Tu sei qui: AttualitàGli effetti del Decreto Dignità sull’industria del gioco online
Inserito da (admin), mercoledì 8 agosto 2018 11:08:36
Con l'introduzione del Decreto Dignità che riguarda nell'articolo 9 il tema del gioco d'azzardo, vengono di fatto sparigliate le carte, per quanto concerne l'industria del gaming italiana. Il gioco in Italia si è sviluppato e ha preso piede grazie a una legislazione favorevole che nel corso degli ultimi 8-9 anni ha lavorato per far crescere questo business, liberalizzando il gioco dopo un lungo periodo di ostracismo che aveva favorito il dilagare del gioco illegale gestito e controllato dalle mafie. Le cose erano nettamente cambiate e il fatturato prodotto dai siti di gioco ne è stato un esempio lampante. Le cose potrebbero tempestivamente cambiare per via del Decreto Dignità che di fatto delegittima un settore che stava dando ottimi risultati a livello operativo in Italia così come nel resto d'Europa. Di fatto il Decreto non vieta il gioco, ma limita e proibisce la pubblicità a favore di esso. Secondo una stima realizzato dal Senato, entro il 2021 potrebbe esserci una perdita di oltre 500 milioni di euro in termini di fatturato e questo avrà una ricaduta negativa anche in termini fiscali per quanto concerne le entrate erariali. I dati più aggiornati sul tema del gioco vengono dall'agenzia di stampa Agimeg, specializzata sul mercato del gioco, che sta pubblicando con aggiornamenti quotidiani i progressi del Decreto Dignità, che oltre al gioco d'azzardo potrebbe avere effetti anche sui giochi di abilità come le scommesse sportive e il poker.
Il Decreto avrà effetto a partire dal primo gennaio 2019, su tutti i livelli, salvo qualche piccola eccezione e andrà a colpire sia il segmento del gioco online, maggiormente dipendente da promozioni e sponsorizzazioni, sia dal gioco di tipo fisico. Ci sono importanti variazioni e novità che interessano i rischi sul gioco d'azzardo, mentre per poter giocare in una sala slot sarà necessario disporre della tessera sanitaria. Secondo gli ultimi aggiornamenti aumenterà infine il prelievo erariale sia sulle slot che sulle VLT per coprire gli effetti finanziari del divieto di pubblicità dei giochi. Una larga operazione dunque che partirà dal prossimo gennaio 2019 e dove per il gioco di tipo fisico ci saranno altre scadenze tutte tra il 2020 e il 2023. Si era parlato nelle scorse settimane dell'introduzione del logo "No Slot" che si riferisce a tutti quegli esercizi gambling free, dove il gioco non viene praticato. Tale provvedimento però non avverrà prima del gennaio 2023, mentre gli effetti del Decreto Dignità sul gioco online saranno visibile già cominciare dal secondo semestre del 2018, le cui perdite stimate ammonterebbero a un -20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questa perdita annulla di fatto il trend positivo che c'era stato per l'industria del gambling tra il 2016 e il 2017. Specialmente attraverso realtà operative come LeoVegas Live Roulette che offre una vasta gamma di giochi a tema con il casinò digitale e interattivo. Oggi, nonostante in tanti abbiano raccolto il dissenso per tale provvedimento, che di fatto va a depotenziare un settore industriale virtuoso, il divieto dovrebbe prevedere uno stop anche alla pubblicità inerente alle scommesse sportive. Azioni legali sono già state comunicate da parte dei gestori dei siti di gioco che potrebbero iniziare a incorrere in sanzioni pecuniarie, dal momento in cui il Decreto verrà applicato a norma di legge.
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