Tu sei qui: CronacaViaggio storico per Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti. Ad accoglierlo anche Franco Nuschese
Inserito da (redazionelda), domenica 3 febbraio 2019 11:30:55
Viaggio storico per Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti. È la prima visita in assoluto da parte di un Pontefice nella penisola arabica.
Dopo 800 anni sulle orme del Poverello di Assisi, il Papa con il suo stesso nome, partirà alle 13 di oggi dall'aeroporto di Fiumicino con un volo Alitalia.
Il tema che il Vicariato Apostolico dell'Arabia meridionale ha scelto per questo viaggio è tratto dalla preghiera attribuita a Francesco d'Assisi: "Signore, fa' di me uno strumento della tua pace". L'evento cade anche nell'anno in cui si celebra l'800esimo anniversario dell'incontro tra Francesco di Assisi e il Sultano Malik Al-Kamil, avvenuto in Egitto nel 1219.
Padre Enzo Fortunato, nel suo libro "Francesco il Ribelle", ha raccontato nel dettaglio quel viaggio di San Francesco che durò decine e decine di giorni e l'emozionante incontro con il Sultano.
L'atterraggio è previsto alle 22 locali all'aeroporto della capitale Abu Dhabi. Il volo sarà effettuato con un Boeing 777-200 ER, intitolato al comune di Monte Argentario. Ad accompagnare Papa Francesco, il seguito della Santa Sede e numerosi giornalisti delle più importanti testate mondiali. L'equipaggio Alitalia composto da quattro piloti e nove assistenti di volo coordinati per i servizi di bordo da Rino Anastasio, nostro concittadino di Ravello, originario di Amalfi, oramai "fidatissimo" di Papa Francesco.
Il PoNtefice sarà accolto dal principe ereditario, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, che lo ha invitato nel Paese. A dare il benvenuto al Papa anche il "nostro" Franco Nuschese, guru della cucina e dell'ospitalità made in Italy negli Stati uniti e negli Emirati Arabi Uniti.
Negli Emirati Papa Francesco prosegue il dialogo con l'Islam sunnita che aveva intrapreso nel 2016, quando furono riaperti i colloqui con l'università al Azhar del Cairo. Da allora, Papa Francesco e il Grande Imam di al Azhar Ahmed El Tayyeb si sono incontrati quattro volte, e si incontreranno di nuovo all'incontro sulla Fraternità Umana organizzato da Mohamed bin Zayed al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi.
Il viaggio di Papa Francesco si concretizza un decennio dopo che Santa Sede ed Emirati Arabi Uniti hanno annunciato lo stabilimento delle relazioni diplomatiche, nel 2007. Relazioni strette per promuovere "legami di mutua amicizia", come disse Benedetto XVI ricevendo le credenziali del primo ambasciatore. Appena un anno dopo, nel 2008, la prima delegazione di alto livello degli Emirati Arabi, guidata dall'ex speaker del Consiglio Federale Nazionale Abdul Aziz al Ghurair, faceva visita in Vaticano e incontrava Benedetto XVI.
Gli Emirati Arabi Uniti sono sotto la giurisdizione del Vicariato Apostolico dell'Arabia del Sud. La prima chiesa del Paese, quella di San Giuseppe, è stata costruita nel 1965, mentre due anni dopo è stata costruita la Chiesa dell'Assunta.
In questi anni, gli Emirati hanno lavorato molto sul concetto di tolleranza religiosa e di libertà di espressione, e tra gli esempi c'è "la visita" nel 2015 del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che inaugurò con lo Sheikh Nahyan bin Mubarak al Nahyan, al tempo ministro per la Cultura e ora ministro della Tolleranza, inaugurò la chiesa di St. Paul's in Mussafah ad Abu Dhabi, in un terreno, come gli altri, donato proprio dalla famiglia reale. Non solo. Nel 2017, Mohamed bin Zayed ha ordinato che una delle moschee più importanti di Abu Dhabi venisse rinominata "Maria, Madre di Gesù" allo scopo di "consolidare legami di umanità tra i seguaci di differenti religiose".
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