Tu sei qui: AttualitàTramonti, aneddoti di storia vissuta e forti emozioni alla cerimonia d'intitolazione delle strade ai cittadini benemeriti
Inserito da (Redazione LdA), lunedì 9 maggio 2022 16:07:06
Di Maria Abate
Intensificare il rapporto tra ambiente, storia e cultura, per consegnare alle attuali e future generazioni la consapevolezza del proprio passato e la conoscenza della propria storia e della crescita civile della propria comunità di appartenenza, evitando che si possa perdere il radicamento alle proprie origini.
È per questo motivo che l'amministrazione comunale di Tramonti, rispondendo anche alla necessità di dare un nome a diversi tratti di strade e piazze comunali che finora non lo avevano, ha operato un minuzioso aggiornamento della toponomastica comunale, cogliendo l'occasione per dedicare il giusto tributo a personaggi benemeriti che si sono resi protagonisti della sua storia.
Non solo: le nuove intitolazioni sono state concepite per rendere merito anche alle realtà culturali e lavorative che hanno contribuito allo sviluppo di Tramonti: Via dei Cestai, dei Pizzaioli, dei Casari, dei Migranti, ma anche Via del Concerto, sono solo alcune delle nuove strade che nel loro nome conservano la memoria storica del paese.
Ieri, domenica 8 maggio, in una cerimonia pregna di emozioni, nell'Aula consiliare del Municipio, sono state inaugurate le nuove intitolazioni, che si integrano nella già adottata piattaforma Flico, che consente, attraverso il QR Code presente sulle nuove targhe e l'app gratuita dedicata, di scoprire la storia che si cela dietro al nome della via.
«Dedicare luoghi e strade a persone o caratteri determinanti della propria realtà, di ieri come di oggi, ci sembra il modo più giusto per determinare un filo di continuità necessario, appunto, a legare il passato al presente e consegnarlo al futuro», ha dichiarato il sindaco Domenico Amatruda.
A moderare la presentazione è stato un entusiasta Sigismondo Nastri, decano dei giornalisti della Costa d'Amalfi, che ha tracciato un personale e accorato ricordo delle cinque persone destinatarie delle intitolazioni: Carmine Abate, Giovanni Accongiagioco, Ottavio Apicella,Antonio Del Pizzo e Alfredo Mandara.
Allo chef Carmine Abate, morto tragicamente - a 43 anni - sotto la frana che il 2 gennaio 2010 travolse il ristorante "Da Zaccaria" di Atrani, è stata intitolata la piazzetta che s'incontra, salendo da Maiori, all'ingresso della frazione Pucara, dov'era residente con la moglie e le figlie. Agli emozionati parenti e ai cittadini che gremivano la sala consiliare, la consigliera Rosa Amodio ha raccontato di aver conosciuto personalmente le qualità umane e professionali dello chef, «che già rendono imperitura la sua memoria», ribadendo il dovere di ricordare la sua persona anche perché «ai nostri tempi è impensabile andare al lavoro e non tornare più a casa».
Ottavio Apicella - al quale è stata intitolata la strada pedonale in località "Casa Apicella", nella frazione Polvica, che porta alla strada provinciale per Corsano (ingresso Comunità Montana) - è stato un medico che con grande abnegazione ha operato nella realtà contadina caratterizzata dalla povertà degli anni ‘50, seguenti agli eventi bellici della seconda guerra mondiale, recandosi a curare i pazienti a domicilio anche a piedi, vista la mancanza di strade rotabili e collegamenti efficaci. Gli anni di proficua professione gli saranno riconosciuti con la nomina a Cavaliere della Repubblica, il 27 dicembre del 1976. Nel frattempo, il 9 dicembre del 1960, aveva ricoperto anche la carica di Sindaco, animato dal desiderio di mettersi ancor di più al servizio di "questo nostro bello ma martoriato paese". «Fu il dottore Apicella - ha dichiarato con commozione l'ex sindaco di Tramonti Antonio Giordano -, che mi ha spinto a fare il medico e soprattutto che mi ha tramandato la convinzione che bisogna essere disponibili 24 ore su 24 per i propri pazienti».
Sempre nella frazione Polvica, una strada è stata intitolata all'avvocato e Sindaco Alfredo Mandara, che ha operato in un territorio gravemente ferito dagli eventi alluvionali dell'ottobre del 1954, mettendo in atto grandi sforzi per affrontare problemi di non poco conto, di difficile soluzione soprattutto per la scarsità di risorse economiche e finanziarie. Eppure, realizzò innumerevoli opere che gli valsero il titolo di "Cavaliere della Repubblica". La strada a lui dedicata passa davanti all'istituto scolastico - da lui fortemente voluto - che ancora oggi accoglie gli alunni di tutta Tramonti. Il suo merito più grande e condivisibile è stato infatti legato alla consapevolezza che il futuro del territorio, così diversificato e frazionato nel suo tessuto urbano e umano (ben 13 frazioni), passava attraverso la socializzazione e il recupero del senso di appartenenza ad una sola comunità.
A raccogliere la sua eredità fu il dottor Giovanni Accongiagioco, che ricoprì la carica di Sindaco del Comune di Tramonti dal 22 luglio del 1980 al gennaio 1989, gestendo in modo encomiabile la grande emergenza che si verificò a pochi mesi dalla sua elezione, il terremoto del 23 novembre 1980. Medico ginecologo, caldeggiò la nascita dell'Associazione Donne Tramontane, da cui far partire una forte campagna di sensibilizzazione per la condizione della donna. A lui è stata intitolata la strada che dalla frazione Pietre porta alla frazione Capitignano, lungo il cui percorso insiste la struttura del campo sportivo, da lui realizzata. «Accongiagioco non solo mi ha fatto nascere, ma è stato il mio padrino di battesimo. È a lui che cerco di ispirare la mia attività politica, mi affidai ai suoi consigli quando decisi di entrare in politica per mettermi al servizio del paese e tuttora rappresenta una guida per me!», ha detto il vicesindaco Vincenzo Savino.
Per finire, il Comune di Tramonti ha intitolato ad Antonio Del Pizzo una parte della SP2, che dall'inizio della frazione Novella si congiunge a Via G. Sclavo. Affacciandosi da quel punto, infatti, si scorge chiaramente la "Centrale elettrica S. Elia" (CESE), una piccola impresa artigiana che si fece carico di costruire l'impianto per produrre l'energia elettrica da condurre in tutte le frazioni di Tramonti. La SEDAC, l'azienda elettrica della Campania, dopo una lunga trattativa con l'amministrazione civica, s'era rifiutata di realizzare una rete d'illuminazione nel territorio comunale sia per difficoltà tecniche sia per problemi di costi e ricavi. Era il 1929 e in nome del progresso del suo paese, Del Pizzo, che a 23 anni aveva ottenuto il posto di dirigente in una filiale del Banco di Napoli, lasciò il suo lavoro per addentrarsi in un'attività imprenditoriale a beneficio della collettività.
Importante è stata la presenza all'evento del sindaco dei ragazzi di Tramonti, Giuseppe Amatruda, e del suo vice, Antonio Ferrara, che porteranno la testimonianza di quanto appreso ai propri compagni di classe.
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