Tu sei qui: AttualitàDa Napoli un appello al Governo sulla scuola pubblica, De Luca: «Ridare dignità ai docenti è salvare l'Italia»
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 31 gennaio 2023 15:36:33
Il mondo della scuola campana si è riunito questa mattina, 31 gennaio, alla Stazione marittima di Napoli per l'Assemblea Generale "Salviamo la Scuola Pubblica", promossa dalla Regione Campania.
L'anno scolastico a settembre 2022 è ripartito con 147.200 alunni in meno. Alla denatalità si uniscono scelte operate in questi anni dal Miur (e anche dal progetto Calderoli di Autonomia differenziata) che per il Presidente Vincenzo De Luca rischiano di generare una crisi della scuola pubblica.
Presenti, sindaci, dirigenti scolastici, docenti, sindacati, studenti. Ad aderire all'iniziativa, anche l'assessore Lucia Fortini e l'assessore alla Scuola della Regione Puglia, Sebastiano Leo.
«Razionalizzare significa che noi andiamo a tagliare quei contratti a tempo indeterminato che nella nostra Regione ti fanno stare tranquillo e ti fanno mettere su famiglia. Non possiamo consentire che a causa del decremento demografico andiamo ad attuare politiche che vanno ad incrementare il decremento demografico», ha osservato la Fortini.
«Nel bilancio dello Stato i due grandi comparti per cui non sono stati fatti investimenti sono la sanità e la scuola. Eppure se c'è un luogo dove si costruisce l'identità nazionale e dove si trasmettono i valori quello è la scuola pubblica.Per questo occorre dare dignità e retribuzioni europee ai nostri docenti, occorre evitare riduzioni irresponsabili del dimensionamento scolastico. Occorre sostenere chi lavora nelle zone disagiate e nelle aree interne. Diversamente da quanto avvenuto nella legge finanziaria, occorrono nuove risorse per l'edilizia scolastica e una valorizzazione piena e permanente dei docenti di sostegno», ha detto il Governatore.
«Senza la funzione educativa dei docenti - ha detto De Luca - non c'è l'Italia. Eppure il governo fa un ragionamento gravissimo: mancano i docenti nelle materie scientifiche allora noi chiamiamo tecnici di aziende private per mandarli a insegnare. In questa sede chiediamo al governo di trovare 8 miliardi di euro per parificare lo stipendio dei docenti italiani alla media di quelli europei. La dignità dei docenti va ripristinata, perché non c'è più. Noi chiediamo di integrare il personale scolastico, non di ridurlo».
«Mettendo in primo piano l'unità nazionale, la Germania in trent'anni ha risolto il divario Est Ovest, noi in Italia stiamo da più di 160 anni con il divario Nord Sud. Io ai miei colleghi del Nord sto facendo capire che se il Sud rimane indietro, ne risente tutta l'Italia. Preparatevi a combattere, perché noi faremo battaglia: sulla scuola pubblica non possono passare!», ha chiosato.
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