Tu sei qui: CulturaSigismondo Nastri incanta la platea di Atrani con i suoi aneddoti e si emoziona ad ascoltare le sue poesie trasposte in musica /VIDEO
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 5 luglio 2023 18:23:10
Di Maria Abate
Nato il 17 aprile 1935, Sigismondo Nastri ha vissuto una vita incredibilmente intensa. In qualità di docente, ha svolto un ruolo attivo nella crescita personale e professionale di numerosi giovani della Costa d'Amalfi. Inoltre, come giornalista, si è dimostrato un osservatore attento sia sulla stampa tradizionale che sui media online e sul suo blog, indagando sugli aspetti positivi ma anche sui lati oscuri della vita quotidiana del suo territorio. Infine, come scrittore, ha sempre utilizzato una spiccata ironia per narrare aneddoti tratti dalla sua esperienza personale, talvolta in lingua napoletana, che difende da ogni forma di abuso.
Ieri, perciò, durante la diciassettesima edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo gli è stato dedicato un omaggio.
Nella location suggestiva dello Scoglio a pizzo, ad Atrani, è andato in scena "Coltivare memorie e sogni...", un lavoro teatrale realizzato e messo in scena dal regista e attore Attilio Bonadies, con l'attrice Maria Staiano e la musicista Alyssia Cappotto, proprio grazie alle storie narrate nei libri di Nastri.
«Se Sigismondo Nastri dovesse definire Sigismondo Nastri, come lo definirebbe?», è stata la domanda del direttore organizzativo della kermesse, Alfonso Bottone, alla fine della performance. «Un sognatore, uno che ama ancora divertirsi e per me divertirsi vuol dire scrivere, quindi faccio questo», ha risposto l'intervistato, con tutta la naturalezza del mondo.
Mentre, sul rapporto con la Costiera Amalfitana, ha raccontato: «Nel 1953 ebbi la possibilità di andare a Milano, mi trovarono anche il posto di istitutore in un collegio, in modo che io potessi guadagnare qualche soldo mentre facevo manovalanza nei giornali, sotto l'ala protettrice di Afeltra. Presi un corredo di maglie di lana, ma poi non ebbi il coraggio di andare. Oltre Salerno non mi ero mai spostato e poi sono rimasto eternamente legato al territorio della Costiera».
Una Costiera Amalfitana che Sigismondo Nastri racconta da anni, ricordandone instancabilmente le tradizioni e commentando talvolta le decisioni delle autorità politiche locali, che influiranno sul futuro di una terra bella quanto difficile.
«Una delle cose di cui sono più orgoglioso - ha detto alla platea attenta - è che nel mio mestiere di giornalista sono sempre andato sul posto: quando nel 1988 ci fu il crollo del palazzo a Maiori, io corsi sul luogo con la mia Polaroid e scattai la foto all'attentatore, che usciva tutto sporco dalle macerie. Fui il primo ad arrivare e quando le autorità seppero che avevo documentato tutto minacciarono di arrestarmi, perché avevo messo piede sulla scena del delitto».
Quindi, i presenti hanno potuto ascoltare la trasposizione in musica che Frank D'Amato ha fatto di alcune sue poesie e che ha visto il giornalista emozionarsi, con in braccio la sua inseparabile cagnolina.
«Io scrissi questa poesia - ha spiegato - dedicandola a Gaetano Afeltra, il più illustre degli amalfitani, per fargli cosa gradita, e lui fu contentissimo. In genere non partecipo a concorsi letterari, ma un giorno lessi che c'era un concorso a Milano dove erano ammesse anche poesie in dialetto e quindi, per sfizio, quasi per sfottere la milanesità, partecipai. Mi arrivò un telegramma in cui mi annunciavano che mi avevano insignito di una medaglia d'oro e io sarei dovuto andare a prenderla. Arrivato lì, c'era tutto il gran mondo milanese. Immaginate me, che sul palco leggo questa cosa in napoletano e al contempo faccio la traduzione. È stata una soddisfazione immensa!».
Sigismondo Nastri è uno scrigno inesauribile di aneddoti che non smetteresti mai di ascoltare: uno tra tutti riguarda la sua giornata trascorsa interamente col Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che gli spiegò persino come preparare il caffè.
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