Tu sei qui: CulturaFotografia, a Ravello inaugurata la mostra dedicata alla Rivoluzione dei garofani portoghese
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 10 settembre 2024 16:50:07
Si è aperta oggi, a Ravello, nelle sale di Villa Rufolo, la mostra fotografica dal titolo "Lisbona, la notte è finita! La Rivoluzione dei garofani", che resterà aperta al pubblico fino al 18 ottobre prossimo.
Promossa dal Comune di Ravello, dalla Fondazione Ravello, dall'Ambasciata del Portogallo in Italia, dall'Università Roma Tre e dall'Istituto di Cooperazione e Lingua del Portogallo, l'iniziativa si inserisce nel cartellone di eventi della seconda edizione della rassegna "Culture Sonore".
In mostra, gli scatti realizzati dalla celebre fotografa torinese nei giorni della Rivoluzione dei garofani che, nell'aprile del 1974, aprì la strada verso la transizione democratica del Portogallo.
Presenti al vernissage, l'ambasciatore del Portogallo in Italia, Bernardo Futscher Pereira, il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, il vice sindaco, Gianluca Mansi, i curatori della mostra, lo storico dell'arte Pasquale Ruocco e il titolare della Cattedra José Saramago dell'Università Roma Tre, Giorgio de Marchis, e i promotori della rassegna Culture Sonore, Margherita Pennacchia e Luigi Mansi.
"Ravello si conferma prezioso contenitore di incontri e di contaminazioni - ha sottolineato il sindaco Vuilleumier -. Questa esposizione prosegue nel solco dei rapporti di amicizia con il Portogallo, resi saldi dall'affetto e dalla stima che un artista come Manuel Cargaleiro ha sempre riservato, fino alla sua recente scomparsa, alla nostra città che ne ospita opere e ricordo".
Il rapporto tra Cargaleiro e Ravello è stato ricordato anche dall'ambasciatore Futscher Pereira, che ha ringraziato il Comune di Ravello, la Fondazione Ravello e i curatori per una mostra che rende omaggio alla Rivoluzione dei garofani. "Una ricorrenza che per il mio popolo, 50 anni dopo, ha ancora il sapore di una festa della libertà - ha ricordato -. Un evento che ha coinvolto tanti intellettuali e giornalisti esteri venuti in Portogallo per partecipare a quella che fu una grande mobilitazione popolare. Paola Agosti la prima fotoreporter ad arrivare su questi luoghi e capì subito il momento storico che si stava realizzando. Le sue foto ritraggono l'euforia di quei giorni e, ancora oggi, comunicano quella esplosione di gioia".
"La forza di Agosti è proprio la capacità di entrare nell'intimo, e in diretto contatto con i suoi soggetti - è intervento Ruocco -. I bambini, i giovani, gli anziani, riconquistano le loro strade mentre lo splendore di una donna in marcia spazza via il terrore, incenerito, di corsa, nel camino nella sede della polizia politica".
Per de Marchis, infine, "Ravello è un posto splendido, dove le cose prendono forma e, probabilmente, una delle città italiane dove si parla di più il portoghese, dall'auditorium Oscar Niemeyer a Cargaleiro, e oggi questa mostra. La Rivoluzione dei garofani, oggetto della mostra, è avvolta da un'aura mitica e da tanti elementi che contribuiscono a fissarla nell'immaginario collettivo, non solo portoghese, come uno degli episodi più entusiasmanti della lotta per la libertà e la giustizia nel XX secolo".
Al termine dell'inaugurazione, accompagnato dal sindaco Vuilleumier, l'ambasciatore Futscher Pereira ha fatto visita a Palazzo Tolla, sede del Comune di Ravello, dove ha firmato il registro degli ospiti illustri, che conserva traccia del passaggio nella Città della Musica di personalità del mondo delle istituzioni, della cultura e dello spettacolo.
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