Tu sei qui: CuriositàL'antica Roma e il "Mundus Patet", la festività che ricorda Halloween
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 31 ottobre 2023 12:01:33
Dolcetto o scherzetto? Anche nell'antica Roma, e quindi a Pompei, possiamo ritrovare una festività che, per certi versi, può essere paragonata ad Halloween, dal nome Mundus Patet. L'espressione significa "mondo aperto" e si riferisce al Mundus Cereris, il cui accesso si trovava nel Foro, segnando il centro esatto della città nonché determinando, per gli antichi, una connessione tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
I romani credevano che in alcune date concrete, per conquistare la benevolenza e il favore dei manes (le anime degli antenati) - che proteggevano la famiglia e ne garantivano la prosperità -, si dovesse permettere che queste tornassero sulla terra.
Per questo motivo, durante la maggior parte dell'anno, l'accesso rimaneva sbarrato da un'enorme lastra di pietra che si ritirava solo in tre occasioni: il 24 agosto, il 5 ottobre e l'8 novembre, i giorni dedicati alle divinità dell'aldilà.
Le fonti antiche ci tramandano che questi erano giorni pericolosi poiché si correva il pericolo di venire risucchiati nell'oltretomba. In quei giorni era proibito fare battaglia, prendere moglie ed erano chiuse le porte dei templi.
In foto il mosaico "Memento Mori", rinvenuto nel 1830 a Pompei nell'Officina Coriariorum e ora conservato al Museo Archeologico di Napoli.
Anche la visione romana del regno dei defunti e delle entità maligne che lo abitavano mostra notevoli analogie con la celebrazione moderna di Halloween: mentre i Lares rappresentavano spiriti benevoli, esistevano anche spiriti malvagi noti come Larvae e Manie. Inoltre, i Romani temevano i temuti Lemures, anime che non potevano trovare pace a causa di morti violente e che continuavano a vagare sulla Terra, tormentando i vivi.
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