Tu sei qui: AttualitàMaiori: dalle radici del passato a proiezione di futuro
Inserito da Giuseppe Liuccio (redazionelda), lunedì 11 aprile 2016 10:27:35
di Giuseppe Liuccio
La Repubblica Marinara di Amalfi è una bella pagina della storia d'Italia e costituisce vanto e gloria del nostro territorio. Ma chi pensasse che i fasti di quel prestigioso passato siano soltanto merito della città che dal mare s'insinua, nella gloria di chiese e case, lungo la gola del Canneto fino alla Valle delle Ferriere e si arrampica su per gli strapiombi di Pontone e Scala, sbaglierebbe di grosso, perchè quello fu frutto di una convergenza di interessi di un vasto territorio da Cetara a Positano e che trasmigrò oltre i Lattari fino ai possedimenti di Lettere e Gragnano e, sul mare, fino a Capri, ultimo avamposto di difesa per bloccare le mire espansionistiche di Napoli.
Le tracce di quel passato sono disseminate un pò dovunque in tutti i paesi della costa. Ci sono naturalmente anche a Maiori, che della Repubblica Marinara fu cuore ed anima della feconda attività commerciale. Sul lato occidentale del fiume Reginna, al tempo della Repubblica, c'era la sede dell'Ammiragliato, della Dogana e del Fondaco del Sale e più oltre, nel rione Santa Tecla, quella degli Arsenali Maggiori. Oggi, a riprova di come una comunità cancella pagine della sua storia prestigiosa, non c'è neppure una lapide o l'intitolazione di una via, di uno slargo a ricordarcelo.
Ma veniamo al presente. Il Corso Reginna riserva, sul lato destro, salendo dal mare, squarci di straordinaria bellezza, lungo i vicoli di Casa Mannini, Casa Imparato, via de Jusola, Via dei Cicerali che restano ferite ardite a cercare la luce sulle colline ariose di terrazzamenti di limoneti e nell'interno si aprono a sorprese di cortili, scalinate e loggiate deputate a naturale palcoscenico per serenate di artisti di strada. Cosi come lo sarebbero i bei palazzi gentilizi nella grazia ancora intatta delle balconate, nonostante le inevitabili slabbrature del tempo e dell'incuria.
Ma la zona alta della città dispone di due strutture di straordinaria bellezza e che potrebbero e, secondo me, dovrebbero diventare contenitori di iniziative in grado di arricchire l'offerta turistica di Maiori e della intera Costiera lungo tutto l'arco dell'anno. Parlo del Palazzo Mezzacapo e del Convento di San Domenico.
Il primo ha ospitato fino a qualche anno fa gli Uffici Comunali. Oggi reclama una destinazione in linea con la sua nobile tradizione e come la sua struttura architettonica consiglia e consente. Proviamo ad ipotizzare qualche soluzione almeno sul piano delle proposte il più possibile funzionali al futuro della città, che, se valorizzasse a pieno le sue potenzialità, diventerebbe di fatto polo di attrazione e, conseguentemente, di orientamento della politica dell'intero comprensorio della Costiera.
Il bel palazzo consente: 1) un'attrezzata sala per mostre di pittori di buon livello al pianterreno, nell'arioso ingresso e lungo le rampe dello scalone monumentale, con l'obiettivo di attrezzare una pinacoteca (frutto del dono dei pittori espositori) in linea con la tradizione, che vanta artisti del livello di Gaetano e Luigi Capone, Angelo Della Mura. Manfredi Nicoletti. Raffaele D'Amato, Luigi Paolillo, Antonio Ferrigno, Luca Albino, Gaetano Cimini, Ulderico Forcellini, ec. ecc. 2) Un Circolo dei Forestieri, che rinnovi la bella tradizione dell'accoglienza e della socializzazione che fu un tempo del Circolo Sociale, alla luce anche delle nuove esigenze poste dallo sviluppo del turismo. Se ne avverte la necessità in tutta la Costiera: Anche in questo Maiori può assolvere al prestigioso ruolo di città pilota. 3) Palazzo del Turismo, dove sia insediato un Organismo di ricerca e di studio come Laboratorio Permanente di una politica del e per il Turismo, in grado di dare risposta agli interrogativi che l'evoluzione dei mercati impone. Dovrebbe essere una Istituzione prestigiosa utile non tanto e non solo per Maiori, ma per la Costiera, per la Provincia di Salerno e per l'intera Regione Campania, il cui futuro di sviluppo è legato prevalentemente al turismo. L'istituzione dovrebbe arricchirsi dell'apporto di studiosi di valore, di operatori, di uomini di cultura ed ovviamente di amministratori in profonda e feconda sinergia tra loro.
