Tu sei qui: AttualitàTorino, riaperta la Cappella della Sindone: a restaurarla anche Luigi Criscuolo di Ravello
Inserito da (redazionelda), venerdì 28 settembre 2018 21:52:45
Il restauro - dal costo di 30 milioni di euro - è stato finanziato dal ministero con il sostegno di fondazioni e aziende della città: la Compagnia di San Paolo, la Fondazione La Stampa - Specchio dei Tempi, la Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino, Performance in Lighting e Iren.
Ma bisognerà ancora recuperare l'altare, i lavori inizieranno a primavera. La cappella rientrerà nel percorso di visita dei Musei Reali di Torino.
«Appartengo alla generazione che ricorda benissimo le fiamme attorno alla cupola e che non ha mai potuto visitare la Cappella. E' una giornata di grande emozione», ha detto la sindaca Chiara Appendino. «È una bella giornata per Torino e per la cultura italiana. Per vent'anni mani sapienti, pietra su pietra, hanno ricostruito questo capolavoro della cultura italiana», ha osservato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
«Il restauro è stato una grande sfida di tecnica e immaginazione. Oggi vogliamo celebrare la rinascita di un'opera stupefacente e unica. Ventuno anni sono molti ma è stato un restauro complesso», ha sottolineato la direttrice dei Musei Reali, Enrica Pagella. E nell'equipe di restauratori che ha lavorato alla fase conclusiva dei lavori c'è anche un ravellese.
Luigi Criscuolo, tra l'altro responsabile regionale dell'Associazione Nazionale di Restauratori, dopo diverse commesse nel Sud Italia (ha messo mano anche alla facciata della Villa Rufolo di Ravello) è orgoglioso di aver lavorato per oltre un anno all'ombra della Mole. Lui che ha sempre creduto in questo lavoro, ereditato da suo padre, come una missione.
L'arcivescovo Cesare Nosiglia auspica che la Cappella, «anche se non ospiterà la Sindone che ha trovato la sua sicura e stabile collocazione nel Duomo, continui a essere anche quel luogo di preghiera, di silenzio, di meditazione che è sempre stato in questi secoli».
Proprio la storia della Sindone e le diverse funzioni delle immagini che l'hanno riprodotta nel corso di cinque secoli sono al centro della mostra a Palazzo Madama di Torino: un'ottantina di pezzi provenienti in particolare dal Castello di Racconigi e dalla Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia.
Le linee esterne della cupola di Guarino Guarini saranno illuminate in modo scenografico - grazie al progetto di Iren - fino a domenica. Poi tornerà l'elegante illuminazione permanente che contraddistingue gli altri monumenti della città.
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