Il Vescovado Costiera Amalfitana

La quarta festa organistica di Campinola di Tramonti giunge a conclusione. Domenica 22 novembre alle 17 il gran concerto finale vedrà protagonisti, presso la Chiesa di San Giovanni Battista, l'organo "Carlo Rossi" del 1729, i giovani Jessica Ferrara, Antonio Sammarco ed Elisabetta Scala e il Coro della Parrocchia. Tra le musiche proposte quelle di Vivaldi, Puccini, Mascagni, Pachelbel, Handel, Zipoli, Rossini, Albinoni, Schubert, Sant'Alfonso Maria de' Liguori, che forse suonò quest'antico strumento.

Lodevole la ferma volontà del nuovo parroco don Gennaro Giordano e di alcuni appassionati operatori culturali di continuare a mantenere vivo lo strumento e prolungare il ponte fra passato e futuro perché si acquisisca la piena consapevolezza del valore e del significato umano, storico e artistico dell'organo. Un organo inaugurato nel giugno del 1729 e rinato fra la fine del 2011 e l'estate del 2012 (in foto l'arrivo dello strumento) grazie all'opera di restauro dei fratelli Carrara, esperti e appassionati organari della Val di Non in Trentino, realizzata con rigoroso rispetto del carattere originario dello strumento e voluta dall'allora parroco Don Arulappan Jayaraj nonché da tutti i Campinolesi, vicini e lontani.

Sostenuta dagli Amici dell'Organo di Campinola, associazione che riunisce molti appassionati e musicisti della Campania e di altre regioni, con il supporto del Giardino Segreto dell'Anima e del ristorante Cucina Antichi Sapori, la festa ha visto succedersi ben sei appuntamenti. Ed ora la doverosa conclusione con coloro che stabilmente animano ogni funzione liturgica di Campinola: innanzi tutto Jessica Ferrara, che alterna gli studi al piacere di far risuonare il settecentesco organo di cui ha ormai assimilato il senso antico e la funzione attuale. Poi Antonio Sammarco, figlio d'arte e grande appassionato che si divide fra vari organi e il professionale "oro ed ore". Con grande disponibilità, parteciperà anche Elisabetta Scala a confermare il suo amore per questa vallata e per quest'organo.

Una festa di musica e afflati quella che si sta per concludere, ma solo temporaneamente, perché riprenderà il prossimo anno per offrire questo patrimonio al godimento di tutti per l'elevazione spirituale e l'accrescimento culturale e sociale.