Tu sei qui: CronacaRavello, residenti area parcheggio "sbarrati" ricorrono in giudizio contro il Comune
Inserito da (redazionelda), mercoledì 23 agosto 2017 13:24:19
I residenti dell'area parcheggio sottostante piazza Vescovado ricorrono in giudizio contro il Comune di Ravello.
Nove cittadini che con le ultime disposizioni dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Di Martino denunciano di non avere più libero accesso in auto alle proprie abitazioni come nel passato. Gli ingressi alla più estesa area di sosta pubblica di Ravello, intorno alla quale insistono varchi carrabili di proprietà private, è regolata, da sbarra automatica che disciplina la sosta a pagamento, con l'accesso gratuito per le auto dei residenti consentito attraverso l'utilizzo di una scheda magnetica.
Una prassi consolidata sin dal 2002 (in allegato delibera di attribuzione delle schede), da quando cioè si immaginò di automatizzare la sosta dotando i residenti aventi diritto di una tessera magnetica del "tipo di servizio" che consentiva ingresso e uscita in qualsiasi momento, in piena libertà.
Con la stessa tessera in entrata, si potevano effettuare una seconda o più entrate: stesso discorso per l'uscita, consentendo ingressi anche a familiari e amici che si recavano presso le abitazioni dei ricorrenti. Ma per anni queste tessere, distribuite allegramente anche dalle diverse amministrazioni comunali susseguitesi ad amministratori e collaboratori, venivano utilizzate senza controllo, provocando occupazioni indebite degli stalli di sosta.
Con le nuove disposizioni del Comune di Ravello atte anche a evitare il fenomeno da sempre ricorrente di accessi indiscriminati, nel momento in cui entra un'auto, la stessa deve necessariamente uscire per operare un nuovo accesso, sicchè se uno dei ricorrenti vuole far parcheggiare un'altra macchina nella sua proprietà è costretto prima a far uscire la propria e a parcheggiarla in uno spazio a pagamento.
Secondo i nove residenti ciò, oltre a violare le pattuizioni transattive, determina una palese lesione dei loro diritti. E dire che con sentenza del 21 gennaio del 2004 il Tribunale di Salerno (sede distaccata di Amalfi) aveva già ordinato la rimozione della barriera ritenuta illegittima, in seguito al primo ricorso dei residenti (scarica ordinanza in basso).
Rappresentati dall'avvocato Pasquale Capriglione del Foro di Nocera inferiore, stavolta i ricorrenti - quasi gli stessi dell'epoca - hanno invitato e diffidato, tramite pec del 29/04/2017, il Comune di Ravello a sostituire le nuove tessere magnetiche di parcheggio con altre delle medesime caratteristiche di quelle precedenti, ossia del "tipo di servizio";
Dal riscontro del responsabile dell'Area Polizia Municipale con pec del 11/05/2017, veniva rappresentato che "si ritiene che le tessere distribuite rispettino quanto sancito dalla sentenza del Tribunale di Salerno e dal successivo e conseguente atto di transazione";
Con pec dell'11/07/2017 i ricorrenti, sulla premessa che l'atto di transazione era da intendersi risolto a causa delle gravi violazioni degli accordi in esso consacrati, invano, hanno invitato e diffidato il Comune di Ravello e la società che gestisce le apparecchiature a rimuovere immediatamente la sbarra o a sostituire le tessere magnetiche con altre delle medesime caratteristiche di quelle precedenti, ossia del "tipo di servizio", avvertendoli che, in mancanza, sarebbero stati costretti a ricorrere, di nuovo, alla competente autorità giudiziaria per la tutela dei propri diritti chiedendo di essere reintegrati nel possesso della servitù di passaggio. Inoltre i residenti chiedono di garantire la presenza di personale di servizio giorno e notte onde garantire ai ricorrenti il passaggio in caso di guasto tecnico del sistema automatizzato di apertura e chiusura della sbarra. Il ricorso è stato accolto: la prima udienza è fissata per domani, 24 agosto, presso il Tribunale di Salerno.
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