Tu sei qui: AttualitàUn "Sistema Policentrico Integrato" per la mobilità in Costa d’Amalfi
Inserito da (redazionelda), domenica 7 maggio 2017 08:16:29
di Alberto White*
L'allarme lanciato da Paolo Russo, "Salvare la Costa d'Amalfi dal traffico: il progresso non è fatto di automobili", pienamente condivisibile, ha finalmente avuto degli effetti, ma gli esiti del primo incontro dei rappresentanti della Conferenza dei Sindaci con il Prefetto, a parte il provvedimento annunciato per i bus turistici, in realtà relativamente poco risolutivo, non fanno presagire una reale presa d'atto di una situazione ormai insostenibile, che richiede contemporaneamente interventi - tampone ben più radicali, ed il vaglio critico di tutte le proposte avanzate, ormai da decenni, per affrontare e risolvere il problema della mobilità nella sua complessità.
Nella sua recente intervista, il sindaco Ferraioli di Furore fa un elenco delle diverse proposte alternative in campo e, giustamente, sollecita le autorità preposte ad operare delle scelte operative con l'elaborazione di un progetto esecutivo di interventi strutturali, chiamando in causa il Presidente della Regione, notoriamente conscio del problema ed impegnato a risolverlo.
Nel frattempo, come ho accennato nella risposta a Paolo Russo su Facebook, si può agire sulla razionalizzazione degli orari impossibili della Sita, attuando un coordinamento il servizio delle "vie del mare", attivando un servizio di Navette per collegare efficacemente i Comuni collinari con quelli costieri ( ad esempio: Ravello , Scala con Amalfi ), oltre naturalmente a quanto si può fare per disciplinare i bus turistici. Questi provvedimenti, sicuramente nell'immediato, possono determinare effetti positivi con lo snellimento del traffico, riducendo notevolmente il numero delle auto private e il conseguente disagio degli abitanti e dei turisti.
Resta solo l'interrogativo: come mai non si adottano queste misure di buon senso , che, oltre a contribuire alla salvaguardia del paesaggio e del patrimonio storico-architettonico ed artistico, possono migliorare la qualità della vita, e la stessa economia della Costiera? Consiglierei a tutti gli Amministratori locali di superare i campanilismi e mobilitarsi per sperimentare ed attuare «un Modello di Sviluppo Comprensoriale della "Costiera Amalfitana", inteso come "Sistema Policentrico Integrato"» (cfr. Cles Studio di fattibilità per il recupero dell'area Fuenti. 2003- relazione A. White su "Studio complessivo delle Problematiche Territoriali" e rapporto Ingegneria dei Trasporti - Università di Napoli su "la mobilità) ultimamente proposto dal professor Domenico De Masi. Del resto basterebbe prendere esempio da una organizzazione di questo tipo, ben collaudata: il Trentino -Alto Adige.
white.alberto@gmail
*architetto, docente universitario, cultore della storia locale
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