. O quella tratteggiata a penna sui quaderni da Mario Laudano, indimenticabile compagno di scuola e di avventure, soprannominato Franzosi, che sognava di fare il giornalista sportivo. E ci riuscì per davvero, fino diventare redattore della mitica Gazzetta, colorata di rosa, a Milano.
La notizia dello schianto sulla collina di Superga, nel quale persero la vita i giocatori, insieme a dirigenti, tecnici, giornalisti, equipaggio dell'aereo, l'appresi dalla Magnadyne, per l'appunto.
Quella sciagura mise fine alla storia del grande "invincibile" Torino di Bacigalupo, Aldo Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Valentino Mazzola, Ossola. Senza dimenticare Dino Ballarin, Bongiorni, Fadini, Grava, Martelli, Operto, Schubert. I tecnici, i dirigenti, l'equipaggio e i tre giornalisti: Renato Casalbore (che era di Salerno), Renato Tosatti, Luigi Cavallero.
Fu un colpo al cuore. Piansi, quanto piansi! Pure adesso, a settantatré anni di distanza, se ci ripenso - e ci sto ripensando - mi tornano le lacrime agli occhi.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 1013123104
Di Sigismondo Nastri La notizia della morte di Lina Conforti, vedova di Gigino de Stefano, fraterno amico e collega nell'attività giornalistica, è stata postata su facebook dal figlio Gaetano, giornalista del quotidiano La Città. Quando l'ho letta, mi ha commosso e, insieme, rattristato. Ora trovo su...
Di Sigismondo Nastri Leggere del gravissimo incidente accaduto oggi a Maiori, nel quale ha perso la vita Francesco Pappalardo, è stato per me come prendere un violento cazzotto. Peggio quando ho capito, dalle iniziali e da qualche altro elemento inserito nella notizia, che ne era rimasto vittima lui:...
Di Sigismondo Nastri Leggo su "Il Vescovado" di un convegno a Tramonti, il 15 settembre, sulle origini del culto della Madonna delle Galline. Giusto per dare a Cesare quello che è di Cesare, mi piace ricordare che se ne occupò già, anni fa, l'amico Gennaro Pesacane. Riproduco qui la sua ricerca da un...
Da un post del figlio Corrado, che ne ha seguito il percorso professionale, ho letto la notizia della morte del dottor Vincenzo Naddeo, cardiologo e infettivologo, già primario all'Ospedale Ruggi di Salerno. Una notizia che mi riporta alla mente "antichi" ricordi e che suscita in me un dolore profondo....
di Sigismondo Nastri* La "Melanzana col cioccolato" è una specialità di Maiori, in Costiera amalfitana, e viene preparata, solitamente, il 15 agosto, nella ricorrenza della festa dell'Assunta, venerata qui col nome di Santa Maria a Mare. Anche se non è una "invenzione" maiorese, essa è profondamente...