Tu sei qui: AttualitàReferendum 17 aprile, a Maiori nasce comitato 'No alle trivelle'
Inserito da (redazionelda), giovedì 17 marzo 2016 17:47:31
Domenica 17 aprile per la prima volta gli italiani saranno chiamati alle urne, non dalle firme raccolte da almeno 550mila cittadini, ma dall'iniziativa politica di nove regioni. La consultazione, le cui origini ed esigenza vanno indagate nel tempo, è stata indetta l'11 febbraio scorso tramite il decreto del Consiglio dei ministri. Ha suscitato polemiche, da parte dei sostenitori del referendum, la scelta del governo di non accorpare il voto alla tornata amministrativa (che sarà con ogni probabilità a giugno)*.
Il referendum sarebbe stato fissato al 17 aprile proprio per cercare di far saltare il quorum necessario per la validità della consultazione, il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Limite già difficile da raggiungere, soprattutto in questi tempi di disaffezione alla politica, ma pressoché impossibile laddove i grandi mezzi di comunicazione non prestano la giusta attenzione e non danno il giusto risalto alla consultazione. Non si è avuto alcuno scrupolo, allo scopo di non raggiungere il quorum, nello spendere oltre 350 milioni di euro per questa consultazione e non accorparla alle elezioni amministrative del prossimo giugno.
Nel settembre del 2015, era stata lanciata la raccolta firma per indire otto referendum, tra cui quello sulle trivelle, ma l'iniziativa era naufragata. Nelle settimane successive nove consigli regionali (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) hanno promosso sei quesiti. Solo uno è stato ammesso dalla Cassazione, gli altri erano stati superati dalle modifiche alla legge di Stabilità approvata a fine 2015. Un successivo braccio di ferro tra l'esecutivo e le regioni, che contestavano a Palazzo Chigi di aver legiferato su materie di loro competenza, è stato risolto a favore del governo il 9 marzo. E così si andrà al voto su un solo quesito.
A Maiori nasce il Comitato "No alle trivelle". Venerdi 18 marzo, alle 18, presso il convento di San Francesco, si terrà l'incontro costitutivo del comitato "No alle trivelle" aperto a quanti vorranno dare il proprio contributo attivo.
Il Comitato nasce dall'iniziativa di alcuni attivisti, tra cui Gioacchino Di Martino, esponente del WWF della Costiera Amalfitana, Valentino Fiorillo, del movimento "Zero Waste" nonché consigliere comunale già assessore all'Ambiente, Angelo Sorrentino, ambientalista maiorese e tanti altri uomini e donne della società civile locale.
A un mese dal quesito referendario, l'informazione è quasi assente sui mass-media locali e nazionali; solo la rete ha già da tempo cominciato il tam-tam attraverso siti e social network. Ma è noto che la sola rete internet non può bastare.
Ma anche da Maiori, come da altre parti d'Italia, cittadini sensibili alle tematiche ambientali non si rassegnano alla volontà di un governo asservito alle lobby petrolifere e invitano ognuno, nel proprio piccolo, a dare il proprio contributo per la salvaguardia della nostra terra, del futuro nostro e delle prossime generazioni.
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