Tu sei qui: Libri"Cetara e la rivoluzione del 1799": intervista all’autrice, Benedetta Di Crescenzo
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 11 luglio 2023 15:39:57
di Mafalda Bruno
L'entusiasmo le si legge chiaro in volto mentre parliamo del libro che è stato argomento della sua tesi di Laurea. Ancora di più dalle sue parole emerge tutta la passione con cui si è dedicata alla stesura della sua tesi, Benedetta è un fiume in piena, grande voglia e bellissimo stupore con cui ti vuole rendere partecipe delle sue "scoperte" storiche e sociali di quel periodo. Persino la copertina del suo libro è opera sua: una bellissima scena di mare sullo sfondo di un atto notarile del 1799.
Benedetta, cosa ti ha spinto a dedicarti a questo argomento?
Hai presente il colpo di fulmine? Ecco, quando ho iniziato ad approcciarmi alla storia del mio paese è successo proprio questo. Ho cercato un argomento che non fosse già stato trattato da altri autori e man mano ho visto crescere in me la curiosità di approfondire, di cercare documenti storici, di capire... e più trovavo le fonti che mi interessavano, più mi veniva voglia di "non mollare l'osso"!
La parte che ti ha più appassionato?
Senza dubbio è stato trovare le scritture di fine 700 /inizio 800 che ad una prima lettura trovavo indecifrabili: non capivo cosa ci fosse scritto, poi andando avanti più capivo e più mi veniva voglia di approfondire. E' stato bellissimo frugare nell'archivio parrocchiale e nell'archivio di Stato a Salerno. Da un nome citato, ad esempio, riuscivo a risalire a quel personaggio, a come era deceduto e tutta la sua storia. Entusiasmante davvero.
Immagino che tu non ti sia limitata alla ricerca della sola Cetara...
Chiaramente no. Ci sono connessioni con la vicina Erchie e ho scoperto dagli archivi che ho citato, che uno dei cetaresi, Gaetano Liguori, si era rifugiato ad Erchie per sfuggire ai francesi, ma venne scoperto e ucciso. Quando fu ritrovato i cetaresi lo seppellirono nella chiesetta di Erchie. Uno dei tanti eroi passati, sconosciuto ai più, di cui avere debita memoria.
Erchie e poi?
Anche Tramonti. La storia narra che appena insediata la Repubblica, i tramontani ingaggiarono una guerra con i cetaresi perché Cetara abbandonasse la monarchia e diventasse repubblicana. Sia Cetara che Amalfi, erano fermamente repubblicane, quindi molti cetaresi ribelli e riottosi, nostalgici dei Savoia, furono fucilati in piazza a Salerno, appunto perché rifiutavano di abbracciare la Repubblica.
Una scoperta che ti ha appassionato maggiormente?
Gli autori Genoino e Foscari danno il primato di aver imbracciato le armi a Cetara ai fratelli Autuori, e ho riscontrato negli scritti notarili che sono stati loro ad armare i cetaresi contro i francesi, ma durante le mie "indagini" ho ritrovato un rogito in cui si attesta che è stato Raimondo Pappalardo (menzionato in altri rogiti) ad imbracciare le armi contro i francesi.
Questo tuo tour storico nel Sud è stato abbastanza esteso, hai fatto il classico giro largo...
Sono partita dalla rivoluzione francese, all' arrivo di Napoleone in Italia, ho fatto poi un focus su Napoli anche seguendo documentari su Rai Storia: in uno di questi veniva menzionato Gilles Pécout, uno storico che definiva la repubblica napoletana come l'unica a non essere stata imposta dai francesi, ma che fosse una repubblica nata "passivamente". La cosa mi ha stupito ed incuriosito, e seguendo il mio pensiero personale ho analizzato poi quel periodo dal mio punto di vista. Quindi da Napoli ho proseguito per la storia di Cava e l'approdo finale è stata la mia amata Cetara e le sue zone limitrofe.
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