Il Vescovado Costiera Amalfitana

WASHINGON D.C. - Come ogni anno casa Clinton ha aperto le sue porte alla solidarietà. Venerdì 28 settembre scorso l'abitazione del 42esimo presidente degli Stati Uniti nella capitale ha ospitato una cena in favore della Clinton Foundation che si occupa di opera caritatevoli.

Fondata nel 1997 da Bill Clinton che la preside e vede come segretaria sua moglie Hillary, negli anni ha raccolto 2 miliardi di dollari, impiega più di 2mila dipendenti e ha un budget annuale di 223 milioni di dollari. Attualmente ha 11 programmi focalizzati nel favorire l'agricoltura in Africa, lo sviluppo economico in America Latina, fornire aiuti ai terremotati di Haiti, combattere l'obesità minorile, ridurre i costi dei farmaci per l'Africa e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

An evening with Clintons. Nell'abitazione in cui facevano bella mostra le foto di una vita, con l'album del matrimonio di Chelsea e sul pianoforte lo spartito musicale di "Star Wars", una sessantina gli invitati, tra membri della Fondazione e nuovi importanti sostenitori. Tra questi Franco Nuschese, da 26 anni il guru del gusto italiano a Washington col suo Cafe Milano, ma anche tra gli uomini più influenti del mondo della politica e del business nella capitale degli Stati Uniti (tra le sue numerose attività collaterali quella - di cui va più fiero - di componente del consiglio di amministrazione dell'Istituto di virologia umana (IHV) di Baltimora, presso la Scuola di Medicina dell'Università del Maryland e dell'esecutivo dell'Atlantic Council), da anni membro della Clinton Foundation. Molto legato ai Clinton, inaugurò il suo locale di Georgetown nel novembre del 1992, nei giorni la vittoria elettorale di Bill.

Nel suo intervento di saluto all'ambasciata di Danimarca, a pochi metri dall'abitazione, in cui si è svolto il cocktail di benvenuto, è stato proprio l'ex presidente a sottolineare il forte legame e a ringraziare Franco Nuschese, uno di casa per i Clinton, e lo staff del Cafe Milano per il supporto alle iniziative della Fondazione ma soprattutto per la qualità dei menù proposti.

Per l'occasione l'executive chef Franco Sangiacomo, ha immaginato un'insalata di barbabietole con crema di carciofi, mele e soia (accontentando i vegani), seguita da spigola arrosto cilena con pomodori freschi, asparagi e carote e lasagne al latte di riso con verdure e salsa al pomodoro e basilico (vegan). I piatti accompagnati dai rossi Carlo Ferrini, Giodo, Sangiovese e bianchi La Passera e Greco di Tufo, tutti prodotti dalla Capital Wines, azienda di produzione e distribuzione di Nuschese.

«Dovrò necessariamente ritornare in Costiera Amalfitana - ha detto l'ex first lady a Nuschese durante la cordiale chiacchierata in salotto - conservo sempre un buon ricordo di Ravello, è bellissima». Nel 1994, infatti, le fu conferita la cittadinanza onoraria, in occasione della partecipazione del marito al G-7 di Napoli.

Al termine della serata Nuschese ha omaggiato l'ex first lady e segretario di stato di due asinelli in ceramica degli artisti vietresi Pasquale e Domenico Liguori, realizzati per "La Caravella Art Gallery" di Amalfi.

Il "Ciuccio" che da sempre rappresenta l'anima laboriosa, tenace e instancabile della gente della Costiera Amalfitana, ma anche il simbolo del Partito Democratico Americano. Regali graditi ai Clinton che hanno conservato in casa tra i ricordi più cari, come quel servizio di piatti in ceramica vietrese ricevuti a Napoli nel 1994