Il Vescovado Costiera Amalfitana

(ANTEPRIMA) Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i giovani tratti in arresto venerdì scorso nell'ambito dell'operazione "Isola Felice" che ha portato a sgominare un'organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti operante tra la Costiera Amalfitana e i comuni del versante napoletano dei Lattari, Agerola e Pimonte.

Questa mattina, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, svoltosi presso il tribunale di Salerno, in quattordici (sei di Ravello, cinque di Amalfi, uno di Scala, uno di Atrani e l'altro di Conca dei Marini, tutti di età compresa tra i 22 e i 36 anni), in presenza dei rispettivi avvocati, non hanno risposto alle domande del Giudice per l'udienza preliminare Stefano Berni Canani. Soltanto uno, che ricopriva un ruolo marginale nell'organizzazione, avrebbe reso dichiarazioni.

I quindici sono stati riaccompagnati dai Carabinieri presso le rispettive abitazioni dove resteranno in regime di detenzione domiciliare. Ora bisognerà attendere almeno venti giorni, tempo utile ai legali per svolgere le attività investigative e di verifica e, magari, avanzare istanza di riesame, prima che il sostituto procuratore Marco Colamonici della Direzione Distrettuale Antimafia possa chiedere la celebrazione dell'udienza preliminare anche per gli altri quattro arrestati, due di Ravello, uno di Pimonte e l'altro di Agerola che si trovano in carcere. Anche loro, i cui capi d'imputazione sono molto più pesanti, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori di garanzia dei giorni scorsi.