Il secondo, il Convento di San Domenico, la cui costruzione risale alla seconda metà del XVII secolo fu sede di prestigiose cattedre di Filosofia, Teologia, Matematica e Filologia. La evoluzione delle vicende storiche lo hanno visto sede di carcere mandamentale, di pretura ed anche di ospedale da campo in occasione dello Sbarco degli Alleati del 1943. Oggi muore lentamente nel degrado senza che la città nel suo insieme (amministratori, imprenditori, intellettuali e più vasta società civile) levi alto il suo grido di protesta e ne reclami una ristrutturazione ed un riuso come storia e tradizione impone
Ed invece potrebbe diventare: 1) Una sede/dependence della Fiction Regionale, tenuto conto della tradizione cinematografica della città e della costiera, che è stata scelta da oltre mezzo secolo come set di film di successo ed oggi lo è come location di fiction televisive e di spot pubblicitari. E la città farebbe bene a contattare le aziende del settore per dichiarare formalmente la propria disponibilità a facilitare il loro lavoro con l'assistenza e, al limite, la compartecipazione alle spese quantomeno sul piano dell'accoglienza 2) Sede di un Museo del Mare, dal momento che l'intera costiera, che vanta la Prima Repubblica non dispone di una istituzione pubblica che esalti il mare e ne metta in mostra flora e fauna, storia ed attività economiche; 3) un Museo dell'Artigianato e del Folclore, che raccolga la tradizione dei mestieri, dei costumi e dei canti popolari, in quanto gli uni e gli altri hanno una loro tipicità e ci aiutano a capire il passato per esaltare il presente e costruire il futuro( d'altronde è questa la funzione di un museo moderno);4) Una sede/dependence della Università del Mare 5) Una sede dell'Univesrità itinerante italo/araba; 6) Un Centro studi del e per il Mediterraneo che riscopra ed esalti i rapporti fecondi di traffici e commerci della nostra Costa verso l'Oriente, tenuto anche conto che il turismo del futuro verrà proprio da quella parte e noi dobbiamo attrezzarci a soddisfarne al meglio la domanda.
Mi rendo conto che sono progetti ambiziosi e che implicano un lavoro tanto difficile quanto paziente per realizzarli. Però la città deve darsi una scossa. Non può più crogiolarsi nell'amministrazione dell'esistente. La routine della quotidianità non paga più. Si impone una svolta. Bisogna essere fecondati dall'orgoglio e dall'ambizione di volare alto.
Per realizzare questi progetti ci vogliono risorse economiche ed umane. Ma i futuri amministratori debbono porsi questi obiettivi. La Costa di Amalfi è una straordinaria cartolina dell'Italia turistica nel mondo. Il governo nazionale e regionale non possono spolverarla ed esporla solo come la buona argenteria di famiglia nelle grandi occasioni pubbliche e solenni. Debbono impegnarsi con fondi adeguati per conservarla, migliorarla, qualificarla nel grande mercato del turismo internazionale. Di qui la necessità che gli amministratori locali formalizzino progetti credibili e ne reclamino con forza i fondi per realizzarli all'Unione Europea, ai ministeri ed agli assessorati regionali competenti. Io sogno sempre una "Città Costiera", che parli in nome e per conto di un intero territorio da Vietri a Positano ed abbia forza di contrattazione per reclamare i sostegni finanziari alla stregua dei bisogni che una località patrimonio dell'Unesco impone.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 103231102
Con l'arrivo del freddo invernale e il rischio di temperature sotto lo zero, Ausino Spa, gestore del servizio idrico in Costiera Amalfitana, ha diffuso un avviso rivolto a tutti gli utenti. L'obiettivo è prevenire il fenomeno delle gelate che potrebbe danneggiare contatori e montanti idriche, causando...
Si è svolta questa mattina, nella Piazza d'Armi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno, la cerimonia dell'Alzabandiera Solenne. L'evento, che ha visto la partecipazione delle principali autorità locali e dell'Arma, ha rappresentato un momento di alto valore simbolico e istituzionale. Il Colonnello...
L'ecoansia collegata al cambiamento climatico tra le nuove preoccupazioni dei giovani. Una sensazione che colpisce maggiormente le donne. Il 50,7% degli intervistati si dichiara abbastanza preoccupato dei cambiamenti climatici, il 37,4% dichiara di essere molto preoccupato, il 10,2% è poco preoccupato...
Ritardi, corse soppresse, stazioni chiuse, orari inadeguati e mancanza di servizi essenziali come bagni o accessibilità per disabili e anziani sono all’ordine del giorno. Nel nostro paese il trasporto su ferro resta un tema secondario e i finanziamenti ad oggi risultano essere assolutamente inadeguati....
La 35esima edizione dell'indagine "Qualità della vita" de Il Sole 24 Ore, presentata ieri, 17 dicembre, restituisce una fotografia poco lusinghiera per Salerno e per la Campania in generale. Con un crollo di quattro posizioni rispetto all'anno scorso, la provincia di Salerno si attesta al 92esimo posto...