Tu sei qui: CuriositàMatrimonio da favola a Ravello: la sposa americana a dorso di mulo [FOTO]
Inserito da (redazionelda), mercoledì 6 giugno 2018 12:09:29
C'è ancora chi alle favole vuole continuare a credere, scegliendo di vivere un giorno speciale con la trama di una fiaba d'altri tempi. E c'è un posto, nel mondo, che come pochi riesce a regalare un sogno. Sono sempre in tante le coppie, da ogni latitudine, che scelgono Ravello per coronare il loro sogno d'amore, trasformandolo in una favola moderna con l'auspicio del gran finale da "e vissero tutti felici e contenti".
Ma non è detto che ogni favola che si rispetti debba per forza avere la principessa in rosa, il principe azzurro (vestito con una blusa con maniche a sbuffo e calzamaglia, categoricamente d'azzurro) e il cavallo bianco (un purosangue immacolato).
C'è sempre l'eccezione alla regola, e talvolta il risultato è decisamente sorprendente!
Non è passata inosservata la bella sposa americana che giovedì scorso, all'uscita dal Duomo, è salita a dorso di un mulo che dalla piazza Vescovado l'ha condotta nella splendida Villa Cimbrone per il party nuziale. Lei, bellissima nel suo abito bianco, tripudiante di tulle dal corpetto ricoperto di perle che si riflettevano come gocce di rugiada sotto il sole del Mediterraneo. I capelli, raccolti in un morbido e basso chignon cui era stato appuntato un romantico velo, le incorniciavano il volto sorridente.
Il suo sposo, anch'egli impeccabile, un completo scuro, camicia immacolata, papillon candido e la boutonnière di fiori bianchi all'occhiello, come un protettivo e premuroso principe moderno ha tenuto le redini all'animale da soma tra le viuzze del centro storico con centinaia di curiosi che non hanno rinunciato a immortalare la scena con fotocamere e smartphone. Sembra di rivedere Gina Lollobrigida che nel 1953, proprio su un asino raggiunse Villa Cimbrone per girare alcune scene del film "Beat the Devil" con Humphrey Bogart.
Ma è anche l'immagine dell'umile falegname che in quella notte condusse la sua sposa a Betlemme. Il delicato abito bianco che scivolava sul pelo marrone e ben curato dell'animale è d'un impatto e di un simbolismo straordinario. Quel mulo (il frutto di un incrocio tra il maschio di asino e una femmina di cavallo), che da tempo immemore è simbolo di laboriosità e di affidabilità, tutt'oggi utilizzato per percorrere le salite ripide, i dirupi e le strade scoscese della Divina Costiera per il trasporto di pesanti materiali, per un giorno è stato preferito al classico "cavallo di razza". Bardato con i simbolici ciondoli in ottone e i fiocchi di lana rossi, tipici della tradizione del Sud, e con una corona di fiori bianchi intrecciati a foglie, avanzava con cadenza regolare per via Trinità fino a Santa Chiara, tra file di turisti e ravellesi festanti che si confondevano con gli invitati.
Per il docile e paziente animale della "scuderia" Alfonso Oliva di Scala, dimostratosi all'altezza del nuovo compito, l'inconsueta missione è compiuta. Ancora una volta prezioso e apprezzato si è rivelato il suo impiego, a dimostrazione che qui in Costiera un mulo non è meno nobile di un cavallo di razza.
All'arrivo nel meraviglioso eremo di Villa Cimbrone, come un vero e proprio castello immerso in un parco proiettato sul mare, la giovane sposa, superata la tensione del mattino, appariva ora rilassata e raggiante.
Si spalanca il grande portone, i festeggiamenti hanno inizio. Si aspetta soltanto il gran finale. Come nelle favole.
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