Tu sei qui: AttualitàCinque mete alternative per il giorno di Pasquetta
Inserito da (redazionelda), lunedì 17 aprile 2017 16:40:16
di Christian De Iuliis
Questo articolo è dedicato a chi, in questo momento, è chiuso nell'abitacolo di un automobile e scruta l'orizzonte per capire quanto sia lunga la fila davanti a sé. Perché passano gli anni ma, non si sa perché, c'è sempre una quantità irragionevole di persone che il giorno di Pasquetta, con incosciente ottimismo, si avventura in viaggi verso destinazioni difficilmente raggiungibili già nei giorni normali.
Ovviamente questo brano potrà esservi utile per il prossimo anno, ma questo credo di averlo detto anche l'anno scorso, quindi inutile farsi illusioni.
Comunque ecco cinque mete alternative per trascorrere una Pasquetta felice.
Il balcone di casa: Spesso non ci rendiamo conto di quanto sia bello starsene sul balcone. Utilizzati sempre per compiti impegnativi come stendere i panni, innaffiare le piante o custodire i bidoni della differenziata, i balconi delle nostre case meritano di essere frequentati anche per occasioni piacevoli e di tutto riposo. Ad esempio va considerato quanto sia confortevole e semplice pranzare sul balcone di casa. Alcuni posseggono anche balconi con meravigliose viste su cortili o su strade cittadine piene di simpatica umanità. Ma anche un balcone con vista tangenziale può avere un suo fascino. Inoltre dal balcone di casa si possono sempre intrattenere discussioni di grande profondità culturale con i vicini, a loro volta affacciati dai loro balconi.La vasca da bagno: Purtroppo questo elemento, una volta sempre presente nei nostri servizi, sta lentamente scomparendo a favore della doccia che consuma meno acqua e ci invita a fare più alla svelta. I giovani di oggi non conoscono la comodità e la pace della quale si può godere nella nostra vasca da bagno, spesso la sostituiscono con vasche idromassaggio di anonime SPA che devono condividere con estranei dei quali non conosciamo il grado di sensibilità igienica. Nella nostra vasca da bagno, inoltre, si può restare, immersi in una giungla di schiuma, un tempo illimitato raggiungendo un grado di concentrazione pari a quello del Mahatma Gandhi nella sua migliore prestazione Zen.
Al supermercato: Se non si possiede un balcone e neanche una vasca da bagno allora si può optare per una meta all'esterno. Per questa destinazione occorre avere vicino casa un grande supermercato, di quelli dove puoi anche pranzare e che ha anche un reparto elettronica per fermarsi a guardare il telegiornale se lo si preferisce. Ci si può andare da soli o in compagnia, non serve fare la spesa anche se è consigliabile prendere un bel carrello all'ingresso perché girare con il carrello è sempre più divertente. In caso di clima all'esterno molto caldo, è piacevole soffermarsi per molto tempo al reparto surgelati, anche se l'area più attraente è naturalmente quella dell'arredo giardino con comodissime sdraio sulle quali non c'è mai scritto "vietato sedersi".
Casa dei nonni: Prerogativa necessaria è avere ancora dei nonni viventi (ne basta anche uno soltanto) e che questi vivano nella nostra stessa città (se vivono lontano si può ricadere nel caos generato dai gitanti di cui sopra). I nonni che vivono vicino a noi sono quelli più sfortunati perché si pensa sempre che "si può andare a trovarli ogni giorno" ed invece non ci andiamo mai mentre dai nonni che vivono in campagna o al mare, almeno finiamo per andarci per le feste. Per questo la Pasquetta è l'occasione giusta per passare il giorno con i nonni, pranzando in loro compagnia, giocando a carte, guardando la televisione, ascoltando aneddoti eccetera. E anche facendosi qualche foto insieme, che facciamo centinaia di foto inutili e poi non abbiamo neanche una foto con i nostri nonni.
Alla mensa dei poveri: In questo caso ci si può rivolgere alla nostra chiesa di riferimento. Al sacerdote o a qualcuno che già si occupa di volontariato. Siccome preparare il pranzo per i meno abbienti è un lavoro impegnativo, anche se siamo costretti a spostarci di qualche chilometro, questo non sarà un impedimento perché dovremo partire presto, quando il traffico è ancora fluido. Trascorrere il giorno di pasquetta occupandosi delle persone meno fortunate di noi ha anche uno splendido effetto collaterale: si può decidere di rifarlo (anche se non è Pasquetta).
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