Il Vescovado Costiera Amalfitana

di Donato Di Martino

Gennaro Tutino in diretta Instagram lascia intendere che qualche presunto esperto di Serie B si é sbagliato. Lo scorso Settembre aveva pronosticato la Salernitana tra le squadre che dovevano lottare per non retrocedere. "Gennaro cosa fai? Non vai a Lecce a giocarti la Serie A per giocarti una salvezza con la Salernitana?" E Gennaro non le manda a dire, sfogando così tutta la sua gioia e togliendosi il proverbiale sassolino dalla scarpa.

Diciamocela tutti, a Settembre nessuno avrebbe puntato 1 euro su questa Salernitana. Un buon portiere, una difesa composta da giocatori (bravi) che erano retrocessi sul campo, un buon prospetto che rientrava dopo un anno dall'infortunio, la riserva di Jaroszinsky promosso titolare.A centrocampo la stessa cosa, il migliore dell'anno scorso (Lombardi) praticamente mai disponibile.Unico acquisto degno di nota, appunto, Gennaro Tutino.

Eppure dopo sole 4/5 giornate tutti abbiamo cominciato a rivedere le nostre posizioni. Perché se c'è una cosa che questa meravigliosa Salernitana operaia di Fabrizio Castori ha avuto durante il campionato, è senza dubbio la continuità di risultati.Sempre stata lì, nelle prime 4, garantendo una solidità difensiva che ha subito uno scossone solamente verso la fine del girone d'andata.Ma parlavamo di continuità: 34 punti nel girone d'andata, 35 nel girone di ritorno. 69 punti totali, un'enormità.+5 dal Monza di Berlusconi e Galliani che, diciamolo, non ha badato a spese, +7 dal Lecce di Corvino.Possiamo dire, a pieno titolo, che questo campionato della Salernitana è una vera e propria impresa. Un successo del gruppo, capitanato splendidamente da Ciccio Di Tacchio e diretto in maniera esemplare da Fabrizio Castori.Un tecnico "operaio" che non predilige il cosiddetto calcio moderno ma che in questo calcio moderno, lavorando sui "problemi" delle squadre avversarie riesce a costruire capolavori come questo o come quello di Carpi del 2015.

Chi vince ha sempre ragione diceva un vecchio detto, ma alla fine questa Salernitana ha vinto con grande merito. E' diventata grande, é squadra, sa vincere, sa perdere e sa cambiare gioco in corso d'opera. Questa squadra può solo migliorare, naturalmente con lo stesso allenatore.
Il punto debole della Salernitana non si vede più, riesce a cambiare mentalità e modulo in corso d'opera e sforna un calcio concreto e vincente come poche altre in Italia (19 vittorie, un'enormità). Ecco, proprio la Serie A. Ora ci sarà da costruire, molto probabilmente con una nuova società, con un nuovo management. Ci sarà da regalare nuove emozioni a questo pubblico, molto umorale, ma che non fa mai mancare il proprio amore nei confronti della Bersagliera.
A questo proposito, da grandissimo tifoso della Salernitana della Costiera credo sia necessario ringraziare i numerosissimi tifosi della Salernitana della Costiera e più in generale di tutta la provincia che, da anni oramai, fanno parte del cuore pulsante della tifoseria granata tanto quanto i tifosi storici della città di Salerno.E' un traguardo che meritiamo tutti e che ci accingiamo a vivere con rinnovato entusiasmo.Macte Animo Salernitana! BentornatA!