Tu sei qui: AttualitàCareca ricorda il 'Grande Napoli', la 'sua' bomba sulla torta di Pansa
Inserito da (redazionelda), sabato 5 dicembre 2015 18:49:33
Finale con sorpresa (dolce) Antonio Careca, l'attaccante del Grande Napoli di Maradona che ieri è stato accolto dal calore del popolo napoletano presso il Centro Commerciale "La Cartiera di Pompei". Al termine della presentazione del libro "Il Romanzo del Grande Napoli" l'ultimo lavoro di Giampaolo Materazzo e Dario Sarnataro (Newton Compton) il campione brasiliano è stato omaggiato di una torta confezionata per l'occasione dalla storica Pasticceria Pansa di Amalfi, eccellenza del settore in Campania. Una bomba in pasta di zucchero ha inevitabilmente richiamato il coro "O Carè, Carè, Carè, tira la bomba, tira la bomba" che i tifosi napoletani intonavano proprio per il fuoriclasse dal destro micidiale mentre sul mega schermo scorrevano le immagini dei momenti più esalanti della storia del club partenopeo.
E' stato Nicola Pansa, tifosissimo azzurro, a consegnare nelle mani di Careca la creazione con i simboli del club del "Ciuccio" e uno scudetto con due annate indimenticabili: 1987 e 1990, gli anni più esaltanti per la carriera di Careca, ricchi di emozioni e soddisfazioni condivise con un'intera Città con la conquista della Coppa Uefa e del secondo scudetto. E il calore mostrato dai tifosi partenopei che ieri hanno gremito la piazza del centro commerciale di Pompei è rimasto immutato. Careca ha gradito non poco il dolce omaggio oltre all'invito esteso da Pansa a soggiornare in Costiera Amalfitana.
«Nonostante siano trascorsi 26 anni da quella esaltante stagione, non finiremo mai di ringraziare il grande Antonio Careca per le emozioni che ha regalato a tutto il popolo napoletano. E noi lo abbiamo fatto a modo nostro, nella maniera più dolce, con una torta dai gusti speciali: quello della passione e della riconoscenza per chi, di fatto, oltre a entrare nei cuori è entrato nella storia» ha detto un emozionato Nicola Pansa a margine di una serata dove è stato riaperto l'album dei ricordi con Careca che ha risposto alle domande del mattatore della serata Gianluca Gifuni, dei giornalisti presenti e ai tanti tifosi presenti.
Differenze tra napoletani e brasiliani? "Sono speciali tutti, tanti miei amici vengono in Italia e io li spingo a visitare la città".
Lo scherzo di Diego a Branco con il sonnifero ad Italia '90?"Fu brutto, ma l'ammirazione per Diego me lo ha fatto perdonare (ride ndr.)".
Maradona?"Ci sarebbero tante cose da dire, i momenti con Diego sono stati speciali: ricordo i churrasco assieme (ride ndr.). Quanto varrei sul mercato? Non saprei...".
Il mio rapporto con i tifosi? "Mi sono trovato benissimo, sono stati momenti di gioia che ho affrontato con tanta pazienza perchè mi piace il modo in cui i napoletani vivono il calcio ed è bello dargli attenzione. Sono grato per la riconoscenza dei tifosi".
Il mio amore per Napoli? "Quello per Napoli è stato un amore puro, ho giocato qui la partita d'addio al calcio piuttosto che in Brasile: volli fare un omaggio alla città".
Sarri? "Non lo conosco, ma so che è nato a Napoli: sicuramente vuole fare la storia essendo anche napoletano. Mi auguro possa fare la differenza, il napoletano vuole sempre cercare la vittoria. Spero possa farcela".
Quanto sarebbe potuto durare il periodo d'oro del mio Napoli? "La squadra fa la differenza, bisogna avere una rosa ampia. Il nostro Napoli era buono ma c'erano alcuni giocatori che erano speciali. C'era uno stile di gioco veloce, oggi c'è molto più equilibrio e pochi giocatori possono fare la differenza".
