Il Vescovado Costiera Amalfitana

"Bellezza Sacra" è il titolo della mostra della fotografa americana Cindy McCoy inaugurata sabato scorso all'hotel Parsifal di Ravello. Da molti anni ormai la fotografa americana è legata a Positano e a Ravello dove ha esposto più volte i suoi lavori. Da qualche anno, però, le sue fotografie hanno qualcosa in più, infatti, come lei stessa ha scritto: «Questa mostra è un'ulteriore nascita della donna creativa che è in me. È umanità e amore, pace, riposo, speranza. È la celebrazione del Divino, dell'immensità di Dio, la pienezza e la squisita arte della Sua perfezione e della Sua grandiosità. Bella, santa e completa. Guardo la complessa e delicata creazione di un fiore e ne estrapolo la sua grazia sensuale, la vera essenza della natura e della femminilità. Questa mostra nasce per condividere la santa bellezza della terra e la sinfonia della musica insieme con il profondo silenzio esistente in tutta la terra. In ogni cuore umano e in ogni atomo c'è respiro di Dio e il soffio della sua creazione».

Questo senso di profonda umanità, che pervade l'opera e le parole della McCoy, proviene certo dalla sua formazione, ma, sicuramente, dall'esperienza degli ultimi anni. Cindy e suo marito Domenico, infatti, da cinque anni, hanno creato un'associazione noprofit, investito tutto il loro denaro, lasciato la soleggiata Positano e si sono trasferiti in India. Qui hanno iniziato un lungo progetto, ancora in corso, per la creazione di un orfanotrofio, progetto che si è rivelato non semplice. Intanto Cindy porta avanti altri progetti, per esempio con donne salvate da violenze e dal triste destino del cosiddetto "human trafficking" che aspetta molte di loro ha iniziato la creazione di prodotti fatti a mano in sari (il vestito tradizionale indiano) e poi venduti negli States. Ancora, un progetto con bambini affetti da disturbi psichici e del linguaggio. Cindy e Domenico hanno infatti istituito una scuola di pittura e disegno riuscendo come racconta la stessa fotografa a «fare uscire dalla loro anima la loro personalità, nascosta dalla disabilità e di metterla su tela». Questi lavori sono stati poi messi in mostra, in India, in Italia e negli Stati Uniti.

Ravello, come al solito ha risposto alla chiamata alla solidarietà. Grazie all'aiuto di Bruno Mansi e dell'Associazione Archivio Ravello Contemporanea e alla sensibilità e alla disponibilità di Antonio Mansi che ha messo a disposizione il meraviglioso cortile dell'Hotel Parsifal che ospiterà la mostra per tutto il periodo estivo.