Tu sei qui: AttualitàNuovo sussidio di disoccupazione: cosa cambia veramente con la Naspi?
Inserito da (redazionelda), martedì 27 ottobre 2015 09:08:16
di Matteo Cobalto *
Caos e disinformazione per il lavoratore stagionale che vuole conoscere la nuova disoccupazione NASPI, in vigore dal primo Maggio di quest'anno. Come funziona? Cercherò di riassumere concretamente il contenuto sia della circolare 94 che la successiva 142, le quali risultano di complessa interpretazione per gli stessi operatori INPS e del Centro per l'Impiego di Maiori (che ringrazio per la collaborazione ed il confronto nel merito tecnico della normativa) nella speranza di schiarire le idee, il più possibile ed in via definitiva, ai tanti lavoratori che si apprestano ad affrontare la domanda nei prossimi giorni.
Il requisito appare a primo impatto abbastanza facile da raggiungere: tredici settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni dalla data dell'ultimo licenziamento e almeno trenta giornate nell'anno corrente.
La novità essenziale della nuova NASPI (o se preferiamo la trappola) consiste nella durata della prestazione. A qualsiasi lavoratore spetterà infatti esattamente la metà delle settimane che ha lavorato nell'anno in corso. Abbiamo già visto che dalla data del licenziamento si andrà indietro di quattro anni nel conteggio dei contributi utili, ma in questi stessi quattro anni i periodi già sfruttati ai fini delle passate ASPI, MINI ASPI, DS Ordinaria o Requisiti Ridotti, vengono di fatto annullati e non considerati.
In risposta a proteste ed istanze anche attraverso le piattaforme informatiche è successivamente arrivata ad agosto una circolare "salvagente" per tamponare almeno per questo anno 2015. Si concede infatti di recuperare dei periodi nei quattro anni precedenti il licenziamento o di estendere il calcolo oltre il quadriennio attraverso un complesso calcolo di proporzionalità tra periodi fruiti di disoccupazione e settimane lavorate. In poche parole, specie chi non ha mai utilizzato le settimane di contribuzione per la disoccupazione o chi semplicemente ha sempre seguito con costanza la formula di sei mesi di lavoro dipendente più sei mesi di disoccupazione, ha la possibilità di non ritrovarsi solo tre mesi di naspi ma qualche mese in più, a seconda dei singoli casi.
Un salvagente che tuttavia vale solo per quest'anno! Dal prossimo infatti i lavoratori dovranno rassegnarsi a percepire la metà esatta di quanto hanno contribuito (ES. 6 mesi di lavoro = 3 mesi di NASPI). Un contesto davvero difficile quello che dunque si prospetta nell'immediato futuro e che lascia intendere quanto sia importante aderire ai movimenti di protesta o ad iniziative come la manifestazione nazionale dei lavoratori stagionali che si terrà a Roma il prossimo 12 Novembre.
Non molto cambia per quanto riguarda invece il calcolo dell'indennità NASPI. SI baserà ancora sulla media della retribuzione ma degli ultimi quattro anni, ricalcolata al 75 per cento. Per ogni anno andrà moltiplicata la durata dei mesi di lavoro al lordo in busta paga, la somma finale divisa per le settimane complessive di tutti e quattro gli anni, poi ancora il risultato moltiplicato per il coefficiente 4,33. Avremo così la nostra NASPI di cui va considerato solo il 75 % e ovviamente al lordo delle trattenute IRPEF. Il massimo della prestazione sarà di 1300 euro, mentre la cifra nel calcolo della retribuzione media superiore a 1195 sarà calcolata a parte per il 25 per cento ( es. media retributiva 1690, 1690 -1195=495, 495x25/ 100= 123, NASPI calcolata precedentemente su 1195 + 123= calcolo definitivo).
Inoltre si ricorda che la durata massima della NASPI fino al 01/01/2017 sarà di 24 mesi, mentre a decorrere dal primo giorno del quinto mese di fruizione dell'indennità, l'importo della naspi verrà ridotto progressivamente del 3% al mese.
Resta invariato il diritto alla disoccupazione anche per gli apprendisti o soci di cooperative , mentre gli ultracinquantenni non avranno più diritto ad una maggiore durata della prestazione. I periodi di malattia e infortunio continueranno ad estendere il periodo di calcolo non costituendo quindi un grosso problema e poco o nulla cambia anche per le lavoratrici in maternità rispetto al vecchio sistema.
La domanda, al solito, si potrà inoltrare entro 68 giorni (ma è meglio non far passare più di 8 giorni dalla data di licenziamento per evitare penalizzazioni nel calcolo del periodo ), attraverso il proprio codice PIN o avvalendosi dell'assistenza dei patronati. Obbligatorio presentare al CPI competente la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro prima della domanda. Per i lavoratori nel settore alberghiero che risultano già iscritti negli anni passati al collocamento non sarà un problema inoltrare la propria DID direttamente online all'atto stesso della domanda di Naspi sia essa inoltrata col PIN personale che tramite un Patronato.
*addetto Ppatronato Caf Minori
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 105744107
Con l'arrivo del freddo invernale e il rischio di temperature sotto lo zero, Ausino Spa, gestore del servizio idrico in Costiera Amalfitana, ha diffuso un avviso rivolto a tutti gli utenti. L'obiettivo è prevenire il fenomeno delle gelate che potrebbe danneggiare contatori e montanti idriche, causando...
Si è svolta questa mattina, nella Piazza d'Armi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno, la cerimonia dell'Alzabandiera Solenne. L'evento, che ha visto la partecipazione delle principali autorità locali e dell'Arma, ha rappresentato un momento di alto valore simbolico e istituzionale. Il Colonnello...
L'ecoansia collegata al cambiamento climatico tra le nuove preoccupazioni dei giovani. Una sensazione che colpisce maggiormente le donne. Il 50,7% degli intervistati si dichiara abbastanza preoccupato dei cambiamenti climatici, il 37,4% dichiara di essere molto preoccupato, il 10,2% è poco preoccupato...
Ritardi, corse soppresse, stazioni chiuse, orari inadeguati e mancanza di servizi essenziali come bagni o accessibilità per disabili e anziani sono all’ordine del giorno. Nel nostro paese il trasporto su ferro resta un tema secondario e i finanziamenti ad oggi risultano essere assolutamente inadeguati....
La 35esima edizione dell'indagine "Qualità della vita" de Il Sole 24 Ore, presentata ieri, 17 dicembre, restituisce una fotografia poco lusinghiera per Salerno e per la Campania in generale. Con un crollo di quattro posizioni rispetto all'anno scorso, la provincia di Salerno si attesta al 92esimo posto...