Tu sei qui: AttualitàCasa del Gusto, Luigi Mansi: «Sarà una cattedrale destinata a ospitare il nostro mare magnum di sapori»
Inserito da (redazionelda), lunedì 9 maggio 2016 13:24:33
«La Casa del Gusto non sarà affatto una tempio nel deserto ma una vetrina permanente delle tipicità e delle grandi aziende della Costa d'Amalfi. Una cattedrale destinata a ospitare il nostro mare magnum di sapori». Parola del presidente della Comunità Montana dei Monti Lattari, Luigi Mansi, che insieme con i suoi predecessori (Raffaele Ferraioli e Salvatore Grimaldi, artefici del progetto di realizzazione della struttura ai tempi dell'ente sovracomunale della Costa d'Amalfi e cioè prima dell'accorpamento con la Comunità Montana della Penisola Sorrentina), ha tagliato il nastro sabato mattina dinanzi a centinaia di persone e in un clima di festa che ha coinvolto l'intero territorio e le sue realtà imprenditoriali.
«La Casa del Gusto della Costa d'Amalfi è un importante biglietto da visita sia per la Costiera che per la Penisola Sorrentina - ha aggiunto Mansi - Bisognerà gestirla in un'ottica di promozione del territorio perché abbiamo aziende di altissima qualità. Sono contento e soddisfatto nell'aver portato a termine un'opera pensata nel 2006 e che si propone di aggregare in un unico tempio del sapore il meglio delle produzioni enogastronomiche locali. Un santuario del gusto che sarà punto di partenza del nuovo segmento turistico parallelo a quello tradizionale. Questa struttura vuole far si che la vacanza in Costiera si trasformi finalmente in un viaggio fra tradizioni, sapori e prodotti di nicchia».
L'inaugurazione della Casa del Gusto è stata l'occasione per ostentare l'immenso patrimonio del gusto della Costiera Amalfitana a cominciare dai vini Doc delle tre sottozone di Furore, Ravello e Tramonti (da alcuni anni anche tra i terrazzamenti di Maiori si è iniziato a produrre vino di qualità) fino ad arrivare alla produzione artigianale del fior di latte. Tre forni a legna hanno sfornato il prodotto principe di Tramonti: la pizza integrale, la cui produzione risale a tempi antichissimi. E poi colatura di alici (per l'occasione è stata riproposta dagli alunni e dai tutor dell'Istituto Alberghiero di Maiori, che hanno curato il catering, una ricetta premiata col Sole di Veronelli) e i pomodorini. Da quelli del piennolo di Furore ai tanto celebrati tomato di Corbara, fino ad arrivare al pomodoro Re Fiascone, la cui produzione è ripresa proprio a Tramonti dopo uno studio agrario sui semi e il reimpianto. Una vera e propria festa del sapore, in cui non potevano mancare il limone Igp e gli storici infusi tra cui Concerto e Limoncello, che ha accompagnato la consegna alla "Strada del Vino della Costa d'Amalfi" quest'importante struttura che sarà tappa obbligata nel segmento dell'enoturismo.
«Questa potrebbe sembrare l'ultima tappa, una tappa di arrivo - ha detto il coordinatore regionale delle Città del Vino, Raffaele Ferraioli - E invece non è così. Siamo venuti per partire perché abbiamo una grandissima responsabilità. E cioè proseguire un percorso che sarà virtuoso se non perdiamo la consapevolezza nei nostri mezzi: ricchezza enorme di questo territorio e tradizioni nobilissime».
La Casa del Gusto è dunque una nuova realtà in Costa d'Amalfi chiamata a svolgere la funzione di laboratorio permanente di ricerca, formazione, comunicazione, educazione sensoriale e alimentare. Una funzione tutta tesa ad affermare e diffondere il piacere e la cultura dell'enogastronomia di qualità. Una struttura destinata a informare, deliziare, divertire ed educare al cibo e che diventa nel contempo un centro di aggregazione dei produttori e dei consumatori. Un'autentica piattaforma dove sviluppare l'incontro e la conoscenza, reciproca e diretta, fra domanda e offerta dei prodotti enogastronomici più preziosi, in un rapporto di scambio fecondo. Una "casa" con una precisa "mission" culturale e didattica e con una funzione altrettanto forte d'impulso economico per la ristorazione di qualità e per il commercio dei prodotti tipici.
«Il tutto nella consapevolezza di appartenere ad una terra, quella amalfitana, con una spiccata vocazione agroalimentare con produzioni tipiche d'eccellenza» ha poi concluso il presidente Luigi Mansi che dal 2013 ha iniziato il proprio impegno per consentire il completamento della struttura (già iniziato da assessore sotto la presidenza Grimaldi) e la consegna del "santuario" del gusto a quel percorso battuto da viaggiatori colti e rispettosi della natura che alimentano il fenomeno dell'enoturimo, la nuova faccia della Costiera Amalfitana.
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