Cos'ha significato per te Napoli? "Napoli ha rappresentato tantissimo per me e per tutta la mia famiglia, i sei anni passati in cità sono stati una delle cose più belle della mia vita. La città è unica, così come i napoletani tra i quali ho tanti amici. Ho Napoli nel cuore".
Esiste un altro Careca? "Ricordavo Kakà ed Hernanes, oppure Luis Fabiano. In Brasile c'è Lucas Lima ora, un giocatore stupendo così come Gabigol che sa finalizzare e dovrà essere titolare all'Olimpiade. Il Napoli è molto preparato, bisognerebbe arrivare prima sui giocatori".
Consigli sui giovani brasiliani?"Parlo spesso con Edo De Laurentiis, l'ho detto che sarò semrpre a disposizione per dare un nome. Sarebbe un piacere enorme poter portare un grande giocatore a Napoli, non lo farei per soldi".
Commento ai gol in finale Coppa Uefa? "Diego avrebbe potuto segnare invece di aspettarmi. Fu una gara difficile, la sera prima ebbi pure la febbre a 40 e nessuno si aspettava che giocassi. Fu quasi un miracolo, possiamo dire che San Gennaro esiste".
La squadra più odiata sportivamente? "Nessuna (ride ndr.), ho un sacco di ricordi interessanti se penso alla Juve".
Rapporto con Napoli? "La prima opportunità di arrivare in città fu nell'87, dissi al mio presidente in Brasile di voler andare a giocare a Napoli per i tifosi. Scelsi, e mi sono trovato bene".
Contro la Juve? "Segnavo sempre contro di loro, ricordo Brio e Bruno che provavano a menarmi ma non mi prendevano mai! (ride ndr.)".
Ricordi sulla firma del contratto? "Firmai il contratto con il Napoli davanti a Punzo, dovevo andare al Torino per ritrovare Junior. Moggi però stava per arrivare al Napoli e mi disse di aspettare perchè mi avrebbe portato lì: bel regalo mi ha fatto!".
Cosa si prova ad essere Careca? "Il mio mito è sempre stato mio padre, sono sicuro che sia stato un bel regalo per lui poter vincere. Essere ricordato nel mondo per aver giocato e vinto nel Napoli mi rende contento".
Dieco minuti al posto di Higuain a Bologna? "Mi servirebbero due ginocchia nuove (ride ndr.), magari potrei varne anche venti!".
Un altro scudetto? "La speranza è grande e la strada è lunga, bisogna avere il carattere dei napoletani per vincere...perchè qui si gioca contro tutto e tutti".
Un commento su Higuain? "Difficile fare paragoni, come Maradona e Zola...Io spero possa fare tanti gol, anche più di me: solo così il Napoli potrebbe vincere un altro scudetto".
Pochi gol da fuori area per me? "In tutta la mia carriera ho segnato poco da fuori, magari quando ci sono riuscito è stato per via di un piatto di spaghetti con le vongole! (ride ndr.)".
Il gol più bello che ricordo?"Forse quello della finale di Coppa Uefa. La squadra attuale deve lottare per mantenere la testa della classifica, è agguerrita e ha voglia ma mantenere quella posizione è sempre più difficile che rincorrere. Ho visto qualche partita, il Napoli ce la può fare ma deve giocare ogni match come se fosse l'ultimo".
Quanto è determinante l'ambiente? "I tifosi fanno la differenza, poche volte abbiamo subito tanti gol ma all'aeroporto ci hanno sempre dato forza. I tifosi non devono mai lasciare da sola la squadra, ne sono sicuro".
Allan e Jorginho? "Sono due giocatori interessanti, sono grintosi e si fanno valere anche a livello di creatività".
Meglio la MaGiCa o Neymar-Messi-Suarez? "Conosco tanti fenomeni, Neymar è spettacolare per ciò che fa in campo: è un genio. Di Messi, sappiamo tutto...".
Jorginho nella nazionale brasiliana? "Se ne parla, ma è difficile vista la concorrenza. Può ambire ad una opportunità, però dipende anche dalla stagione con il Napoli".
Bologna-Napoli 2-4 che valse lo scudetto? "Giornava memorabile, un ricordo bellissimo. Domenica sarà difficile ma le motivazioni spero possano portare i 3 punti al Napoli".
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