Tu sei qui: CronacaNazionale Italiana: esonerato Ventura, ma Tavecchio resiste
Inserito da (redazionelda), mercoledì 15 novembre 2017 21:04:05
"Abbiamo pensato ad orizzonti di allenatori importanti e vedremo, possibilmente, di portarli a termine. Ho convocato un consiglio federale per lunedì, dove esporrò un programma tecnico-organizzativo e delle proposte collegate anche ad alcune leghe. Presenterò questa proposta in modo che il consiglio discuterà su questo". Così il presidente della Figc Carlo Tavecchio, al termine della lunga riunione di oggi in cui è stato deciso l'esonero del ct Gian Piero Ventura.
La Federcalcio ha diffuso un comunicato sull'esonero di Gian Piero Ventura e sull'esito dell' incontro. "Nel corso della riunione convocata dal presidente della Figc Carlo Tavecchio - è scritto nella nota - alla quale hanno preso parte i presidenti delle componenti federali Gravina, Nicchi, Sibilia, Tommasi e Ulivieri è stato avviato un confronto a seguito della mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia 2018.
"Carlo Tavecchio ci ha comunicato che non intende dimettersi dalla presidenza della Figc: noi pensiamo che non si possa non ripartire dalle elezioni". Lo ha detto Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, lasciando la Federcalcio mentre era ancora in corso il vertice delle componenti convocato da Tavecchio, dopo la mancata qualificazione dell'Italia al Mondiale. "Ci sara' forse a breve un consiglio federale per prendere una decisione", ha aggiunto Tommasi.
"A breve ci sarà un consiglio federale dopo questa riunione in cui si è parlato dell'esonero di Ventura e della volontà di Tavecchio di non dimettersi. Il presidente porterà un programma sul quale chiederà la fiducia". Lo ha dichiarato Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, al termine della riunione in Federcalcio. "Noi per andare avanti così? Prima vedremo cosa dirà nel consiglio federale e poi ci esprimeremo, non in modo pregiudiziale", ha aggiunto Sibilia. "Abbiamo preso atto della sua decisone e ora faremo un passaggio col nostro consiglio direttivo - ha detto Sibilia a proposito delle comunicazioni di Tavecchio - Assolutamente non si è parlato del futuro ct".
Il calcio italiano è sotto assedio, mentre il ct Ventura resiste nella scelta delle non-dimissioni e diventa un caso a sè (ma è già caccia al successore, con Carlo Ancelotti che risulta il più amato dagli italiani): il giorno dopo la Caporetto del pallone è inevitabile bufera sul governo federale che gestisce la seconda mancata qualificazione al mondiale della storia. Su Tavecchio piovono critiche da Malagò che lo invita alle dimissioni, da Lotti che invoca il coraggio del cambiamento e dalle critiche di politici, allenatori, presidenti, giocatori, con poche voci fuori dal coro. Tutti chiedono una rifondazione. "Siamo profondamente amareggiati e delusi per la mancata qualificazione al Mondiale, è un insuccesso sportivo che necessita di una soluzione condivisa", dice Tavecchio all'Ansa prima di lasciare Milano. L'intenzione di non mollare era gia' filtrata prima di Italia-Svezia, di fronte agli scenari pessimistici. Ora le critiche arrivano anche dal calcio ma il presidente federale, che si era dato 48 ore di tempo di riflessione, domani incontrerà le componenti federali: con i suoi vice Sibilia e Ulivieri, l'Aic, l'Aia, la Lega Pro parlerà di Ventura e della chiusura del suo contratto e del nuovo ct. Ma anche delle scelte da condividere per ripartire. Gravina ha chiarito, la C non si sfilerà dal consiglio, e al momento l'esecutivo Figc non sembra intenzionato a fare passi indietro. "Da anni siamo i soli a parlare di calcio, spero nella riunione di domani (oggi, ndr) si faccia una programmazione", dice il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, all'opposizione di Tavecchio ma evidentemente ora non disposto a risolvere tutto con una richiesta di dimissioni.
Tavecchio dunque per proseguire la sua linea deve fare muro alle critiche. A cominciare dal pressing del Coni. "Non ho i termini per commissariare, ma se fossi Tavecchio mi dimetterei", ha detto chiaramente Giovanni Malagò. "Ventura e Tavecchio sono chiamati a scelte personali, e' il calcio tutto che va rifondato - ha detto il ministro dello sport, Lotti, mentre Renzi e Salvini litigano anche sul disastro azzurro - Serve il coraggio di fare scelte che in passato non sono state fatte". Le prossime settimane diranno quali. Intanto dure critiche arrivano anche dall'interno. De Laurentiis ribadisce la sua ostilita' a Tavecchio chiedendone le dimissioni, Cairo non entra nel merito ma parla di "eliminazione epocale". Per Carraro, ex presidente di Figc e Coni, l'Italia fuori dal Mondiale e' un flop anche economico per tutto il Paese, con una perdita di un miliardo di euro indotto compreso. E Tavecchio? "Si guardi allo specchio, se lui pensa che ci siano le condizioni psicologiche e ambientali per farlo deve rimanere. Si è preso la palla per 48 ore, lasciamogliela. Ma se ipotizza di rimanere - conclude - devi dirci esattamente quello che pensi di fare". C'e' poi la questione Ventura. Il ct ufficialmente ancora in carica è tornato a casa sua a Bari. C'e' stato anche un piccolo giallo su un botta e risposta tra lui e Le Iene: la trasmissione ha diffuso una clip in cui si vede un inviato che chiede al tecnico, in un atmosfera concitata (Ventura, attorniato, invoca più volte "educazione"), "Si dimette o no? Ce lo promette?". "Sì", risponde l'allenatore, senza guardare l'interlocutore. Per poi però negare con un sms all'Ansa di avere annunciato dimissioni all'inviato delle Iene: "Non ho mai detto questo". Di li' non si muove, a meno di buonuscite, esoneri o onore delle armi che siano. Tavecchio vuole rilanciare con un nome forte, in tanti gli 'suggeriscono' Ancelotti o magari il ritorno di Conte. Ma prima di settembre la nazionale non riprenderà a giocare partite ufficiali, e di mezzo ci sara' un Mondiale senza azzurro. Per il quale piange anche Maradona. "Sono triste, l'Italia e' una di quelle nazionali che colorano il Mondiale", dice El Pibe. Incarnando la malinconia di tutto il movimento.
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