Tu sei qui: AttualitàIl 2 dicembre è sciopero generale nazionale: disagi nel pubblico e nel privato, dalla sanità alla scuola ai trasporti
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 28 novembre 2022 12:08:19
Per l'intera giornata del 2 dicembre 2022, è previsto uno sciopero generale proclamato da numerose sigle sindacali (Adl Varese - Al Cobas - Cib Unicobas - Cobas Comitati Di Base Della Scuola - Cobas Sardegna - Cub - Lmo Lavoratori Metalmeccanici Organizzati - Sgb - Sgc Sindacato Generale Di Classe - Si-Cobas - Soa Sindacato Degli Operai Autorganizzati - Usb - Usi - Unione Sindacale Italiana Fondata Nel 1912 - Usi Cit).
Lo sciopero interesserà sia il settore pubblico che il privato, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche ai trasporti e la logistica, dalle autostrade alle ferrovie e gli aeroporti.
Lo sciopero è indetto per:
1) Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell'inflazione reale;
2) Introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l'ora; DFP-0072534-A-26/09/2022 - A01 2;
3) Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti;
4) Riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario;
5) Blocco delle spese militari e dell'invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti, per il salario garantito per disoccupati e sottoccupati;
6) Rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori;
7) Fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro;
8) Fermare la controriforma della scuola; e cancellare l'alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati;
9) Difesa del diritto di sciopero e riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell'agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro;
10) Introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorre a nucleare e rigassificatori;
11) L'aumento delle risorse a favore dell'autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società.
Inoltre, i manifestanti sciopereranno contro «le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DDL Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori; l'Autonomia Differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali tra territori; l'economia di guerra e la guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori».
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